GHIRARDO DAVID DEGRASSI fisiopatologia ... - AppuntiMed
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Chirurgia Toracica – Ghirardo, David, Degrassi 2<br />
aree di necrosi;<br />
posizione rispetto alle strutture anatomici (eventualmente conoscere la posizione rispetto all’albero<br />
bronchiale e capire se è raggiungibile tramite broncoscopia = broncogramma aereo);<br />
presenza di linfonodi sospetti di dimensioni aumentate;<br />
retrazioni della pleura viscerale e infiltrazione della parete.<br />
Specificità 85 % (è riferita all’individuazione di una lesione, non al fatto che si benigna o maligna).<br />
Un particolare problema è dato dal fatto che l’esame TC presenta un’elevata sensibilità, ciò permette di<br />
individuare le CL, ma allo stesso tempo ammette un numero elevato di falsi positivi (es. noduli benigni<br />
transitori). Se si utilizzasse la TC per fare diagnosi sarebbe troppo numerosa la popolazione effettivamente<br />
sana esposta all’intervento chirurgico senza averne davvero bisogno; inoltre potrebbero venire a crearsi<br />
problemi di ordine psicologico per i pazienti sottoposti a questo tipo d’esame. Ultimo, ma non meno<br />
importante, l’esame TC comunque comporta l’esposizione dei pazienti a radiazioni ionizzanti ed è per<br />
questo un esame invasivo. Per le ragioni appena esposte lo screening per le CL tramite TC non è abilitato.<br />
In generale tutta la diagnostica strumentale e non è in difficoltà (RX, TC, biopsia transparietale ed<br />
endoscopica).<br />
IL PAZIENTE DEVE ESSERE SEGUITO SEMPRE CON LA STESSA MACCHINA nei confronti della stessa lesione a<br />
distanza di tempo. Nel caso della tomografia computerizzata ogni macchina possiede un software per la<br />
ricostruzione in 3D che utilizza precisi parametri di misurazione ed elaborazione dei dati, proprio per questo<br />
motivo l’utilizzo di macchine sempre diverse non renderebbe attendibile la stima della variazione<br />
volumetrica della lesione monitorata.<br />
PET<br />
Utilizza il fluorodesossiglucosio, uno zucchero marcato con un isotopo del fluoro capace di emettere<br />
positroni che si annichiliscono insieme agli elettroni con emissione di fotoni ad altissima energia nella<br />
banda dei raggi γ; permette di visualizzare con una discreta risoluzione lesioni con diametro > 5 mm (potere<br />
di risoluzione maggiore rispetto alla TC tradizionale; specificità 85 %, sensibilità 95 %.<br />
ALTRE METODICHE D’INDAGINE<br />
BRONCOSCOPIA<br />
Permette di eseguire:<br />
biopsia diretta (può risultare negativo perché non eseguibile);<br />
agobiopsia trans bronchiale sotto guida radioscopica (sensibilità 37 – 98 %);<br />
brushing e/o broncoaspirato (positivi nel 50 % dei carcinomi).<br />
Complicanze: emorragie, pneumotorace.<br />
AGOBIOPSIA TRANSPARIETALE<br />
TC guidata, si utilizza un ago sottile (esame citologico) o uno throug cut (esame istologico); probabilità di<br />
falsi negativi è del 3 – 11 %.<br />
Complicanze: emorragie, pneumotorace.<br />
ITER DIANGNOSTICO<br />
RX positivo per CL di diametro maggiore a 1 cm.<br />
Step 1:<br />
CONFRONTO CON RADIGRAMMI PRECEDENTI = confronto della stessa lesione a distanza di 3 – 6 mesi;<br />
se la lesione agli esami radiologici risulta invariata da un periodo uguale o superiore a 2 anni allora tale<br />
lesione e da considerarsi benigna e non c’è indicazione terapeutica di sorta, costituisce il valore CUT OFF<br />
che permette di escludere il rischio di CANCRO;