GHIRARDO DAVID DEGRASSI fisiopatologia ... - AppuntiMed
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Chirurgia Toracica – Ghirardo, David, Degrassi 14 STADIO T N M INDICAZIONE SOPRAVVIVENZA a 5 anni IA T1 N0 M0 Prima scelta chirurgia, seconda 84 % IB T2 N0 M0 radioterapia; se presente la sindrome di 68 % IIA T1 N1 M0 Pancost allora si procede con la chirurgia 47 % IIB T2 N1 M0 e la radioterapia. - T3 N0 M0 IIIA T3 N1 M0 Chemioterapia e chirurgia. 30 % T1 N2 M0 T2 N2 M0 T3 N2 M0 IIIB ogni T N3 M0 Chemioterapia e/o radioterapia. - T4 ogni N M0 IV ogni T ogni N M1 Chemioterapia e/o radioterapia con terapia medica di supporto. < 1 % TERAPIA CHEMIOTERAPIA Il trattamento chemioterapico è strettamente vincolato dalla diagnosi istologica (alcuni tipi di tumori non sono sensibili ed è per questo necessaria l’identificazione istologica del tumore); svolge un ruolo primario nei pazienti che presentano metastasi (per cui non c’è indicazione chirurgica), specie se metastasi linfomediastiniche. Il microcitoma è sensibile alla chemioterapia, se trattato efficacemente può regredire tanto da scomparire, ma dopo due anni di trattamento diventa solitamente resistente. TERAPIA CHIRURGICA Prima di procedere con la chirurgia è bene considerare le condizioni di base del paziente, in particolare bisogna assicurarsi che siano conservate: - la funzionalità respiratoria; - la funzionalità cardiaca; - la funzionalità epatica; - la funzionalità renale; - la funzione coagulativa. • LOBECTOMIA o BILOBECTOMIA: si asporta chirurgicamente un lobo, quello (o quelli) residuo tende ad espandersi prendendo il suo posto = compenso anatomico; sono interventi meno invalidanti di una pneumonectomia; devono essere accompagnate da una ACCURATA LINFOADENECTOMIA (opzione terapeutica di prima scelta nei NSCLC che non sono sensibili alla chemioterapia). • LASERTERAPIA: possibilità palliativa allo scopo di ripristinare la pervietà delle vie aeree, fatta con broncoscopio rigido, dopo un mese di trattamento il bronco ostruito è ancora libero. • PROTESI ENDOSCOPICA: utilizzata per dilatare il bronco ostruito. Controindicazioni alla chirurgia: - infiltrazioni degli organi mediastinici T4; - presenza di metastasi linfomediastiniche, specie se grossolane N3; - presenza di metastasi a distanza surrenali M1; - presenza di versamento neoplastico pleurico o peritoneale.
Chirurgia Toracica – Ghirardo, David, Degrassi 1 COIN LESIONS POLMONARI Le COIN LESIONS sono lesioni di dimensioni molto limitate e possono essere benigne o maligne, ma in entrambi i casi presentano caratteristiche perfettamente sovrapponibili all’imaging che ne rendono difficile la discriminazione. Sono frequenti nella popolazione e difficili da esaminare. DEFINIZIONE LEGATA ALL’ESAME RADIOGRAFICO Opacità polmonari periferiche di diametro inferiore ai 3 cm. EPIDEMIOLOGIA Frequenza: 1 caso di CLP su 500 RX torace eseguiti senza indicazione specifica. tubercolomi; *** EZIOLOGIA Benigne granulomatosi di Wegwner; echinococcosi; amartocondromi; *** istoplasmosi; cisti brongogena; ascesso polmonare; coccidiomicosi; tumori parietali granulomi infettivi; ascaridi; tumori pleurici. polmonite atipica; fistola AV; nodulo reumatoide; sequestrazione polmonari; lipoma; infarto polmonare; amiloidosi; carcinoma broncogeno; carcinoide; sarcoma; aspergilloma; Maligne metastasi solitarie da tumori primitivi (colon, polmone, tiroide, mammella, prostata, rene, sarcoma dei tessuti molli). [*** nella nostra regione] DIAGNOSI DIFFERENZIALE Le coin lesions sono associate ad un gruppo ampio ed eterogeneo di patologie. Es. negli USA sono principalmente associate a forme infettive e infiammatorie diverse da quelle che si riscontrano nella popolazione europea. DIAGNOSI ESAMI STRUMENTALI RX TORACE All’RX torace si presentano: - omogenee; - non sfrangiate. TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA Attraverso l’esame TC è stato possibile comprendere come l’omogeneità non sia un carattere distintivo delle COIN LESION, ma sia legato al basso potenziale di risoluzione dell’RX. La TC ci permette di evidenziare: diametro (fino ad un minimo di 1 cm); margini (irregolarità, le CL possono presentare spicolature); omogeneità; densità; calcificazione;
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Chirurgia Toracica – Ghirardo, David, Degrassi 14<br />
STADIO T N M INDICAZIONE SOPRAVVIVENZA a 5 anni<br />
IA T1 N0 M0 Prima scelta chirurgia, seconda<br />
84 %<br />
IB T2 N0 M0 radioterapia; se presente la sindrome di<br />
68 %<br />
IIA T1 N1 M0 Pancost allora si procede con la chirurgia<br />
47 %<br />
IIB T2 N1 M0 e la radioterapia.<br />
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T3 N0 M0<br />
IIIA T3 N1 M0 Chemioterapia e chirurgia. 30 %<br />
T1 N2 M0<br />
T2 N2 M0<br />
T3 N2 M0<br />
IIIB ogni T N3 M0 Chemioterapia e/o radioterapia. -<br />
T4 ogni N M0<br />
IV ogni T ogni N M1 Chemioterapia e/o radioterapia con<br />
terapia medica di supporto.<br />
< 1 %<br />
TERAPIA<br />
CHEMIOTERAPIA<br />
Il trattamento chemioterapico è strettamente vincolato dalla diagnosi istologica (alcuni tipi di tumori non<br />
sono sensibili ed è per questo necessaria l’identificazione istologica del tumore); svolge un ruolo primario<br />
nei pazienti che presentano metastasi (per cui non c’è indicazione chirurgica), specie se metastasi<br />
linfomediastiniche.<br />
Il microcitoma è sensibile alla chemioterapia, se trattato efficacemente può regredire tanto da scomparire,<br />
ma dopo due anni di trattamento diventa solitamente resistente.<br />
TERAPIA CHIRURGICA<br />
Prima di procedere con la chirurgia è bene considerare le condizioni di base del paziente, in particolare<br />
bisogna assicurarsi che siano conservate:<br />
- la funzionalità respiratoria;<br />
- la funzionalità cardiaca;<br />
- la funzionalità epatica;<br />
- la funzionalità renale;<br />
- la funzione coagulativa.<br />
• LOBECTOMIA o BILOBECTOMIA: si asporta chirurgicamente un lobo, quello (o quelli) residuo tende ad<br />
espandersi prendendo il suo posto = compenso anatomico; sono interventi meno invalidanti di una<br />
pneumonectomia; devono essere accompagnate da una ACCURATA LINFOADENECTOMIA (opzione<br />
terapeutica di prima scelta nei NSCLC che non sono sensibili alla chemioterapia).<br />
• LASERTERAPIA: possibilità palliativa allo scopo di ripristinare la pervietà delle vie aeree, fatta con<br />
broncoscopio rigido, dopo un mese di trattamento il bronco ostruito è ancora libero.<br />
• PROTESI ENDOSCOPICA: utilizzata per dilatare il bronco ostruito.<br />
Controindicazioni alla chirurgia:<br />
- infiltrazioni degli organi mediastinici T4;<br />
- presenza di metastasi linfomediastiniche, specie se grossolane N3;<br />
- presenza di metastasi a distanza surrenali M1;<br />
- presenza di versamento neoplastico pleurico o peritoneale.