GHIRARDO DAVID DEGRASSI fisiopatologia ... - AppuntiMed
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Altri esami strumentali =<br />
- TC/PET;<br />
- scintigrafia ossea (metastasi osse);<br />
- RMN (è stata rimpiazzata dalla TC).<br />
Chirurgia Toracica – Ghirardo, David, Degrassi 10<br />
La TC da informazioni anche sullo stato dei linfonodi (i mediastinici sono più coinvolti rispetto a quelli<br />
parenchimali) coinvolti da metastasi a seguito della diffusione del tumore primario attraverso i linfatici<br />
peribronchiali e parenchimali.<br />
La presenza di linfonodi metastatici cambia la terapia, la chirurgia assume un ruolo più limitato. Se il<br />
coinvolgimento è grossolano (metastasi extra capsulate) non c’è più spazio di manovra per la chirurgia<br />
perché con alta probabilità la malattia è già extra toracica, è divenuta una patologia sistemica.<br />
La terapia migliore a quel punto (con i limiti che presenta) è la chemioterapia (ricordiamo che in assoluto<br />
la chemioterapia è una terapia di qualità inferiore alla chirurgia).<br />
Se l’interessamento è invece parcellare è ancora possibile intervenire chirurgicamente con l’escissione del<br />
linfonodo metastatico e la chemioterapia è adiuvante nella fase preoperatoria.<br />
TC/PET<br />
Si somministra per EV una soluzione contenente una molecola di glucosio marcata con un isotopo del<br />
fluoro capace di emettere positroni (fluorodesossiglucosio), si utilizza uno zucchero perché viene captato in<br />
misura maggiore dalle cellule dal metabolismo elevato, come le cellule tumorali e le cellule infiammatorie<br />
che spendono elevate quantità di energia per moltiplicarsi = maggiore è l’attività, maggiore è il consumo.<br />
Generalmente i tumori del polmone consumano di più delle neoformazioni infiammatorie, ma non solo,<br />
hanno un consumo maggiore anche rispetto ad altre forme neoplastiche: ciò le rende facilmente<br />
distinguibili a questo esame dalle metastasi non di origine polmonare e dai processi flogistici. Questa<br />
tecnica permette di individuare con alta precisione tutte le formazioni correlate alla massa neoplastica in<br />
virtù del loro metabolismo (il tumore primitivo, eventuali metastasi linfonodali, altri lesioni a distanza); la<br />
TC/PET non da informazioni sul cervello perché il cervello di per se stesso consuma elevatissime quantità di<br />
glucosio e quindi il risultato della TC/PET cerebrale darà sempre falsi positivi.<br />
VALUTAZIONE DELL’EVOLUZIONE DI UNA LESIONE NEI REPERTI DI IMAGING<br />
I tempi di evoluzione di un cancro vanno considerati quando si vuole confrontare un reperto radiologico<br />
attuale con reperti radiologici precedenti di una stessa lesione. Un’opacità individuata in un dato momento<br />
della storia del paziente, se considerata non sospetta, viene indagata con un nuovo esame radiologico dopo<br />
circa 3 mesi allo scopo di osservare eventuali evoluzioni della stessa = il medico imposta un FOLLOW-UP del<br />
paziente nel corso del quale questi si sottopone ad esami periodici, ad intervalli di tempo stabiliti di volta in<br />
volta.<br />
L’INTERVALLO di TEMPO MINIMO per poter definire benigna un’alterazione non sospetta che non evolve è<br />
di DUE ANNI (ciò permette di escludere la crescita della neoplasia). Si ha un approccio retrospettivo alla<br />
storia del paziente.<br />
Nel caso invece in cui:<br />
di fronte ad una lesione sospetta non siano disponibili esami strumentali di imaging precedenti;<br />
gli esami mostrino che la lesione si è effettivamente modificata;<br />
allora è necessario approfondire le indagine per ACCERTARE LA DIAGNOSI (con una TC e successivamente<br />
con una broncoscopia) ed eventualmente impostare il trattamento (chirurgico o medico).<br />
Le COIN LESIONS di diametro inferiore al centimetro sono le uniche alterazioni rilevate con l’imaging per le<br />
quali può essere ritardato l’iter diagnostico allo scopo di osservarne l’evoluzione nel tempo.