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Editoriale un’adeguata previsione delle necessità dei cittadini e delle innovazioni tecnologiche. A tal fi ne occorre ricordare che già ad un primo calcolo negli anni 2012-2021 andranno in pensione in Toscana circa 3800 medici sugli attuali circa 8100 in ruolo. Mancheranno chirurghi generali (circa 120), ortopedici (circa 80), internisti (circa 200) e anestesisti (circa 60), molto meno radiologi e pediatri. In conclusione non sono più differibili tre azioni: un atto deliberativo che defi nisca le proce- 8 Toscana Medica 9/11 dure per la formazionepostlaurea triennale dei professionisti sanitari in relazione a particolariesigenze del servizio, questione già più che discussa a partire dall’esperienza del cosiddetto See and Treat; un atto di indirizzo condiviso della commissioneformazione regionale, trasferibile nel protocollo tra Regione e Università; un accordo con le organizzazioni sindacali per la defi nizione del fabbisogno e l’utilizzo del personale in formazione nel SSR. Non ci nascondiamo le diffi coltà tecnico-professionali per affrontare problemi tanto rilevanti quanto irrimandabili; ma il vero problema è politico. Si troverà la forza e la volontà politica, comprendendo che la formazione dei professionisti è un diritto dovere del servizio sanitario? TM ORDINE DI FIRENZE E-mail: presidenza@ordine-medici-fi renze.it - informazioni@ordine-medici-fi renze.it amministrazione@ordine-medici-fi renze.it - toscanamedica@ordine-medici-fi renze.it relazioniesterne@ordine-medici-fi renze.it Orario di apertura al pubblico: MATTINA: dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 12,30 POMERIGGIO: lunedì e mercoledì dalle ore 15,30 alle ore 18,45 Rilascio certifi cati di iscrizione: UFFICI: in orario di apertura al pubblico - INTERNET: sul sito dell’Ordine - TELEFONO: 055 496 522 Tassa annuale di iscrizione: bollettino postale, delega bancaria (RID) o carta di credito tramite il sito http://www.italriscossioni.it (POS virtuale fornito da Banca Monte dei Paschi di Siena) Cambio di indirizzo: comunicare tempestivamente ogni variazione della residenza anagrafi ca o del domicilio, specifi cando chiaramente presso quale indirizzo si desidera ricevere la corrispondenza Consulenze e informazioni: COMMISSIONE ODONTOIATRI - il lunedì dalle ore 17 alle ore 18,45 - CONSULTAZIONE ALBI PROFESSIONALI sito Internet dell’Ordine AMMI - e-mail: ammifi renze@virgilio.it - sito: ammifi renze.altervista.org FEDERSPEV - 1° mercoledì del mese dalle ore 10 alle ore 11,30 Newsletter: tutti i giovedì agli utenti registrati sul sito Internet dell’Ordine ~ ~ ~ Info: Via Giulio Cesare Vanini 15 - 50129 Firenze - Tel. 055 496 522 - Fax 055 481 045 Sito Internet: www.ordine-medici-fi renze.it
Toscana Medica 9/11 Saperne di più per trattare meglio, il caso della BPCO TOSCANA MEDICA – La gestione dei pazienti con Broncopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) viene a pieno titolo inserita nel “Chronic Care Model” (CCM) che attualmente è in fase di attuazione anche nella nostra Regione. In questo senso a che punto siamo in Toscana e quali sono i punti di contatto tra questo modello assistenziale e la cosiddetta Sanità di iniziativa? ROTI – Il progetto è iniziato un anno fa ed ha coinvolto circa 700 medici di medicina generale ed un pool di infermieri identifi cati dalle Aziende sanitarie aggregati in moduli funzionali destinati alla gestione delle patologie croniche, rappresentate nella fase pilota dell’iniziativa dal diabete e dallo scompenso cardiaco. In seguito è stato attivato il percorso relativo alla BPCO ed alla fase post-ictus/TIA. Il setting assistenziale riservato a questi pazienti prevede l’avvio di un percorso di approfondimento diagnostico e di cosiddetta “profi lazione del rischio” seguito dal loro inserimento in un processo di followup gestito dall’infermiere con la supervisione clinica e la responsabilità complessiva del medico di base. Ovviamente particolare attenzione viene riservata ai quei soggetti nei quali siano riscontrate diffi coltà e problematiche di varia natura che potenzialmente potrebbero incidere negativamente sull’iter di cura e sui risultati terapeutici. A livello regionale un primo risultato importante è rappresentato dall’essere riusciti ad attivare un modello assistenziale interprofessionale innovativo che in futuro dovrà certamente essere ampliato e potenziato, oltre ad avere in questo modo dato vita anche ai cosiddetti Registri di patologia, punto di partenza per le indispensabili, future elaborazioni informatiche delle informazioni raccolte. Dai dati ad oggi in nostro possesso la prevalenza della BPCO a livello regionale si attesta intorno a circa il 2% in termini di pazienti presi in carico dal percorso di sanità di iniziativa, con un obiettivo del 1,5% assegnato ai moduli in sede di pianifi cazione organizzativa. Le percentuali dei singoli moduli, come del resto è successo anche con il diabete, sono inoltre apparse piuttosto difformi nella Regione. Per quanto riguarda la defi nizione di BPCO si era in un primo tempo deciso di basarsi sui risultati dell’esa- Opinioni a confronto a cura di Simone Pancani GIUSEPPE ANZALONE 1 , GIANCARLO BERNI 2 , SAFFI ETTORE GIUSTINI 3 , CLAUDIO MARINAI 4 , EUGENIO PATTARINO 5 , GIUSEPPE RECCHIA 6 , LORENZO ROTI 7 1 Primario Pneumologo a Prato 2 Direttore dell’Osservatorio per l’Emergenza-Urgenza della Regione Toscana 3 Medico di medicina generale, responsabile del Settore Farmaco della SIMG 4 Dirigente del Settore farmaceutico dell’ESTAV Centro 5 Medico di medicina generale a Firenze 6 Direttore medico-scientifi co della GlaxoSmithKline 7 Dirigente del Settore Servizi alla Persona della Regione Toscana 9 me spirometrico, optando in un secondo tempo per il solo inquadramento clinico ottenuto dai database dei medici curanti. TOCANA MEDICA – I medici di medicina generale e gli specialisti sono d’accordo con questo inquadramento della BPCO all’interno del CCM? GIUSTINI – In linea di massima direi di sì, anche se gli specialisti spesso tengono a sottolineare come la medicina generale tenda in linea di massima a sottovalutare l’entità del problema, visto che studi internazionali recenti parlano di percentuali di prevalenza intorno al 7%. Io mi limito a dire che i dati ottenuti dai database della SIMG parlano di una prevalenza del 2% nel 2003 aumentata al 2,6% nel 2009, con circa 500-700 pazienti ogni 10.000 abitanti. A parte i dati epidemiologici credo comunque che alcune questioni debbano essere attentamente considerate. In primo luogo cercare di capire con la massima chiarezza quanti sono i pazienti arruolati solo in base alla clinica e quanti invece sono stati in qualche modo stadiati almeno con un esame spirometrico. Ed ancora. Sarebbe necessario individuare con grande esattezza le comorbilità presenti molto spesso nei pazienti con BPCO, soprattutto in campo cardiologico, visto che soprattutto nei soggetti più anziani e maggiormente compromessi anche una semplice spirometria può essere di diffi cile esecuzione. PATTARINO – Anche io penso che la questione della diagnosi della BPCO sia un momento importante da considerare. Partendo dalla considerazione che una diagnosi di certezza realmente attendibile richiede l’esecuzione di tutta una serie di esami spesso di diffi cile esecuzione in questo tipo di pazienti, penso che bene abbia fatto la regione Toscana ad introdurre il criterio diagnostico strettamente clinico. Un problema importante è rappresentato dal fatto che questa patologia, una volta diagnostica, ha bisogno di un follow – up attento e continuato nel tempo gestito dal medico di famiglia insieme a tutta una serie di fi gure di supporto quali lo pneumologo, l’infermiere, il fi sioterapista, il dietista ecc. Non bisogna inoltre dimenticare che in molti casi
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