Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze
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Notiziario a cura di Bruno Rimoldi<br />
fessionista è pattuito per iscritto<br />
all’atto del conferimento dell’incarico<br />
professionale prendendo come<br />
riferimento le tariffe professionali.<br />
È ammessa la pattuizione dei compensi<br />
anche in deroga alle tariffe. Il<br />
professionista è tenuto, nel rispetto<br />
del principio di trasparenza, a rendere<br />
noto al cliente il livello della<br />
complessità dell’incarico, fornendo<br />
tutte le informazioni utili circa<br />
gli oneri ipotizzabili dal momento<br />
del conferimento alla conclusione<br />
dell’incarico”. Dopo il Decreto Bersani<br />
del 2006 che aveva abrogato le<br />
tariffe fi sse o minime, oggi eventuali<br />
tariffari sopravvissuti alla scure del<br />
Decreto Bersani (ma non quello medico<br />
e odontoiatrico, già oggetto di<br />
abrogazione) possono costituire al<br />
massimo un semplice “parametro di<br />
riferimento” per la determinazione<br />
del compenso del professionista, ferma<br />
restando la totale libertà pattizia<br />
di derogare (in alto e in basso) gli<br />
importi che scaturiscono dall’applicazione<br />
delle tariffe medesime.<br />
Inoltre è previsto che, “a tutela<br />
del cliente, il professionista è tenuto<br />
a stipulare idonea assicurazione<br />
per i rischi derivanti dall’esercizio<br />
dell’attività professionale. Il professionista<br />
deve rendere noti al cliente,<br />
al momento dell’assunzione dell’incarico,<br />
gli estremi della polizza stipulata<br />
per la responsabilità professionale<br />
e il relativo massimale”. Per<br />
la prima volta viene prevista dalla<br />
legge la copertura obbligatoria della<br />
responsabilità professionale e spetterà<br />
alla riforma degli ordinamenti<br />
(come già detto da attuarsi entro un<br />
anno), stabilire anche le sanzioni<br />
per il mancato rispetto di tale obbligo.<br />
Infi ne, “la pubblicità informativa,<br />
con ogni mezzo, avente ad oggetto<br />
l’attività professionale, le specializzazioni<br />
ed i titoli professionali<br />
posseduti, la struttura dello studio<br />
ed i compensi delle prestazioni, è<br />
La Federazione Nazionale degli<br />
Ordini dei <strong>Medici</strong> è intervenuta<br />
per sottolineare lo sconcerto nei<br />
confronti delle attività di società e<br />
siti come “Groupon”, “Groupalia”<br />
e “Obiettivo risarcimento”. Ci si è<br />
chiesti in più di una occasione: cosa<br />
nascondono i prezzi stracciati di<br />
certe prestazioni medico-odontoiatriche<br />
in Italia come all’estero? E<br />
inoltre: sono davvero trasparenti e<br />
piene di “senso civico” le campagne<br />
libera. Le informazioni devono essere<br />
trasparenti, veritiere, corrette<br />
e non devono essere equivoche, ingannevoli,<br />
denigratorie”. La norma<br />
senza dubbio ricalca la via già percorsa<br />
dal Decreto Bersani del 2006,<br />
ma contiene maggiori elementi di<br />
liberalizzazione. Infatti, mentre nel<br />
Decreto Bersani era richiamato un<br />
potere di controllo in capo all’<strong>Ordine</strong>,<br />
oggi questo richiamo non vi è<br />
più. Secondo alcuni commentatori,<br />
ciò signifi ca che il controllo pubblicitario<br />
dei professionisti è oggi demandato<br />
all’Antitrust, come per le<br />
imprese. Secondo altri residuerebbe<br />
un potere dell’<strong>Ordine</strong> per garantire<br />
il rispetto del decoro del messaggio<br />
pubblicitario. Anche in questo<br />
caso dovrà essere la riforma degli<br />
ordinamenti professionali a fare<br />
chiarezza.<br />
Un altro punto importante è<br />
l’affermazione che “l’esercizio della<br />
professione è fondato e ordinato<br />
sull’autonomia e sull’indipendenza<br />
di giudizio, intellettuale e tecnica,<br />
del professionista”. Importante perché<br />
l’autonomia e l’indipendenza<br />
di giudizio, in particolare del medico,<br />
sono sempre stati dati acquisiti<br />
nella deontologia professionale, ma<br />
fi nora sempre privi di copertura legislativa<br />
che oggi, invece, esiste.<br />
Da ultimo l’art. 2 comma 5 stabilisce<br />
che l’omessa fatturazione<br />
costerà al professionista la sospensione<br />
dell’iscrizione all’Albo o all’<strong>Ordine</strong><br />
professionale da tre giorni ad<br />
un mese. Più precisamente è prevista<br />
la sospensione dall’albo professionale<br />
a seguito di:<br />
– quattro omissioni dell’obbligo<br />
di fatturazione in un quinquennio;<br />
– violazioni commesse in giorni<br />
diversi (le violazioni nello stesso<br />
giorno si considerano violazione<br />
unica);<br />
– la sospensione è disposta per<br />
un periodo da quindici giorni a sei<br />
mesi se il professionista è recidivo;<br />
Contro la mercifi cazione della sanità<br />
mediatiche volte a trasformare in<br />
un procedimento penale o comunque<br />
risarcitorio ogni rapporto con il<br />
mondo medico? O piuttosto non si<br />
tratta di fenomeni che fanno leva<br />
sulla voglia di risparmiare (o di incassare...)<br />
per portare l’assistenza<br />
sanitaria italiana in un terreno di<br />
“hard discount” della salute? Di<br />
fronte a tanti segnali preoccupanti<br />
la FNOMCeO ha presentato una<br />
denuncia all’Autorità Garante del-<br />
78<br />
Toscana Medica 9/11<br />
– se le violazioni sono commesse<br />
nell’esercizio in forma associata<br />
di attività professionali, la sanzione<br />
è disposta nei confronti di ogni associato.<br />
La sanzione sospensiva viene irrogata<br />
dall’Agenzia delle Entrate e<br />
l’<strong>Ordine</strong> non può che prenderne atto<br />
e addirittura deve darne notizia sul<br />
proprio sito internet.<br />
Da notare che, mentre i principi<br />
di liberalizzazione devono essere<br />
attuati entro un anno con la riforma<br />
degli ordinamenti professionali,<br />
quest’ultima norma di natura fi scale<br />
è già pienamente in vigore e non<br />
ha bisogno di alcun provvedimento<br />
attuativo.<br />
* * * * *<br />
L’<strong>Ordine</strong> dei <strong>Medici</strong> è contrario<br />
a leggi raffazzonate e inattuabili,<br />
che fi niscono per danneggiare<br />
il cittadino, impedendo all’<strong>Ordine</strong><br />
ogni controllo sulla qualità della<br />
professione. L’<strong>Ordine</strong> chiede<br />
da decenni una riforma organica<br />
dell’ordinamento professionale che<br />
signifi chi reale controllo disciplinare<br />
e valore del codice deontologico.<br />
E soprattutto chiede da tempo che<br />
la professione medica ed odontoiatrica<br />
sia correttamente collocata<br />
nella società moderna, tenendo ben<br />
presente che la medicina e la sanità<br />
non possono essere lasciate del<br />
tutto al libero mercato, ma necessitano<br />
di regole precise. L’<strong>Ordine</strong> si<br />
augura che, comunque, questa sia<br />
l’occasione per una riforma davvero<br />
incisiva della professione, che recepisca<br />
fi nalmente alcuni importanti<br />
principi (come ad esempio l’assicurazione<br />
obbligatoria contro i rischi<br />
professionali e la necessità del compenso<br />
pattuito a preventivo), ma ne<br />
ridimensioni altri (come ad esempio<br />
l’assoluta libertà pubblicitaria) che<br />
non porterebbero giovamento agli<br />
utenti, bensì piuttosto possibili rischi<br />
e insicurezza delle cure.<br />
la Concorrenza e del Mercato, ma<br />
non solo: è stata avviata un’azione<br />
globale nei confronti di tutte quelle<br />
attività e messaggi che presentano<br />
l’attività medico-assistenziale sotto<br />
luci non chiare o trasparenti. Si<br />
tratta di un’insieme di lettere ed<br />
esposti indirizzate al Ministero di<br />
Grazia e Giustizia, al CSM, all’Antitrust,<br />
ai Carabinieri del Nas e<br />
anche alla RAI. Per ulteriori informazioni:<br />
www.fnomceo.it.