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Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze

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Editoriale<br />

Toscana Medica 9/11<br />

Un’occasione da non perdere,<br />

la carenza di medici<br />

ANTONIO PANTI<br />

Il 26 luglio u.s. si è svolto all’<strong>Ordine</strong> dei <strong>Medici</strong><br />

di <strong>Firenze</strong> un importante incontro dedicato<br />

alle problematiche suscitate dalla<br />

prevista carenza di medici; problemi formativi<br />

e di defi nizione del fabbisogno. I continui<br />

sviluppi della medicina e la necessità di meglio<br />

adeguare la preparazione professionale alle<br />

esigenze del servizio sanitario regionale fanno sì<br />

che la prevista carenza di medici non possa essere<br />

affrontata con risposte meccaniche quali l’incremento<br />

delle iscrizioni a medicina o delle specializzazioni.<br />

Anche il Ministero ha abbandonato l’idea<br />

di aumentare le iscrizioni a medicina perché non<br />

è possibile superare l’attuale capienza didattica<br />

dei nostri atenei e perché in realtà non è ben<br />

chiaro se alla carenza di medici non si debba supplire<br />

con altri strumenti.<br />

Il Governo invece pensa di ridurre gli anni di<br />

specializzazione per consentire un più rapido in-<br />

7<br />

gresso nella professione; tuttavia il Governo vuol<br />

anche ridurre il numero delle borse fi nanziate<br />

dal Ministero (ad oggi 5000 su 8848), il che sposta<br />

il problema sulle Regioni che non hanno molte<br />

risorse ma che, ove le reperissero, vorrebbero<br />

d’intesa col Ministero, utilizzare gli specializzandi<br />

fi n dal terzo anno, cosa utile alla loro stessa<br />

preparazione.<br />

In Toscana i tempi sono maturi per trovare<br />

soluzioni sperimentali anche perché già le professioni<br />

hanno collaborato per produrre documenti<br />

sui problemi della formazione professionale a partire<br />

dalla sperimentazione del cosiddetto See and<br />

Treat, che ha già dato esito positivo. La Regione,<br />

le tre Università e gli Ordini e Collegi, debbono<br />

collaborare perché, nell’ambito delle rispettive<br />

competenze, si convochi un tavolo conclusivo con<br />

lo scopo di:<br />

elaborare contenuti formativi idonei a una<br />

professionalizzazione<br />

adeguata alle<br />

esigenze del servizio;<br />

integrare<br />

operativamente il<br />

servizio e le Università<br />

al fi ne di<br />

creare un moderno<br />

e effi cace strumento<br />

formativo;<br />

utilizzare<br />

precocemente il<br />

personale in formazione<br />

nel SSR;<br />

defi nire modelli<br />

formativi<br />

post-laurea mediante<br />

una sinergia<br />

dei percorsi sia<br />

universitari (master)<br />

che autonomi<br />

del servizio;<br />

programmare<br />

il fabbisogno<br />

formativo non solo<br />

sul calcolo del turn<br />

over ma mediante

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