Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze
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Toscana Medica 9/11<br />
Domenica 13, lunedì 14 e martedì<br />
15 novembre si svolgeranno le elezioni<br />
per il rinnovo del Consiglio<br />
dell’<strong>Ordine</strong> dei <strong>Medici</strong> e degli Odontoiatri<br />
per il prossimo triennio. Venite<br />
a votare! C’è sempre chi pensa: “La politica non<br />
mi interessa, lasciamola fare agli altri”, ma in democrazia<br />
votare è la più alta espressione di cittadinanza.<br />
Ognuno ha il diritto e il dovere di sostenere<br />
col voto le proprie idee.<br />
Da molti anni si percepisce una diffi coltà complessiva<br />
nell’esercizio della professione che sconcerta<br />
i medici, quasi in affanno di fronte alle grandi<br />
trasformazioni della medicina e della società.<br />
E molti colleghi si chiedono, quasi per una trasposizione<br />
psicologicamente comprensibile, a che<br />
servano Ordini, Sindacati, qualsiasi associazione<br />
medica. Interviene una sorta di distacco fatalistico<br />
o irritato al quale bisogna reagire per riappropriarsi<br />
del futuro della professione.<br />
Questa generazione di medici ha vissuto e vivrà<br />
cambiamenti tali per cui sociologi e storici<br />
discutono di “passaggio di epoca”, verso una ancora<br />
mal defi nita “postmodernità”. La rivoluzione<br />
informatica cambia radicalmente la professione,<br />
la tecnica infl uenza la nascita e la morte, i paradigmi<br />
della medicina si evolvono in rapidissima<br />
successione, i pazienti sono divenuti esigenti, il<br />
risarcimento prende il posto della gratitudine, la<br />
genetica apre orizzonti impensabili, la medicina<br />
sostitutiva migliora le prestazioni dell’uomo e la<br />
riparazione dei pezzi difettosi prefi gura l’uomo<br />
bionico.<br />
Non è facile mantenere il fi lo dei valori in mezzo<br />
a così grandi trasformazioni, dei pazienti, della<br />
tecnica, della scienza, della sanità. La medicina è<br />
oggi paradigma e specchio dei dilemmi etici e politici<br />
del mondo. È certamente la scienza che più si<br />
è sviluppata e più è cambiata negli ultimi decenni,<br />
ponendo in crisi e modifi cando schemi concettuali<br />
apparentemente inattaccabili e indirizzi terapeutici<br />
diffusi e accettati, innovando incessantemente<br />
mezzi e strumenti di intervento sulle malattie,<br />
allargando il proprio campo di azione alla<br />
prevenzione, alla collettività, all’ambiente, alle<br />
disuguaglianze sociali, perfi no teorizzando una<br />
medicina delle persone sane.<br />
Invito al voto<br />
5<br />
ANTONIO PANTI<br />
E i medici? Da un lato hanno sempre più viva<br />
la consapevolezza di dover adeguare competenze,<br />
saperi, comportamenti all’evoluzione della scienza<br />
e della società, di completare un’opera culturale<br />
per mantenere un antico prestigio, che non è mai<br />
dato di per sé ma trova ragione nell’interesse del<br />
malato. Dall’altro vi è una sorta di rimpianto del<br />
passato, un accusare miopie sindacali o prevaricazioni<br />
politiche, che per certo esistono, tuttavia<br />
dimenticando che è impossibile difendere quel che<br />
non c’è più o che non è mai esistito. La scienza e la<br />
tecnica progrediscono di per sé e il mondo cambia<br />
non per volontà degli amministratori ma perché<br />
si risolvono sempre più problemi dell’umanità.<br />
Viviamo un’epoca entusiasmante della medicina.<br />
I giovani disporranno di conoscenze e strumenti<br />
che miglioreranno, al di là di ogni previsione, le<br />
possibilità di prevenire e curare malattie presenti<br />
e future.<br />
In questo quadro perché votare alle elezioni<br />
del Consiglio dell’<strong>Ordine</strong>? L’<strong>Ordine</strong> è fondamentale<br />
per gli scopi assegnati dalla legge, tenere l’albo<br />
e vigilare sulla deontologia. Compiti importanti<br />
quando i valori sembrano in crisi. Tuttavia l’<strong>Ordine</strong><br />
non è soltanto un pubblico notaio o un giudice<br />
dei comportamenti etici dei medici. L’<strong>Ordine</strong> si<br />
propone con forza quale sede di dibattito, di confronto<br />
e di discussione sul futuro della medicina e<br />
della professione.<br />
I medici non possono affrontare settorialmente<br />
o, peggio, singolarmente, siffatte questioni,<br />
Problemi enormi quali riacquistare tempo per<br />
la relazione con i pazienti, riprendersi serenità<br />
nell’operare quotidiano, stare al passo coi tempi,<br />
contrastare le prevaricazioni di un malinteso economicismo<br />
o di un’asfi ssiante burocrazia, riaffermare<br />
un prestigio tale da ricollocare giustamente<br />
i ruoli di medico e di paziente, senza ripensamenti<br />
paternalistici ma esigendo rispetto; in poche parole<br />
salvaguardare la libertà e l’indipendenza della<br />
professione.<br />
Un vasto programma che necessita di un luogo<br />
unifi cante i diversi interessi categoriali che nessuna<br />
associazione medica se non l’<strong>Ordine</strong> può garantire.<br />
Una buona ragione per votare, per essere<br />
protagonisti del futuro della professione.<br />
TM