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A cura della Direzione Generale Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale REGIONE TOSCANA mmol/l) deve essere offerta una curva da carico con 75 g di glucosio (OGTT 75 g) e un ulteriore OGTT 75 g a 28 settimane di età gestazionale, se la prima determinazione è risultata normale. Sono defi nite affette da diabete gestazionale le donne con uno o più valori di glicemia plasmatica superiori alle soglie riportate nella Tabella 1. A 24-28 settimane di età gestazionale, alle donne con almeno una delle seguenti condizioni: età ≥35 anni; indice di massa corporea (IMC) pregravidico ≥25 kg/m2; macrosomia fetale in una gravidanza precedente (≥4,5 kg); diabete gestazionale in una gravidanza precedente (anche se con determinazione normale a 16-18 settimane); anamnesi familiare di diabete (parente di primo grado con diabete tipo 2); famiglia originaria di aree ad alta prevalenza di diabete: Asia meridionale (in particolare India, Pakistan, Bangladesh), Caraibi (per la popolazione di origine africana), Medio Oriente (in particolare Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giordania, Siria, Oman, Qatar, Kuwait, Libano, Egitto) deve essere offerto un OGTT 75 g. Sono defi nite affette da diabete gestazionale le donne con uno o più valori di glicemia plasmatica superiori alle soglie riportate nella Tabella 1. Tabella 1 - Criteri per la diagnosi di GDM con OGT 75 g glicemia plasmatica mg/dl mmol/l a) Nei tre giorni precedenti l’esame le donne devono alimentarsi normalmente, senza restrizioni particolari, specie per quanto riguarda la quota dei carboidrati (almeno 150 g/die); b) l’esame si esegue al mattino, preferibilmente dopo almeno 8 ore di distanza dall’ultimo pasto; c) durante l’esame le donne devono stare sedute e non fumare; 44 Toscana Medica 9/11 3. Per lo screening del diabete gestazionale non devono essere utilizzati la glicemia plasmatici a digiuno, glicemie random, glucose challenge test (GCT) o minicurva, glicosuria, OGTT 100 g. 4. I professionisti devono informare le donne in gravidanza che: nella maggioranza delle donne il diabete gestazionale viene controllato da modifi che della dieta e dall’attività fi sica; se dieta e attività fi sica non sono suffi cienti per controllare il diabete gestazionale, è necessario assumere insulina; questa condizione si verifi - ca in una percentuale compresa fra il 10% e il 20% delle donne; se il diabete gestazionale non viene controllato, c’è il rischio di un’aumentata frequenza di complicazioni della gravidanza e del parto, come pre-eclampsia e distocia di spalla; la diagnosi di diabete gestazionale è associata a un potenziale incremento negli interventi di monitoraggio e assistenziali in gravidanza e durante il parto; le donne con diabete gestazionale hanno un rischio aumentato, diffi cile da quantifi care, di sviluppare un diabete tipo 2, in particolare nei primi 5 anni dopo il parto. 5. Alle donne cui è stato diagnosticato un diabete gestazionale deve essere offerto un OGTT 75 g non prima che siano trascorse 6 settimane dal parto. Glicemia plasmatica Mg/dl Mmol/l digiuno ≥ 92 ≥ 5,1 dopo 1 ora ≥ 180 ≥ 10,0 dopo 2 ore ≥ 153 ≥ 8,5 Allegato B Raccomandazioni per la corretta esecuzione del test d) la somministrazione del glucosio deve avvenire mediane una soluzione al 25% (75 grammi di glucosio anidro sciolti in 300 cc di acqua); e) i prelievi venosi devono essere eseguiti al tempo 0’ (prima del carico) e a 60’ e 120’ dopo il carico; f) il dosaggio della glicemia si effettua su plasma.

Toscana Medica 9/11 Le ustioni sono una tra le cause più frequenti di ricovero per incidente grave in età pediatrica e in particolare nelle età più piccole. L’ustione grave è una patologia molto complessa che non si limita al danno della cute, ma coinvolge tutto l’organismo ponendo spesso in pericolo la vita dell’infortunato. La cura delle ustioni ha presentato, a partire dagli ultimi decenni, una continua evoluzione che ha portato a conquiste sempre più importanti con la conseguenza di riuscire a salvare dalla morte un numero sempre più cospicuo di pazienti e, nello stesso tempo, di offrire ai sopravvissuti una qualità di vita certamente migliore. Già da tempo in tutto il mondo ai pazienti gravemente ustionati è stata riconosciuta la necessità di ricovero in Centri ad alta specializzazione a loro dedicati chiamati appunto Centri Grandi Ustionati. Anche in età pediatrica, il trattamento moderno di questi delicatissimi pazienti deve essere affi dato ad un pool di sanitari esperti nella cura di bambini con patologie complesse. Nel piccolo con ustione, infatti, pur essendo uguali all’adulto i principi fondamentali di trattamento, esistono alcune condizioni fi siopatologiche particolari legate all’età che non lo possono fare considerare solo un “piccolo adulto”. Infatti, non solo le minori dimensioni corporee, ma molte altre importanti caratteristiche proprie del bambino lo rendo- STRUTTURE LESE CARATTERI MACROSCOPICI SINTOMI PRINCIPALI Le ustioni in età pediatrica SIMONE PANCANI, ENRICO PINZAUTI, FEDERICA D’ASTA, ANTONIO MESSINEO SODs Chirurgia Plastica e Centro Ustioni Dipartimento di Pediatria Chirurgica (Dir. Prof. A. Messineo) AOU “Meyer” - Firenze I gradi dell’ustione secondo la profondità USTIONE 1° GRADO strato superfi ciale epidermide cute arrossata ed edematosa PROGNOSI guarigione spontanea in 2-3 gg senza complicazioni 45 no un paziente del tutto particolare e maggiormente quanto più bassa è l’età. Per tale motivo i bambini ustionati, analogamente agli adulti, dovrebbero essere ricoverati in Unità Operative Pediatriche con una Sezione loro dedicata o in veri e propri Centri Ustione Pediatrici. Presso l’AOU “Meyer” di Firenze le ustioni pediatriche, condizioni cliniche di pertinenza naturalmente chirurgica, vengono seguite fi n dal 1954 ed oggi questi particolarissimi pazienti vi possono fi - nalmente trovare le strutture e tutte le competenze multidisciplinari (chirurghi, pediatri, anestesistirianimatori, infettivologi, nutrizionisti, terapisti del dolore, fi sioterapisti, assistenti sociali, personale infermieristico dedicato) in grado di offrire globalmente il migliore approccio terapeutico possibile. A Firenze è infatti attivo uno dei pochissimi Centri Ustione, esistenti oggi in Italia, esclusivamente dedicato ai bambini. Che cosa fare e cosa non fare in caso di ustione a) Che cosa fare Il soccorso deve mirare a tre obiettivi principali: 1) limitare il più possibile la lesione cutanea: a) Allontanando l’agente ustionante. USTIONE 2° GRADO SUPERFICIALE PROFONDA epidermide, derma in parte, annessi cutanei in parte fl ittene, edema tissutale, fondo roseorossastro dolore intenso, calore dolore intenso, calore, sete e contrazione diuresi (se ustione estesa) guarigione spontanea in 7-14 giorni senza cicatrici epidermide, derma + annessi cutanei in toto (o quasi) fl ittene spesso rotte, edema tissutale, fondo rosso-biancastro marezzato dolore intenso / ipoalgesia, calore, sete intensa, contrazione diuresi (se ustione estesa) guarigione spontanea in più di 14 giorni senza/con cicatrici USTIONE 3° GRADO cute a tutto spessore, annessi cutanei (tutti), strutture sottostanti (talvolta) fl ittene spesso rotte, escara secca, scura oppure escara umida, molle, grigiastra, edema tissutale dolore solo periferico, sete, contrazione diuresi (se ustione estesa) guarigione spontanea molto lunga con gravi cicatrici Simone Pancani, specialista in Chirurgia Pediatrica e Chirurgia Plastica, è Dirigente medico presso la SODs Chirurgia Plastica e Centro Ustioni (Dipartimento di Pediatria Chirurgica) dell’AOU “Meyer” di Firenze. È membro della Società Italiana delle Ustioni, dell’International Society for Burn Injury, dell’European Burn Association e dell’European Club for Pediatric Burns.

A cura della<br />

Direzione Generale<br />

Diritti di cittadinanza<br />

e Coesione Sociale<br />

REGIONE<br />

TOSCANA<br />

mmol/l) deve essere offerta una curva da carico<br />

con 75 g di glucosio (OGTT 75 g) e un<br />

ulteriore OGTT 75 g a 28 settimane di età<br />

gestazionale, se la prima determinazione è<br />

risultata normale.<br />

Sono defi nite affette da diabete gestazionale le<br />

donne con uno o più valori di glicemia plasmatica<br />

superiori alle soglie riportate nella Tabella 1.<br />

A 24-28 settimane di età gestazionale, alle donne<br />

con almeno una delle seguenti condizioni:<br />

età ≥35 anni;<br />

indice di massa corporea (IMC) pregravidico<br />

≥25 kg/m2;<br />

macrosomia fetale in una gravidanza precedente<br />

(≥4,5 kg);<br />

diabete gestazionale in una gravidanza precedente<br />

(anche se con determinazione normale<br />

a 16-18 settimane);<br />

anamnesi familiare di diabete (parente di<br />

primo grado con diabete tipo 2);<br />

famiglia originaria di aree ad alta prevalenza<br />

di diabete: Asia meridionale (in particolare<br />

India, Pakistan, Bangladesh), Caraibi<br />

(per la popolazione di origine africana), Medio<br />

Oriente (in particolare Arabia Saudita,<br />

Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giordania, Siria,<br />

Oman, Qatar, Kuwait, Libano, Egitto) deve<br />

essere offerto un OGTT 75 g.<br />

Sono defi nite affette da diabete gestazionale le<br />

donne con uno o più valori di glicemia plasmatica<br />

superiori alle soglie riportate nella Tabella 1.<br />

Tabella 1 - Criteri per la diagnosi di GDM con OGT 75 g<br />

glicemia plasmatica mg/dl mmol/l<br />

a) Nei tre giorni precedenti l’esame le donne<br />

devono alimentarsi normalmente, senza restrizioni<br />

particolari, specie per quanto riguarda la<br />

quota dei carboidrati (almeno 150 g/die);<br />

b) l’esame si esegue al mattino, preferibilmente<br />

dopo almeno 8 ore di distanza dall’ultimo pasto;<br />

c) durante l’esame le donne devono stare sedute<br />

e non fumare;<br />

44<br />

Toscana Medica 9/11<br />

3. Per lo screening del diabete gestazionale<br />

non devono essere utilizzati la glicemia plasmatici<br />

a digiuno, glicemie random, glucose challenge test<br />

(GCT) o minicurva, glicosuria, OGTT 100 g.<br />

4. I professionisti devono informare le donne<br />

in gravidanza che:<br />

nella maggioranza delle donne il diabete<br />

gestazionale viene controllato da modifi che della<br />

dieta e dall’attività fi sica;<br />

se dieta e attività fi sica non sono suffi cienti<br />

per controllare il diabete gestazionale, è necessario<br />

assumere insulina; questa condizione si verifi -<br />

ca in una percentuale compresa fra il 10% e il 20%<br />

delle donne;<br />

se il diabete gestazionale non viene controllato,<br />

c’è il rischio di un’aumentata frequenza di<br />

complicazioni della gravidanza e del parto, come<br />

pre-eclampsia e distocia di spalla;<br />

la diagnosi di diabete gestazionale è associata<br />

a un potenziale incremento negli interventi<br />

di monitoraggio e assistenziali in gravidanza e durante<br />

il parto;<br />

le donne con diabete gestazionale hanno un<br />

rischio aumentato, diffi cile da quantifi care, di sviluppare<br />

un diabete tipo 2, in particolare nei primi<br />

5 anni dopo il parto.<br />

5. Alle donne cui è stato diagnosticato un<br />

diabete gestazionale deve essere offerto un OGTT<br />

75 g non prima che siano trascorse 6 settimane<br />

dal parto.<br />

Glicemia plasmatica Mg/dl Mmol/l<br />

digiuno ≥ 92 ≥ 5,1<br />

dopo 1 ora ≥ 180 ≥ 10,0<br />

dopo 2 ore ≥ 153 ≥ 8,5<br />

Allegato B<br />

Raccomandazioni per la corretta esecuzione del test<br />

d) la somministrazione del glucosio deve avvenire<br />

mediane una soluzione al 25% (75 grammi di<br />

glucosio anidro sciolti in 300 cc di acqua);<br />

e) i prelievi venosi devono essere eseguiti al<br />

tempo 0’ (prima del carico) e a 60’ e 120’ dopo il<br />

carico;<br />

f) il dosaggio della glicemia si effettua su plasma.

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