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Toscana Medica 9/11 Ricerca e clinica
DIFFERENZE FRA COORDINATORE GESTIONALE E CASE MANAGER
Si sottolinea che queste differenze hanno l’obiettivo di delimitare le aree di responsabilità ma non
hanno l’intenzione di limitare l’operato dei professionisti (lavoro interdisciplinare, complementare e di
collaborazione).
INFERMIERE CM ZONA GRIGIA INFERMIERE CG
Presa in carico: ingresso, inquadramento,
elaborazione PIM.
numero di posti letto e con un’organizzazione
multidisciplinare, basata sul briefi ng delle varie
professioni.
Questo cambiamento richiede professionisti
più preparati nella gestione delle risorse e nuove
fi gure più dedicate all’assistenza clinica.
Una linea è assegnata ad un unico coordinatore
infermieristico gestionale (CG), il quale
si avvale di alcuni case manager (CM), che
hanno funzioni assistenziali e seguono un gruppo
di pazienti per tutta la loro degenza (assistenza
personalizzata). I pazienti sono assegnati ad un
medico (presa in carico), che svolge funzioni di
tutor e segue il paziente per tutto il periodo del
ricovero, anche se il paziente passa da una linea
all’altra. La fi gura del case manager assolve anche
la funzione di tutor.
Prenotazione esami
ematici.
Richiesta vitto.
Valutazione stato clinico, complessità assistenziale.
interdipendenti
Coordina i PIM (Piani Integrati multidisciplinari).
Garantisce l’appropriatezza di prestazioni.
Rapporti interdisciplinari per gestione dei
PIM.
Rapporti con i parenti/pz in riferimento al
percorso clinico assistenziale.
interdipendenti
Risultati iniziali
33
Presa in carico dal punto di vista gestionale
(occupazione letto, attività alberghiere,
prenotazione visite, prenotazione controlli,
avviamento fase di riabilitazione).
Valutazione Carichi di lavoro.
Coordinamento del budget e dello svolgimento
della giornata tipo.
Garantisce l’appropriatezza di spesa (esegue
richieste di presidi medici farmaci, sanitari,
alberghieri, biancheria, ossigeno).
Rapporti interdisciplinari per gestione
“giornata tipo”.
Rapporti con i parenti/pz in riferimento alla
gestione delle attività alberghiere (sanifi cazione,
ristorazione, comfort), rifornimento
di presidi medici (farmaceutici o sanitari).
Questo nuovo assetto comporta vari vantaggi:
A) eliminazione dei tempi morti, perché il personale
libero da compiti per quella fascia
oraria (vedi ad esempio chi segue pazienti
che passano varie ore in palestra riabilitativa),
viene spostato in altro modulo della
linea, dove ci sono maggiori esigenze assistenziali;
B) utilizzazione razionale delle risorse;
C) sviluppo di capacità manageriali per alcune
fi gure mediche ed infermieristiche;
D) personalizzazione dell’assistenza.
Questi risultati sono molto parziali e non hanno
valore signifi cativo sul piano statistico, però ci
confortano nel proseguire nella nostra riorganizzazione.
Elemento che ci conforta è anche quello
che tutti gli operatori addetti all’assistenza hanno
dichiarato la loro soddisfazione, perché sono
coscienti di lavorare meglio e di essere molto più
vicino al paziente. TM
Indicatore Primo trimestre 2010 Quarto trimestre 2010
Reclami utenza 7 3
LdP (lesioni da pressione) sviluppate in Casa di Cura 12,6 % 5,7 %
LdP risolte in Casa di Cura 29% 59%
Cadute 3,07% 0,54%
Nota: le percentuali sono calcolate sul numero di pazienti dimessi