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Qualità e professione Toscana Medica 9/11 Grafi co 2 - Totale casi di melanoma nel sesso maschile. Grafi co 3 - Totale casi di melanoma nel sesso femminile. melanoma nel sesso femminile è di 46 anni, nel sesso maschile di 50 anni. Nei grafi ci 1, 2 e 3 sono riportati i casi di melanoma anno per anno, con una media di 6,88 casi all’anno. Istotipo La diagnosi precoce di melanoma, arma indispensabile per combattere la neoplasia, ci ha permesso di scoprire 15 melanomi in situ, essendo così riusciti a cogliere in tempo la lesione. Seguono 43 melanomi a diffusione superfi ciale, 4 lentigo maligne di Hutchinson, 3 melanomi lentigginosi, 4 melanomi microinvasivi, 1 melanoma inclassifi cabile, 3 melanomi nodulari, 1 melanoma pagetoide, 1 melanoma spitzoide, 1 melanoma di Spitz, 1 melanoma a cellule fusate, 1 melanoma su lentigo, 1 melanoma acrale lentigginoso, 1 melanoma della matrice ungueale, 1 melanoma nevoide su nevo melanocitico, 1 melanoma a diffusione superfi ciale in regressione. Spessore Importantissima, ai fi ni prognostici e della sopravvivenza del paziente, è stata la valutazione dello spessore della neoplasia. È stato suffi ciente l’allargamento profi lattico della incisione nei 15 casi di melanoma in situ e nei 4 di lentigo maligna. Gli altri casi al momento della diagnosi registravano uno spessore indice di maggiore invasività. In 33 casi la lesione aveva uno spessore compreso fra 0,2-0,5 mm; in 13 casi, lo spessore 28 era compreso fra 0,6-1 mm; in 13 casi, lo spessore era superiore a 1 mm. Per il melanoma della matrice ungueale è stato impossibile per l’anatomopatologo eseguire misure dello spessore perché era già stato trattato da altri colleghi con onicectomia totale con diagnosi di “onicomicosi”. Nel caso del melanoma a diffusione superfi - ciale in regressione non è stato possibile sapere lo spessore: attualmente il paziente è stato sottoposto ad ampliamento chirurgico della lesione e siamo in attesa dell’esito istologico. Considerazioni e conclusioni Il CALCIT ha come caratteristica principale di aiutare il Servizio Sanitario Pubblico, sia con risorse umane sia con risorse materiali, e profondere ogni sforzo nell’ambito della prevenzione oncologia, cercando di agevolare in ogni modo e con ogni aiuto gli utenti che ivi afferiscono. Abbiamo messo in campo tutte le nostre forze fi nanziarie e professionali mediche per supportare le Strutture Pubbliche sanitarie e per dare alla cittadinanza un concreto contributo medico professionale nella prevenzione dei tumori. Fra questi, il melanoma è senz’altro una delle neoplasie della cute delle più temibili, ma anche con un’alta incidenza di sopravvivenza se diagnosticato in tempi rapidi. Possiamo perciò ritenerci soddisfatti del lavoro svolto ma non appagati: bisogna ridurre ancora i tempi di attesa, migliorare le nostre conoscenze scientifi che, fornire migliori erogazioni sanitarie al cittadino. La fattiva collaborazione con la U.O. Chirurgia Plastica-Prevenzione Melanoma e il Servizio Dermatopatologia ci hanno dato un grosso e concreto aiuto. Ormai il Calcit – Chianti Fiorentino è una realtà consolidata nel tessuto sanitario: sta a noi mantenere, migliorare ed estendere il nostro Centro, con la professionalità e la bravura dei colleghi che ci lavorano e la grandiosa collaborazione dei volontari, senza i quali tutto ciò non sarebbe possibile. TM Tabella 1 - Spessore melanoma

Toscana Medica 9/11 Organizzazione dei turni e impatto sui tempi di attesa e di processo nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Empoli L’ospedale di Empoli serve un territorio di 15 comuni con una popolazione totale di 235.864 abitanti, di cui il 21.7% ultra65enni, ed è sede dell’unico PS dell’USL, dopo la chiusura dei tre vec- chi PS di Fucecchio, Castel Fiorentino ed Empoli e la loro riunifi cazione nell’attuale Pronto Soccorso dell’ospedale di S. Giuseppe. L’accesso medio giornaliero al Pronto Soccorso, calcolato sull’intero anno è di 189 persone (70.000/ anno), con medie più alte in alcuni mesi, e naturalmente con picchi giornalieri che raggiungono alcune volte nel mese i 220-230 accessi. Sono attivi alcuni percorsi di fast-track che indirizzano una parte di questi accessi direttamente allo specialista, dopo valutazione dell’infermiere di triage. Altri vengono valutati dal medico del PS e indirizzati anch’essi allo specialista. Grafi co 1 - Attesa processo 4->10 aprile 11 - accessi medi 200. ALESSANDRO CANESCHI*, UBALDO GARGANO** * Direttore UOC Pronto Soccorso ** Direttore UOS OBI - Ospedale S. Giuseppe - Empoli 29 Si calcola che circa il 15-20% del totale degli accessi venga visto direttamente dallo specialista impegnando il personale del PS solo nella fase di triage. La stampa e la cittadinanza sottopongono ad un duro esame il Pronto Soccorso di Empoli, il quale soffre di momenti di picco di affl usso che determinano fasi di attesa mal sopportate dalla popolazione. Nella consapevolezza di questo stiamo da tempo esplorando delle modalità di organizzazione che minimizzino il disagio. Storicamente, per le risorse disponibili, il servizio in PS è stato coperto da 4 medici dalle 8 alle 20 e da tre medici dalle 20 alle 8, più il medico ortopedico nelle dodici ore diurne. Questi turni sono stati spostati in vari modi nel tentativo di coprire i momenti di picco di affl usso, senza riuscire a dare una risposta soddisfacente. Alessandro Caneschi, ha lavorato in Medicina Interna dal 1981, ed è impegnato dal 1997 nella Med. di Urgenza. Ha svolto attività di insegnamento nel Master in Med. di Urgenza dell’Univ. di Firenze e nei corsi annuali del Progetto Toscano Medicina di Urgenza, condotti da Harvard Medical International con l’Univ. di Firenze. e la Regione Toscana. Dal 2010 è Direttore del PS dell’Ospedale di Empoli (FI).

Qualità e professione Toscana Medica 9/11<br />

Grafi co 2 - Totale casi di melanoma nel sesso maschile.<br />

Grafi co 3 - Totale casi di melanoma nel sesso femminile.<br />

melanoma nel sesso femminile è di 46 anni, nel<br />

sesso maschile di 50 anni. Nei grafi ci 1, 2 e 3 sono<br />

riportati i casi di melanoma anno per anno, con<br />

una media di 6,88 casi all’anno.<br />

Istotipo<br />

La diagnosi precoce di melanoma, arma indispensabile<br />

per combattere la neoplasia, ci ha<br />

permesso di scoprire 15 melanomi in situ, essendo<br />

così riusciti a cogliere in tempo la lesione.<br />

Seguono 43 melanomi a diffusione superfi ciale, 4<br />

lentigo maligne di Hutchinson, 3 melanomi lentigginosi,<br />

4 melanomi microinvasivi, 1 melanoma<br />

inclassifi cabile, 3 melanomi nodulari, 1 melanoma<br />

pagetoide, 1 melanoma spitzoide, 1 melanoma<br />

di Spitz, 1 melanoma a cellule fusate, 1 melanoma<br />

su lentigo, 1 melanoma acrale lentigginoso, 1<br />

melanoma della matrice ungueale, 1 melanoma<br />

nevoide su nevo melanocitico, 1 melanoma a diffusione<br />

superfi ciale in regressione.<br />

Spessore<br />

Importantissima, ai fi ni prognostici e della sopravvivenza<br />

del paziente, è stata la valutazione<br />

dello spessore della neoplasia. È stato suffi ciente<br />

l’allargamento profi lattico della incisione nei 15<br />

casi di melanoma in situ e nei 4 di lentigo maligna.<br />

Gli altri casi al momento della diagnosi<br />

registravano uno spessore indice di maggiore invasività.<br />

In 33 casi la lesione aveva uno spessore<br />

compreso fra 0,2-0,5 mm; in 13 casi, lo spessore<br />

28<br />

era compreso fra 0,6-1 mm; in 13 casi, lo spessore<br />

era superiore a 1 mm.<br />

Per il melanoma della matrice ungueale è<br />

stato impossibile per l’anatomopatologo eseguire<br />

misure dello spessore perché era già stato trattato<br />

da altri colleghi con onicectomia totale con<br />

diagnosi di “onicomicosi”.<br />

Nel caso del melanoma a diffusione superfi -<br />

ciale in regressione non è stato possibile sapere<br />

lo spessore: attualmente il paziente è stato sottoposto<br />

ad ampliamento chirurgico della lesione e<br />

siamo in attesa dell’esito istologico.<br />

Considerazioni e conclusioni<br />

Il CALCIT ha come caratteristica principale<br />

di aiutare il Servizio Sanitario Pubblico, sia con<br />

risorse umane sia con risorse materiali, e profondere<br />

ogni sforzo nell’ambito della prevenzione oncologia,<br />

cercando di agevolare in ogni modo e con<br />

ogni aiuto gli utenti che ivi afferiscono. Abbiamo<br />

messo in campo tutte le nostre forze fi nanziarie e<br />

professionali mediche per supportare le Strutture<br />

Pubbliche sanitarie e per dare alla cittadinanza<br />

un concreto contributo medico professionale nella<br />

prevenzione dei tumori. Fra questi, il melanoma<br />

è senz’altro una delle neoplasie della cute delle<br />

più temibili, ma anche con un’alta incidenza di<br />

sopravvivenza se diagnosticato in tempi rapidi.<br />

Possiamo perciò ritenerci soddisfatti del lavoro<br />

svolto ma non appagati: bisogna ridurre ancora<br />

i tempi di attesa, migliorare le nostre conoscenze<br />

scientifi che, fornire migliori erogazioni sanitarie<br />

al cittadino.<br />

La fattiva collaborazione con la U.O. Chirurgia<br />

Plastica-Prevenzione Melanoma e il Servizio<br />

Dermatopatologia ci hanno dato un grosso e concreto<br />

aiuto. Ormai il Calcit – Chianti Fiorentino<br />

è una realtà consolidata nel tessuto sanitario: sta<br />

a noi mantenere, migliorare ed estendere il nostro<br />

Centro, con la professionalità e la bravura<br />

dei colleghi che ci lavorano e la grandiosa collaborazione<br />

dei volontari, senza i quali tutto ciò non<br />

sarebbe possibile. TM<br />

Tabella 1 - Spessore melanoma

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