Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze
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Toscana Medica 9/11<br />
i miglioramenti ottenuti nell’attività dell’OS (Tabella<br />
2) e ribadito la necessità di disporre della cartella<br />
informatizzata (per uniformare i comportamenti dei<br />
chirurghi, ridurre le questioni medico-legali e snellire<br />
le pratiche burocratiche) e di letti di terapia subintensiva<br />
per le caratteristiche dei pazienti anziani<br />
e con più comorbidità qui ricoverati. La Dr.ssa Luisa<br />
Siliani ha proposto la creazione di un team per l’urgenza<br />
composto da chirurghi provenienti dai tre<br />
gruppi che assicurano il servizio, appositamente<br />
formati e in grado di fornire prestazioni uniformi.<br />
In un’organizzazione di questo genere, le diffi coltà<br />
maggiori riguardano la formazione e la learning<br />
curve dei singoli componenti del team, che si realizza<br />
solo attraverso un percorso di chirurgia elettiva<br />
che prepari il chirurgo ad affrontare problemi tecnici<br />
maggiori quali quelli che spesso si verifi cano nella<br />
chirurgia del trauma. Il Dr. Alessandro Bussotti ha<br />
parlato della continuità assistenziale tra Ospedale<br />
e Territorio che, partendo dai bisogni sanitari, assistenziali<br />
e sociali del paziente, sceglie per lui la<br />
destinazione più appropriata (domicilio, istituti di<br />
cure intermedie, lungodegenze) insieme ai medici di<br />
medicina generale e ai servizi territoriali.<br />
Nel simposio sulla gestione dell’emergenzaurgenza<br />
chirurgica, la Dr.ssa Francesca Innocenti<br />
ha parlato dell’Osservazione Breve Intensiva, il cui<br />
lavoro ha ridotto tempi di degenza, riammissioni<br />
ospedaliere e costi, mentre il Dr. Simone Galli della<br />
<strong>Medici</strong>na Interna Perioperatoria, diventata un punto<br />
di riferimento per i chirurghi dell’OS per il work-up<br />
preoperatorio e per il postoperatorio di pazienti an-<br />
Tabella 2 - Miglioramenti ottenuti nella gestione dell’OS nei tre anni di attività (2008-2010).<br />
21<br />
Qualità e professione<br />
ziani complicati da problematiche mediche, infettive<br />
e di malnutrizione. Il Dr. Marco Bartolini ha ribadito<br />
l’importanza della diagnostica per immagini all’interno<br />
dei PS, la cui correttezza è determinante nel<br />
percorso decisionale, e la necessità di disporre di spazi,<br />
attrezzature e personale dedicato. Il Dr. Stefano<br />
Batacchi ha analizzato il management anestesiologico<br />
dello shock settico e del trauma maggiore, che<br />
deve prevedere un trattamento intensivologico precoce<br />
e un percorso di cura condiviso con le altre fi gure<br />
professionali. Il Dr. Riccardo Naspetti ha illustrato<br />
i risultati del trattamento endoscopico delle emorragie<br />
digestive. Per il Prof. Francesco Di Costanzo, un<br />
team multidisciplinare deve gestire le urgenze oncologiche<br />
in base alla storia naturale della malattia, al<br />
performance status, alle aspettative di vita, allo scopo<br />
del trattamento (palliativo o curativo) e al rapporto<br />
costi-benefi ci. Il Dr. Alessandro Galli ha presentato<br />
il POSSUM “careggino” (Tabella 3). Due temi di attualità<br />
sono stati affrontati dal Dr. Cosimo Chelazzi<br />
(pancreatite acuta grave) e dal Dr. Paolo Prosperi<br />
(trattamento chirurgico dell’addome acuto).<br />
La tavola rotonda sulla gestione del politrauma<br />
è iniziata con la relazione della Dr.ssa Lucia De Vito<br />
trattando “catena della sopravvivenza”, triage, primo<br />
trattamento e scelta dell’ospedale più idoneo. Il<br />
Dr. Giuseppe Giannazzo ha illustrato il ruolo del<br />
Medico dell’Emergenza, cui spetta il coordinamento<br />
del trauma team e il compito della valutazione<br />
primaria e secondaria. Il percorso intensivo del<br />
paziente con trauma maggiore in un centro HUB,<br />
basato sul rispetto dei tempi per la diagnostica e il<br />
MIGLIORAMENTI IN VIRTU’ DI<br />
Riduzione del numero complessivo di ricoveri Più accurata selezione dei pazienti dal PS<br />
Riduzione dei tempi di attesa per la sala operato- Doppio turno di anestesisti (uno per la sala operariatoria<br />
e uno per l’emergenza)<br />
Assistenza postoperatoria Lavoro in team con gli anestesisti della SOD Anestesia<br />
e Rianimazione (Dr. Adriano Peris)<br />
Infermiere di riferimento Uno per ciascun gruppo chirurgico dell’OS<br />
Assistenza al paziente ricoverato Sistema MEWS (Modifi ed Early Warning Score)<br />
Dolore postoperatorio Scala VAS (Scala Analogica Visiva)<br />
Tabella 3 - Il POSSUM (Physiological and Operative Severity Score for the EnUmerationofMortality and Morbidity) “careggino”<br />
per la valutazione della priorità nelle urgenze contemporanee.<br />
0 1 2 4<br />
Patologia associata (dettagliare) NO LIEVE GRAVE SEVERA<br />
MEWS 0-1 2-3 4-5 >5<br />
Pregressa chirurgia 0 1 2 >2<br />
Tipo di chirurgia Minore Media Maggiore Maggiore +<br />
Perdite di sangue (cc)