28.05.2013 Views

Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze

Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze

Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Toscana Medica 9/11 Opinioni a confronto<br />

mento prognostico di fondamentale importanza.<br />

Recentemente però questa impostazione è stata in<br />

parte riconsiderata perché è stato dimostrato che i<br />

risultati della spirometria in percentuale signifi cativa<br />

non correlano con i dati di mortalità. Nel 2007<br />

è stato pertanto elaborato un sistema di valutazione<br />

multiparametrica basato essenzialmente sulle ripercussioni<br />

sistemiche della BPCO denominato<br />

BODE, Breath Obstruction Dispnea Excercise. Accanto<br />

a questi sistemi di valutazione relativamente<br />

complessi potrebbero essere impiegati, anche a livello<br />

di medicina generale ed a completamento di<br />

una spirometria di base, test semplici come quello<br />

del cammino per 6 minuti, estremamente utili per<br />

monitorare nel tempo l’andamento della malattia.<br />

PATTARINO – Anche io sono convinto dell’importanza<br />

fondamentale che l’eventuale abitudine al fumo<br />

deve rivestire nella raccolta anamnestica dei nostri<br />

pazienti e penso che, seppure con qualche diffi coltà<br />

, ogni medico di medicina generale dovrebbe dotarsi<br />

di uno spirometro per una prima valutazione di base.<br />

Inoltre poi non si può prescindere da una approfondita<br />

valutazione clinica alla ricerca di eventuali segni<br />

o sintomi che in qualche modo potrebbero essere<br />

correlati ad una patologia ostruttiva bronchiale,<br />

come per esempio l’obesità o una facile affaticabilità<br />

anche dopo sforzi fi sici di modesta entità.<br />

I Registri di patologia possono senza dubbio essere<br />

di grande aiuto in questo tipo di attività (che tra<br />

l’altro potrebbe essere grandemente implementata<br />

da un adeguato supporto infermieristico), permettendo<br />

una migliore caratterizzazione complessiva<br />

dei pazienti.<br />

GIUSTINI – A me sembra che, a parte l’esecuzione<br />

del percorso diagnostico di primo livello fi no ad ora<br />

descritto dai colleghi, la cosa davvero importante<br />

sia “agganciare” i soggetti che potenzialmente potrebbero<br />

sviluppare la malattia vale a dire, almeno<br />

secondo la mia esperienza, persone generalmente di<br />

sesso maschile, tra i 40 ed i 50 anni di età, per lo più<br />

in buone condizioni di salute, fumatori con scarsa o<br />

nessuna intenzione di abbandonare questa abitudine.<br />

TOSCANA MEDICA – Ma andare a cercare i potenziali<br />

malati ed impostare i percorsi diagnostici almeno<br />

di primo livello in un numero enorme di soggetti<br />

affetti non solo da BPCO ma anche, ad esempio, da<br />

diabete, ipertensione arteriosa e patologia cardiovascolare<br />

presuppone una disponibilità di risorse veramente<br />

notevole. I sistemi sanitari sono in grado di<br />

sopportare questo impegno economico?<br />

ROTI – Secondo me la questione va impostata nel<br />

modo seguente: la capacità di riconoscere o sospettare<br />

nei nostri pazienti una determinata patologia,<br />

come avviene nel caso della BPCO, non deve essere<br />

scambiata con la necessità assoluta di effettuare<br />

screening a livello di popolazione destinati ad una<br />

determinata malattia piuttosto che ad un’altra.<br />

Voglio dire che se è assolutamente corretto cercare<br />

di dissuadere la gente dal fumo di sigaretta, forse<br />

non è proprio necessario fare una spirometria a tutti<br />

i fumatori. Il sistema della Sanità di Iniziativa deve<br />

trovare un metodo giusto e sostenibile per andare<br />

fondamentalmente nella direzione fi nora illustrata<br />

13<br />

con differenti angolazioni dai colleghi, vale a dire<br />

verso il coinvolgimento attivo e partecipato della<br />

medicina generale, supportata quando sia necessario<br />

dalle competenze specialistiche, sia di natura clinica<br />

che diagnostico-strumentale. A livello regionale<br />

l’impegno organizzativo-gestionale richiesto da<br />

patologie come la BPCO si sta muovendo in questo<br />

senso, come dimostra ad esempio il lavoro fatto a<br />

Prato proprio in questo tipo di malattia.<br />

BERNI – Anche secondo me gli screening non possono<br />

essere proposti “a pioggia” ma molto più utilmente<br />

indirizzati verso quelle classi di persone che<br />

presentano reali fenomeni di rischio verso una determinata<br />

condizione di patologia e che magari iniziano<br />

anche a presentarne la sintomatologia.<br />

GIUSTINI – Sempre parlando di costi, credo sia importante<br />

sottolineare come in Toscana siamo tra i<br />

più parsimoniosi consumatori di farmaci per l’apparato<br />

respiratorio ed abbiamo anche uno dei più bassi<br />

tassi di ospedalizzazione italiani per quanto riguarda<br />

i ricoveri per BPCO.<br />

ANZALONE – Bisogna però ricordare che in Toscana<br />

la diagnosi di BPCO sulle Schede di dimissione ospedaliere<br />

(SDO) correttamente non risulta (perché in<br />

questo modo si codifi ca un ricovero inappropriato),<br />

essendo invece giusta la dicitura ICD 9 “insuffi cienza<br />

respiratoria”. Per avere dati epidemiologici veramente<br />

accettabili sarebbe pertanto utile andare a<br />

verifi care quante volte sulle SDO la BPCO compare<br />

in seconda o terza diagnosi. D’altra parte se le SDO<br />

non vengono criticamente valutate accade che la<br />

BPCO può venire da un lato sottostimata (in quanto<br />

“nascosta” dall’insuffi cienza respiratoria) e dall’altro<br />

magari usata impropriamente per aumentare il<br />

peso di alcuni DRG non propriamente remunerativi.<br />

Dal punto di vista pratico potrebbe essere utile<br />

sfruttare ad esempio il tempo che i pazienti passano<br />

negli ambulatori della medicina generale in attesa<br />

di essere ricevuti dai medici per i motivi più<br />

disparati Nell’attesa il personale infermieristico,<br />

dopo avere chiesto dell’eventuale abitudine al fumo,<br />

potrebbe somministrare degli appositi questionari<br />

di autovalutazione validati a livello internazionale<br />

e nello stesso tempo registrare tramite un pulsossimetro<br />

(strumento che non dovrebbe assolutamente<br />

mancare nell’armamentario dei medici) i livelli<br />

di saturazione arteriosa periferica di ossigeno, la<br />

frequenza ed i il ritmo cardiaco del soggetto. La situazione<br />

potrebbe poi essere ulteriormente approfondita<br />

con l’esecuzione di una spirometria di primo<br />

livello, esame eseguibile da un infermiere opportunamente<br />

istruito, di basso costo e di breve durata. In<br />

poco tempo potrebbero così essere raccolte molte informazioni<br />

estremamente utili per valutare l’eventuale<br />

presenza di una insuffi cienza respiratoria ancora<br />

in fase iniziale.<br />

TOSCANA MEDICA – Affrontiamo adesso la<br />

questione della terapia della BPCO, soprattutto<br />

nell’ottica di prevenire per quanto possibile le sue temibili<br />

complicanze.<br />

ANZALONE – Le indicazioni alla terapia della BPCO<br />

vengono aggiornate secondo i risultati dei grandi<br />

trials della Letteratura internazionale. Classifi -

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!