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Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze

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Toscana Medica 9/11 Opinioni a confronto<br />

Giuseppe Anzalone<br />

Saffi Ettore Giustini<br />

Eugenio Pattarino<br />

PARTECIPANO<br />

Lorenzo Roti<br />

Giancarlo Berni<br />

Claudio Marinai<br />

Giuseppe Recchia<br />

questione perché, oltre a gestire i pazienti già noti,<br />

si riesca ad individuare il maggior numero possibile<br />

di quei soggetti che ancora non hanno manifestato i<br />

sintomi ma che sono già affetti da BPCO. Tra l’altro<br />

non bisogna dimenticare che in questa ultima classe<br />

di popolazione correttamente identifi cata la terapia<br />

precocemente iniziata può riuscire a modifi care in<br />

senso positivo l’andamento clinico della malattia<br />

con evidenti benefi ci anche di carattere economico.<br />

PATTARINO – Il messaggio del dottor Anzalone deve<br />

essere assolutamente sostenuto e fatto circolare: riconosciuta<br />

ed affrontata in fase iniziale, la BPCO è<br />

una malattia del tutto curabile.<br />

A mio parere un altro messaggio che deve assolutamente<br />

venire sempre più diffuso a livello di<br />

popolazione è quello che riguarda la prevenzione<br />

11<br />

del tabagismo, vista l’enorme sua importanza nella<br />

patogenesi della BPCO. In questo campo sono necessarie<br />

azioni concrete condotte a livello nazionale accanto<br />

a quelle seppure lodevoli ma di scarso impatto<br />

globale della medicina generale, per intercettare il<br />

maggior numero possibile di coloro che costituiscono<br />

il 25% dei fumatori italiani, persone giovani ed<br />

ancora in buona salute che ben di rado si rivolgono<br />

al proprio medico di famiglia apparendo quindi diffi<br />

cilmente “intercettabili” dalle azioni della Sanità<br />

di Iniziativa.<br />

BERNI – Le statistiche dicono che le persone che<br />

sono riuscite a smettere di fumare sostengono che<br />

solo il 20% dei medici si impegna seriamente in<br />

questa attività di educazione sanitaria e solo il 2.2%<br />

riferisce di avere avuto un aiuto, sia di counseling<br />

che farmacologico, da parte del proprio medico di<br />

famiglia. Sempre le statistiche ci dicono che il tempo<br />

dedicato dai medici ad azioni di convincimento<br />

all’abbandono del fumo è direttamente proporzionale<br />

alla percentuale di successo, arrivando addirittura<br />

al 30% di abbandoni in persone che hanno avuto<br />

attenzione da parte del proprio medico per periodi di<br />

tempo di almeno 30 minuti.<br />

D’altra parte anche i medici hanno le proprie colpe<br />

visto che è stato dimostrato che in linea di massima<br />

a livello dell’intero staff di un ospedale, circa il<br />

36% del personale fuma, che i medici rappresentano<br />

ben il 21.2 di questa percentuale e che solo il 58%<br />

di questi professionisti della salute si preoccupa del<br />

“problema fumo” nei confronti degli utenti. Le campagne<br />

di prevenzione ed educazione sanitaria non<br />

dovrebbero quindi essere programmate genericamente<br />

soltanto a livello di popolazione!<br />

TOSCANA MEDICA – La lotta al tabagismo in Italia<br />

è oggi effi cace e ben condotta oppure si potrebbe fare<br />

qualcosa di più?<br />

ANZALONE – In Italia esiste un problema di fondo<br />

praticamente insormontabile, rappresentato dal fatto<br />

che lo Stato ricava profi tto “vendendo” in regime<br />

di monopolio il tabacco, quello cioè che almeno nelle<br />

intenzioni cerca di combattere, essendo inoltre allo<br />

stesso tempo obbligato a spendere cifre esorbitanti<br />

per cercare di rimediare ai danni dal tabacco stesso<br />

provocati.<br />

Se fosse possibile sanare questa incongruenza di<br />

fondo, le campagne preventive avrebbero davvero<br />

tutta un’altra effi cacia, andando a coinvolgere oltre<br />

alla BPCO, malattia peraltro epidemiologicamente<br />

non trascurabile, anche il cancro del polmone (e<br />

a questo proposito ricordo che solo il 2% di questi<br />

ammalati non ha mai fumato) ed il campo immenso<br />

delle patologie cardiovascolari.<br />

GIUSTINI – Se è vero che il cittadino è il primo e<br />

vero attore del proprio stato di salute, credo che il<br />

CCM e la Sanità di Iniziativa possano davvero rappresentare<br />

due strumenti di enorme effi cacia anche<br />

per condurre una lotta davvero incisiva al tabagismo,<br />

che veda uniti i pazienti e tutti gli operatori<br />

sanitari coinvolti nella gestione della loro salute.<br />

ROTI – Io penso che anche i medici dovrebbero oggi<br />

dedicare molta più attenzione alla questione del<br />

fumo e proprio analizzando i dati relativi alla BPCO

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