28.05.2013 Views

È cambiata la prognosi della fibrosi cistica? - Primula Multimedia

È cambiata la prognosi della fibrosi cistica? - Primula Multimedia

È cambiata la prognosi della fibrosi cistica? - Primula Multimedia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Sopravvivenza cumu<strong>la</strong>tiva %<br />

100<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

0<br />

(20)<br />

(14)<br />

(12)<br />

In attesa di organi (n=18)<br />

<strong>È</strong> <strong>cambiata</strong> <strong>la</strong> <strong>prognosi</strong> del<strong>la</strong> <strong>fibrosi</strong> <strong>cistica</strong>?<br />

Figura 4 Curve di sopravvivenza (Kap<strong>la</strong>n-Meier) di pazienti con <strong>fibrosi</strong> <strong>cistica</strong> sottoposti a trapianto di polmone in<br />

Danimarca. La linea tratteggiata indica i pazienti in lista non trapiantati. In parentesi il numero di pazienti a rischio.<br />

Modificata da (1).<br />

(10)<br />

Anni<br />

(6)<br />

(2)<br />

LTx (n= 29)<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />

forti col<strong>la</strong>borazioni internazionali per raggruppare<br />

pazienti con mutazioni cliniche simili. Per<br />

ora si dispone solo di dati clinici iniziali per l’uso<br />

degli aminoglicosidi nel<strong>la</strong> correzione delle mutazioni<br />

stop. Essi costituiscono una premessa<br />

empiricamente importante, ma da verificare sul<br />

piano dell’efficacia clinica, come pure restano in<br />

attesa di verifiche gli studi sugli attivatori del<strong>la</strong><br />

proteina CFTR, sulle molecole chaperone o altre<br />

terapie sperimentali (3).<br />

Un altro filone terapeutico si basa sul<strong>la</strong> constatazione<br />

che una ridotta attività del<strong>la</strong> CFTR comporti<br />

l’attivazione del canale epiteliale del sodio<br />

(ENaC) dell’epitelio bronchiale, con conseguente<br />

iperriassorbimento di sodio e acqua e una<br />

disidratazione isosmotica del liquido di superficie,<br />

causa poi dell’iperadesività batterica, etc. Il<br />

parziale successo dell’amiloride, <strong>la</strong> creazione di<br />

un modello murino di iperespressione<br />

dell’ENaC che presenta un danno respiratorio<br />

paragonabile al<strong>la</strong> <strong>fibrosi</strong> <strong>cistica</strong>, incoraggiano in<br />

questa direzione. Una terapia cellu<strong>la</strong>re del<strong>la</strong><br />

<strong>fibrosi</strong> <strong>cistica</strong> potrebbe contare sull’evoluzione<br />

di molecole che, come l’amiloride, inibiscono<br />

l’ENaC. Almeno una di esse è già in fase di studio<br />

clinico.<br />

(1)<br />

Pure ipotizzabile nel<strong>la</strong> <strong>fibrosi</strong> <strong>cistica</strong> sarebbe <strong>la</strong> terapia<br />

biologica. Il ruolo delle citochine infiammatorie<br />

è stato da molti sottolineato nell’evoluzione del<br />

danno polmonare.Analogamente a quanto già si fa<br />

nel morbo di Crohn o nell’artrite reumatoide o a<br />

quanto già disponibile in terapie sperimentali,<br />

sarebbe ipotizzabile utilizzare nel<strong>la</strong> <strong>fibrosi</strong> <strong>cistica</strong><br />

terapie dirette contro specifiche citochine, in partico<strong>la</strong>re<br />

TNF-α,TGF-β, IL-8, LB4 oppure potenziando<br />

l’attività di molecole che, come IL-10, abbiano un<br />

potenziale antinfiammatorio (4).<br />

Questa strada è confortata dai dati più recenti sull’uso<br />

dei macrolidi. Le osservazioni di ricercatori<br />

giapponesi avevano condotto negli anni 1990 a<br />

ipotizzare un ruolo antinfiammatorio di questi farmaci,<br />

scoperto empiricamente nel trattamento<br />

del<strong>la</strong> panbronchiolite. Esse furono estese al possibile<br />

uso dei macrolidi nel<strong>la</strong> <strong>fibrosi</strong> <strong>cistica</strong> per alcune<br />

caratteristiche sovrapponibile alle due ma<strong>la</strong>ttie.<br />

Studi clinici control<strong>la</strong>ti hanno dimostrato l’efficacia<br />

dei macrolidi nel rallentare, almeno nel breve termine,<br />

<strong>la</strong> progressione del danno respiratorio e<br />

diverse pubblicazioni hanno documentato un<br />

effetto dei macrolidi su alcune molecole dell’infiammazione<br />

(5). In partico<strong>la</strong>re, i macrolidi sarebbero<br />

in grado di ridurre <strong>la</strong> produzione di IL-8,<br />

7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!