È cambiata la prognosi della fibrosi cistica? - Primula Multimedia
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nascita del livello di tripsinemia che tende a rilevare<br />
tutte le forme, anche quelle con sufficienza pancreatica,<br />
associate, in genere a migliore <strong>prognosi</strong>.<br />
Quindi, le nostre modalità di diagnosi e i criteri di<br />
definizione del<strong>la</strong> <strong>fibrosi</strong> <strong>cistica</strong> portano a includere,<br />
oggi, nelle casistiche pazienti con forme lievi. Essi<br />
vengono diagnosticati più precocemente, al limite<br />
dal<strong>la</strong> nascita, molto prima del<strong>la</strong> comparsa di sintomi,<br />
nel<strong>la</strong> naturale storia del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia.<br />
Si può concludere che i confronti storici comportano<br />
tutti un “bias” di selezione, in quanto<br />
non paragonano pazienti con gli stessi fattori di<br />
rischio. Ciò è corroborato da una serie di fatti. La<br />
figura 3 re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> casistica dei pazienti adulti di<br />
Verona mostra <strong>la</strong> distribuzione percentuale dei<br />
pazienti in base al<strong>la</strong> funzione respiratoria. Negli<br />
ultimi 15 anni <strong>la</strong> proporzione di pazienti con<br />
forme gravi (FEV 1 70% FEV1= 30-50%<br />
FEV1= 50-70% FEV1