È cambiata la prognosi della fibrosi cistica? - Primula Multimedia
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asso, sono state chiamate in causa come probabile<br />
causa di gravi danni cerebrali (15).<br />
Le revisioni sistematiche (16-18) più importanti<br />
non hanno rilevato <strong>la</strong> superiorità di una tecnica<br />
su un’altra, ma una tendenza da parte dei pazienti<br />
a preferire le tecniche più facilmente autogestibili.<br />
Sembrerebbe quindi giustificato affermare<br />
che, soprattutto nelle situazioni croniche, si devono<br />
privilegiare, quando possibile, tecniche (e strumenti)<br />
che favoriscano l’autonomia e l’autogestione<br />
e che non siano aggressive. Vanno quindi<br />
selezionate delle tecniche/terapie risultate veramente<br />
efficaci e che, a parità di efficacia, interferiscano<br />
il meno possibile con <strong>la</strong> vita di tutti i giorni.<br />
In una di queste revisioni (9) vengono indicati<br />
gli outcome che sarebbero auspicabili, dando una<br />
priorità a quelli primari (Tabel<strong>la</strong> 2).<br />
Gli aspetti educazionali<br />
Un aspetto non trascurabile e non di esclusiva<br />
competenza del fisioterapista è quello legato all’educazione<br />
e al<strong>la</strong> comunicazione. Nell’asma si afferma:<br />
“L’educazione dell’utente implica una alleanza<br />
tra <strong>la</strong> persona e gli operatori sanitari con <strong>la</strong> necessità<br />
di frequenti revisioni e rinforzi. Lo scopo è l’autogestione,<br />
cioè il dare alle persone <strong>la</strong> capacità di control<strong>la</strong>re<br />
le proprie condizioni con i consigli, <strong>la</strong> guida<br />
degli operatori sanitari. Gli interventi che comprendono<br />
piani di autogestione scritti, si sono dimostrati<br />
efficaci nel ridurre <strong>la</strong> morbilità sia negli adulti<br />
(Evidenza A) che nei bambini (Evidenza B)”. “Una<br />
chiara comunicazione tra operatori sanitari e persone<br />
con asma che vada incontro ai bisogni di informazione<br />
degli utenti è <strong>la</strong> chiave per aumentare <strong>la</strong><br />
La riabilitazione respiratoria a domicilio<br />
compliance (Evidenza B)” (19). Possiamo probabilmente<br />
trarre insegnamento da una problematica<br />
cronica quale quel<strong>la</strong> dell’asma per scegliere strategie<br />
educazionali per le persone con FC.<br />
Qualsiasi cosa venga proposta, i genitori devono<br />
sapere perché dovrebbero far<strong>la</strong>, quali sono i principi<br />
di funzionamento delle tecniche impiegate,<br />
come, quanto e quando applicarle, modu<strong>la</strong>re l’uso<br />
al bisogno, gestire <strong>la</strong> strumentazione (come si<br />
smontano, puliscono, disinfettano, rimontano gli<br />
apparecchi e se funzionano). Hanno bisogno di<br />
verifiche, rassicurazione, sostegno, incoraggiamento,<br />
conferme. <strong>È</strong> molto importante l’attenzione che<br />
viene posta ai primi incontri: “Una volta appreso<br />
non si dimentica più”. Se una persona percepisce<br />
che ascoltiamo i suoi problemi con partecipazione,<br />
in una situazione calma, confortevole e senza<br />
fretta, sarà più disponibile ad ascoltare le nostre<br />
argomentazioni. Successivamente è importante<br />
verificare i messaggi, dati durante il primo incontro;<br />
per una completa adesione al programma terapeutico,<br />
è importante una costante sollecitazione,<br />
un rinforzo periodico dei messaggi, un sostegno.<br />
Insegnando, comunicando si deve pensare che i<br />
bambini di oggi diventeranno rapidamente degli<br />
adulti e dobbiamo riuscire a seguire i cambiamenti<br />
in modo conseguente. L’indipendenza non viene<br />
acquisita per il semplice scadere di una data.<br />
Dobbiamo essere disponibili per chiarimenti,<br />
dubbi, fornendo numeri telefonici, fax o e-mail e<br />
ricordarci sempre che comunicare con i genitori e<br />
con i bambini non è mai tempo perso (20). La<br />
compliance può migliorare se un programma è<br />
compreso, è facile da eseguire, non è stancante, è<br />
efficace, non interferisce eccessivamente nel<strong>la</strong> vita<br />
Tabel<strong>la</strong> 2 Outcome primari e secondari del<strong>la</strong> fisioterapia nel<strong>la</strong> <strong>fibrosi</strong> <strong>cistica</strong>. FEV 1, volume espiratorio forzato in<br />
un secondo; FVC, capacità vitale forzata; FEF 25-75, flusso espiratorio forzato medio; TLC, capacità polmonare<br />
totale; RV, volume residuo; FRC, capacità funzionale residua.<br />
Outcome primari Outcome secondari<br />
• FEV1 • Misura diretta del<strong>la</strong> clearance<br />
• N° esacerbazioni respiratorie per anno • Espettorato<br />
• N° di giorni di antibioticoterapia i.v. • Altri parametri respiratori (FVC, FEF25-75, TLC, RV, FRC)<br />
• Benessere • Valori ematici di ossigeno<br />
• Effetti avversi • Venti<strong>la</strong>zione<br />
• Sopravvivenza • Stato nutrizionale<br />
• Tolleranza all’esercizio • Costo dell’intervento<br />
• Preferenza del paziente • Aderenza al trattamento<br />
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