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È cambiata la prognosi della fibrosi cistica? - Primula Multimedia

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La fisiopatologia dell’infiammazione polmonare in corso di <strong>fibrosi</strong> <strong>cistica</strong>: implicazioni...<br />

può giocare un ruolo importante nell’infiammazione<br />

in FC. <strong>È</strong> stato riportato che l’attività di STAT1<br />

(trasduttore di segnale e attivatore del<strong>la</strong> trascrizione<br />

1) è ridotta nell’epitelio nasale di topi CFTRknockout<br />

(CF-KO) (23) e che <strong>la</strong> riduzione di<br />

espressione di STAT1 conduce a ridotta espressione<br />

di iNOS2 che può compromettere le prime<br />

fasi del<strong>la</strong> risposta innata in epiteli FC. Queste evidenze<br />

supportano il potenziale ruolo dell’interferone<br />

gamma (IFNγ) come presidio terapeutico<br />

per via aerosolica nei pazienti FC; un trial clinico in<br />

fase II è attualmente in corso.<br />

La disrego<strong>la</strong>zione del network di citochine gioca un<br />

ruolo chiave nell’infiammazione FC. Lo sbi<strong>la</strong>nciamento<br />

verso un quadro proinfiammatorio è suggerito<br />

anche dai ridotti livelli di IL-10, citochina con<br />

ruolo antinfiammatorio, nelle vie respiratorie dei<br />

pazienti con FC (14).<br />

Recenti evidenze sperimentali indicano un’analogia<br />

di risposta a infezione endobronchiale da LPS di<br />

Pseudomonas aeruginosa in topi knockout (KO)<br />

per IL-10 o per CFTR, con attivazione di NF-κB e<br />

infiammazione neutrofi<strong>la</strong>. Questo quadro è corretto<br />

dal<strong>la</strong> somministrazione esogena di IL-10 (24).<br />

Al<strong>la</strong> luce di tali evidenze è possibile ipotizzare una<br />

complessa interazione fra difetto di base del<strong>la</strong><br />

ma<strong>la</strong>ttia e infiammazione. Molto recentemente, in<br />

un elegante studio americano è stata identificata <strong>la</strong><br />

presenza di polimorfismi del gene TGFβ1 come<br />

possibile meccanismo genetico in grado di modificare<br />

<strong>la</strong> severità del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia polmonare in FC<br />

(25). In considerazione del ruolo chiave che il<br />

TGFβ1 svolge nel<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> risposta<br />

infiammatoria anche in altre patologie (26), questi<br />

dati suggeriscono che uno sbi<strong>la</strong>nciamento in senso<br />

proinfiammatorio del<strong>la</strong> risposta è una caratteristica<br />

intrinseca dei pazienti con FC. L’interazione fra<br />

difetto di CFTR e infiammazione è anche suggerita<br />

dagli effetti di un attivatore del CFTR, il genistein<br />

che, in qualità di inibitore di tirosina-chinasi, è<br />

anche in grado di control<strong>la</strong>re l’attivazione di NFκB<br />

e <strong>la</strong> produzione di IL-8. Sul<strong>la</strong> base di tali ipotesi<br />

questo farmaco è attualmente disponibile per<br />

un trial clinico di fase II (27).<br />

Il ruolo centrale di NF-κB nel<strong>la</strong> cascata infiammatoria<br />

suggerisce <strong>la</strong> possibilità di identificare sostanze<br />

in grado di modu<strong>la</strong>rne l’attivazione, ma allo stesso<br />

tempo pone alcuni rilevanti problemi: il blocco<br />

di attivazione di NF-κB potrebbe infatti avere effetti<br />

anche sulle difese innate. Uno dei problemi<br />

fondamentali nell’individuazione di modu<strong>la</strong>tori di<br />

vie di controllo specifiche è <strong>la</strong> ridondanza dei meccanismi<br />

di cui si avvale il sistema immune.Vie specifiche<br />

di trasduzione di segnale sono potenzialmente<br />

vicariate da processi alternativi che inficiano gli effetti<br />

di una strategia di modu<strong>la</strong>zione mirata. Inoltre,<br />

numerosi meccanismi coinvolti nel<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>zione<br />

del<strong>la</strong> risposta infiammatoria sono tuttora poco<br />

conosciuti. Un esempio è rappresentato dal ruolo<br />

del<strong>la</strong> lipoxina LXA4, attiva nei confronti di componenti<br />

dell’infiammazione mediata da neutrofili; un<br />

difetto di lipoxina LXA4 è stata riportata nei liquidi<br />

respiratori di pazienti con FC. La somministrazione<br />

di un analogo può essere in grado di control<strong>la</strong>re nel<br />

topo l’infiammazione polmonare indotta da PA (28).<br />

A valle del<strong>la</strong> cascata infiammatoria, un ruolo chiave<br />

nel<strong>la</strong> genesi del danno polmonare è svolto dalle<br />

sostanze citotossiche ri<strong>la</strong>sciate dai leucociti.<br />

L’eccessivo numero di neutrofili presenti nel lume e<br />

<strong>la</strong> ridotta clearance contribuiscono all’aumento del<strong>la</strong><br />

viscosità dello sputo, caratteristico del<strong>la</strong> FC. I neutrofili<br />

ri<strong>la</strong>sciano sostanze ossidanti, chemoattrattanti<br />

come LTB4 e IL-8 che contribuiscono all’esacerbazione<br />

del processo infiammatorio, e catene di DNA<br />

che interferiscono sul processo di apoptosi dei leucociti<br />

e dei batteri. Il ri<strong>la</strong>scio di grandi quantità di<br />

proteasi da parte dei neutrofili e di PA, e le sostanze<br />

ossidanti determinano anche inattivazione degli<br />

inibitori delle proteasi SLPI e a1-PI. Sebbene questi<br />

inibitori siano aumentati nel liquido di <strong>la</strong>vaggio<br />

bronchiale (BAL) di pazienti FC, le grandi quantità<br />

di proteasi in eccesso ne vanificano le capacità inibitorie.<br />

In partico<strong>la</strong>re, l’e<strong>la</strong>stasi contribuisce al<strong>la</strong> patogenesi<br />

del danno attraverso vari meccanismi (29),<br />

inficiando anche <strong>la</strong> clearance mucociliare. <strong>È</strong> intuitivo<br />

che questi eventi a valle del<strong>la</strong> cascata infiammatoria,<br />

pur rappresentando possibili siti di intervento del<strong>la</strong><br />

terapia antinfiammatoria, non costituiscono un<br />

obiettivo interessante per il controllo precoce e<br />

mirato del<strong>la</strong> risposta infiammatoria.<br />

I farmaci antinfiammatori: dal<strong>la</strong><br />

tradizione agli “emergenti”<br />

I farmaci antinfiammatori rappresentano un valido<br />

presidio terapeutico per il paziente con FC. I corticosteroidi<br />

e l’ibuprofene rappresentano i farmaci<br />

antinfiammatori c<strong>la</strong>ssici e sono attualmente utilizzati<br />

nel<strong>la</strong> terapia dei pazienti. Accanto a questi<br />

strumenti terapeutici tradizionali altri trattamenti<br />

sono attualmente proposti per il controllo dell’infiammazione<br />

in FC (Box 1).<br />

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