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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano

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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina 38<br />

Parte Prima - Il contesto nazionale e internazionale<br />

di una completa riorganizzazione del sistema di raccolta dei dati d’incidentalità<br />

in Italia basata necessariamente su i seguenti elementi:<br />

1) Informatizzazione del processo di raccolta dati. È necessario che i dati contenuti<br />

nel modulo di raccolta standard siano inviati in formato digitale da tutti i soggetti<br />

che partecipano alla raccolta dati.<br />

2) Inclusione dei gestori della sicurezza stradale nel processo di raccolta dati. Ai fini di<br />

una corretta gestione della sicurezza stradale è opportuno che i soggetti che<br />

si occupano della gestione della sicurezza della rete viaria ricevano i dati d’incidentalità<br />

in maniera tempestiva, in modo da poter utilizzare i dati sia in fase<br />

di monitoraggio che di valutazione degli interventi realizzati.<br />

3) Aumento della frequenza di diffusione dei dati d’incidentalità. I dati sono attualmente<br />

pubblicati con cadenza annuale dopo circa <strong>11</strong> mesi dalla fine dell’anno<br />

di rilevazione, mediamente un anno e mezzo dopo la rilevazione. È necessario<br />

che le informazioni siano diffuse più frequentemente, possibilmente con<br />

cadenza quadrimestrale, come avviene per altre indagini nazionali.<br />

4) Collegamento con altri database di livello nazionale. Il collegamento è opportuno<br />

per migliorare la qualità dei dati rilevati e per poter stimare gli incidenti che<br />

non sono stati raccolti dalle Forze di Polizia.<br />

In merito al contenuto informativo è necessario che tutti gli incidenti rilevati<br />

presentino i seguenti campi:<br />

• La georeferenziazione degli incidenti stradali.<br />

• Informazioni riguardanti la dinamica e i fattori che possono aver contribuito<br />

all’incidente, verificando la conformità con gli standard previsti in database<br />

europei come CARE/CADaS.<br />

• Informazioni riguardanti l’esito dell’incidente in modo da poter distinguere tra<br />

il ferito lieve e ferito grave.<br />

Riorganizzazione del flusso dati d’incidentalità<br />

L’ Art. 56 della Legge n°120 del 29 luglio 2010 “Raccolta e invio dei dati relativi<br />

all’incidentalità stradale”, prevede la “trasmissione in via telematica, dei dati<br />

relativi all’incidentalità stradale da parte delle Forze dell’ordine e degli enti locali<br />

al Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici<br />

del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.<br />

Gli Artt. 225 e 226 del nuovo Codice della Strada (D.Lgs n. <strong>28</strong>5 del 30 aprile<br />

1992 e successive modificazioni), prevedono l’istituzione e l’organizzazione<br />

dell’Archivio nazionale dei veicoli e dell’Anagrafe nazionale degli abilitati alla<br />

guida che include anche incidenti e violazioni.<br />

Nel modello attuale, figurano nel processo solo le Province e le Regioni firmatarie<br />

di apposite convenzioni/protocolli con ISTAT. Le amministrazioni non<br />

incluse (tra cui il MIT) possono accedere ai dati solo in forma aggregata dal<br />

momento in cui questi sono diffusi da ISTAT. Le informazioni sono trasmesse<br />

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