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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano

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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina 324<br />

Parte Quarta - Alcol e guida: una nuova frontiera per il Sistema Ulisse?<br />

titativo, è stato dimostrato essere molto preciso nella stima del livello di alcolemia<br />

dei soggetti che hanno assunto bevande alcoliche. In particolare è stato calcolato<br />

che le deviazioni rispetto alla stima dell’alcolemia con l’utilizzo delle<br />

tabelle ministeriali è del tutto trascurabile. Deve anche considerarsi, altresì, che<br />

il metodo “D” non prende in considerazioni altri fattori che, in taluni casi, possono<br />

avere influenza sull’alcolemia del soggetto quali l’età, lo stato di salute<br />

generiche del soggetto, la presenza di malattie croniche o contingenti. Detti fattori,<br />

in ogni caso, hanno una influenza minima rispetto ai fattori che, invece, il<br />

metodo “D” incorpora nella formulazione riportata in questo articolo.<br />

<strong>11</strong><br />

Esistono linee guida condivise dalla gran parte della comunità scientifica che<br />

indicano i limiti entro i quali il consumo di alcol si può considerare “moderato”<br />

o comunque tale da non generare gravi rischi per la salute. Questo consumo può<br />

quindi considerarsi come una quantità giornaliera di alcol equivalente a non più<br />

di 2-3 Unità Alcoliche (24-36 grammi) per i maschi, non più di 1-2 U.A. (12-24<br />

grammi) per le femmine e non più di una U.A. (12 grammi) per gli anziati. I giovani<br />

(almeno fino a 16-18 anni), le persone con particolari patologie od i malati<br />

cronici, non dovrebbero assumere alcol. Per le donne in gravidanza poi il problema<br />

diventa particolarmente: anche modiche quantità rischiano di danneggiare<br />

irreparabilmente il feto e quindi il nascituro (cfr. sindrome feto-alcolica).<br />

12 Cfr. Franco Taggi, Giancarlo Dosi, Marco Giustini, Pietro Marturano, Teodora<br />

Macchia “Alcol e guida: dall’autovalutazione dell’alcolemia all’autovalutazione del<br />

rischio di rendersi responsabili di un incidente stradale grave o mortale”, in corso di<br />

pubblicazione. Anche questa attività è stata svolta nell’ambito del Sistema Ulisse.<br />

13<br />

Con le informazioni riportate nel punto 1, si renderebbe molto semplice il calcolo<br />

dell’alcolemia e conseguentemente l’autovalutazione delle proprie condizioni<br />

psico-fisiche conseguenti all’ingerimento di sostanze alcoliche, facilitando<br />

il compito dei guidatori nella scelta se guidare oppure no. Con la fornitura delle<br />

suddette informazioni su tutti i menù e su tutte le carte dei vini, si determinerebbe<br />

un vero e proprio fenomeno di coinvolgimento sociale (di massa) con il conseguente<br />

beneficio di sollecitare la discussione della pubblica opinione sul fenomeno<br />

della guida in stato di ebbrezza alcolica.<br />

Riferimenti bibliografici<br />

(1) “Stato ed evoluzione dell’incidentalità stradale in italia, strumenti per il miglioramento<br />

della sicurezza verso il 2010”, a cura di Pietro Marturano, aprile 2008, CAFI<br />

Editore.<br />

(2) “TRAS” - Trasporti, Ambiente & Sicurezza – La rivista tecnico-scientifica per la<br />

sicurezza dei trasporti, n.1-2-3/2007, n.4-5/2008, n.3/2009, CAFI Editore.<br />

(3) Franco Taggi, Giancarlo Dosi, Marco Giustini, Pietro Marturano, Teodora<br />

Macchia “Alcol e guida: dall’autovalutazione dell’alcolemia all’autovalutazione del<br />

324

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