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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano

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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina 321<br />

Il metodo D per stimare il proprio tasso alcolemico<br />

Anche se questo computo può apparire inizialmente complesso, con l’uso si rivela<br />

estremamente semplice. Per chi proprio non riesce (o non vuole neppure provare<br />

a cimentarsi con una semplicissima formuletta matematica), niente paura,<br />

anche per lui abbiamo la soluzione idonea (si veda in proposito il paragrafo<br />

“possibili applicazioni”). Peraltro la conoscenza della quantità in peso (grammi)<br />

di alcol assunto ha anche un risvolto di allerta particolarmente importante sul<br />

versante della salute, consentendo di limitare il consumo di alcol alle quantità<br />

suggerite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che, per i soggetti adulti e<br />

in buona salute, è pari ad un massimo di 20-25 grammi al giorno per le donne<br />

(1,5-2 UA) e di 35-40 grammi per gli uomini (3 UA) <strong>11</strong><br />

.<br />

Si consideri, infine, che dopo aver ingerito bevande alcoliche ed aver auto-valutato<br />

il proprio livello di alcolemia ematica con il metodo “D”, il fisico del soggetto<br />

tenderà a smaltire la propria alcolemia con un gradiente stimabile prudenzialmente<br />

in 0,1-0,15 g/l ogni ora. Ciò significa che, se il soggetto ha calcolato che<br />

la propria alcolemia è pari a 0,65 g/l (ovvero non potrà condurre il proprio autoveicolo<br />

in quanto superiore a 0,5), aspettando circa un’ora (e senza fare assolutamente<br />

nulla) esso dovrebbe rientrare nel limite dello 0,5 g/l e quindi potrà fare<br />

uso del veicolo senza correre il rischio delle sanzioni previste dal vigente Codice<br />

della strada. Analogamente, un soggetto che abbia calcolato pari ad 1 g/l la propria<br />

alcolemia, dovrà aspettare almeno 3-3,5 ore prima di mettersi al volante.<br />

Sul versante più specifico della sicurezza stradale, all’autovalutazione dell’alcolemia<br />

consentita dal “Metodo D” si è affiancata più recentemente un’ulteriore<br />

iniziativa che consente di stimare rapidamente, in relazione al proprio tasso alcolemico,<br />

il rischio di provocare un incidente stradale grave o mortale, rischio che<br />

- com’è intuibile - cresce in relazione all’aumento dei valori di alcolemia riscontrati<br />

12 . Come è noto il “rischio relativo”, in sigla RR (cioè il rapporto tra la probabilità<br />

di provocare un incidente da parte di un conducente con un determinato<br />

valore di alcolemia rispetto alla corrispondente probabilità da parte di un conducente<br />

sobrio) aumenta molto rapidamente all’aumentare dell’alcolemia del<br />

conducente, passando da 1 (alcolemia < 0,50 g/l) a 2 (alcolemia 0,50-0,80), a 4<br />

(alcolemia 0,80-1,00), a 8 (alcolemia 1,00-1,25), a 16 (alcolemia 1,25-1,50), ecc.<br />

Si nota facilmente che, al crescere dell’alcolemia del conducente il rischio di<br />

incorrere in un incidente aumenta esponenzialmente e non in modo lineare (ad<br />

esempio: se con 0,6 g/l il Rischio Relativo RR è pari a 2, con alcolemia pari a 1,2<br />

g/l il RR è pari a 8, cioè il rischio di incorrere in un incidente stradale è quadruplicato<br />

se l’alcolemia si raddoppia!).<br />

Questa corrispondenza tra alcolemia del conducente e “rischio relativo” è<br />

stata sintetizzata in una semplice tabella che, secondo gli autori, dovrebbe<br />

affiancare le tabelle ministeriali già esistenti, assieme all’indicazione dello<br />

stesso “metodo D”.<br />

321

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