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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17:09 Pagina 310 Parte Quarta - Alcol e guida: una nuova frontiera per il Sistema Ulisse? la diffusione capillare di informazione specifica, diretta soprattutto ai giovani, nelle scuole, nelle autoscuole e nei corsi di recupero dei punti della patente (24, 25, 26); un’azione generalizzata – ai fini della ‘sicurezza sociale’ – per il recupero dei soggetti che mostrano in base alle alte alcolemie rilevate di avere seri problemi comportamentali e di salute derivanti da un consumo eccessivo di bevande alcoliche (o di essere affetti da vera e propria alcoldipendenza). (12). Quanto qui messo in luce ai fini di un approccio più generale al problema ‘Alcol & Guida’ deve ritenersi valido anche per il problema parallelo, ‘Droga & Guida’ (27), in particolare in vista dell’avvento di test diagnostici più affidabili da utilizzare su strada. E’ questo un punto da tenere bene a mente per l’immediato futuro perché la prevalenza della guida sotto la contemporanea influenza di alcol e droghe è enormemente cresciuta negli ultimi anni, e tende ancora a crescere. (28) Appendice - Problemi di generalizzazione delle stime derivate da controlli non strettamente casuali delle alcolemie dei conducenti Se i controlli su strada fossero completamente casuali, cioè se i conducenti da sottoporre al controllo alcolemico fossero scelti a caso con un opportuno metodo, potremmo estrapolare i risultati ottenuti a tutta la popolazione dei conducenti circolanti nel fine settimana nelle fasce orarie sottoposte a controllo, dicendo ad esempio: “Tra i conducenti controllati, il 90% era sobrio; il 2% aveva alcolemia tra 0.5- 0.8 g/L; il 2% tra 0.8-1.0 g/L; il 4% tra 1.0-1.5 g/L; il 2% superiore a 1.5 g/L. Poiché i controlli sono stati effettuati casualmente, possiamo affermare che queste proporzioni stimano correttamente l’analoga ripartizione che si avrebbe se avessimo controllato tutti i conducenti circolanti nei periodi in cui i controlli si sono svolti“. I controlli qui trattati non sono però casuali, ma basati prevalentemente su fondato sospetto. In altre parole, le FF.OO. scelgono spesso orari e punti dove è più probabile incontrare soggetti che guidano in stato di ebbrezza (es. ore serali-notturne, tratte con presenza nelle vicinanze di pub, di discoteche, ecc.), e tendono a controllare maggiormente coloro la cui condotta di guida fa presumere siano in uno stato alterato. Nel far questo, le FF.OO. operano al meglio: esse agiscono nel modo più efficiente per individuare – a parità di numero di controlli effettuati – il maggior numero di conducenti sotto l’effetto dell’alcol, e metterli in condizione di non nuocere. E’ questa la loro ‘missione’. Tuttavia, in termini statistico-epidemiologici, le stime ottenute in base ai dati così prodotti risultano affette da errore sistematico, fatto che limita la possibilità di valutare con accuratezza lo stato della popolazione generale dei conducenti. Per effetto della selezione, infatti, si sottostima la proporzione di conducenti sobri (i quali hanno minor probabilità di entrare a far parte dei controllati) e si sovrastimano le proporzioni di coloro che hanno livelli alcolemici superiori al limite legale. In particolare, i conducenti con alti livelli alcolemici (BAC>1.5 g/L) sono quelli che hanno maggiore probabilità 310
LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17:09 Pagina 311 di essere controllati in quanto più presenti nelle ore e sulle strade di solito oggetto di rilevamento; peraltro, ad elevate alcolemie si associano inevitabilmente condotte di guida ben identificabili, che destano in genere allarme. D’altra parte, essendo il numero di controlli cresciuto vertiginosamente negli ultimi anni, ed essendo stati introdotti anche controlli preliminari rapidi, la quota di controlli che possono essere considerati praticamente casuali è anch’essa cresciuta anche se non è possibile (e questo a detta degli stessi operatori). Sicché, in definitiva, i dati qui analizzati forniscono risultati che debbono essere necessariamente considerati ‘indicativi’, ma che non possono essere troppo lontani dalla realtà delle cose. Alle difficoltà segnalate si ovvierebbe facilmente dedicando, come più volte detto, una piccola quota del numero dei controlli/anno (5-10%) a controlli puramente casuali. Note In margine ai dati dell’Osservatorio delle Stragi del Sabato Sera 1 Maggiori informazioni sull’Osservatorio Permanente delle Stragi del Sabato Sera possono essere reperite nel sito della Polizia di Stato, www.poliziadistato/pds/stradale 2 A quest’ultimo proposito si segnala la recentissima realizzazione di un decalogo multilingue (italiano-inglese-tedesco-spagnolo) sulla sicurezza stradale contenente non solo un glossario e consigli per viaggiare sicuri, ma anche le norme del codice della strada italiano cui si deve attenere anche chi proviene dall’estero (ad es., l’indicazione del limite legale dell’alcolemia dei conducenti, limite che può essere diverso in altri paesi). L’opuscolo, che sarà distribuito negli autogrill, alle frontiere, ai caselli, nei porti e negli aeroporti, è scaricabile dal sito www.poliziadistato . A parere di chi scrive si tratta di una iniziativa pregevole ed utilissima, che colma una lacuna, specie alla luce dell’alto tasso di turismo proveniente dall’estero, caratteristico del nostro paese. 3 La numerosità di questi dati ‘paralleli’ può essere anche una frazione minima rispetto a quella dei controlli attualmente svolti sul territorio nazionale (indicativamente, 5-10%). Poiché, grazie a tali dati prodotti su base completamente casuale è possibile valutare l’entità di eventuali errori sistematici (costanti o proporzionali che siano) presenti nelle stime derivate dai controlli per fondato sospetto effettuati dalle FF.OO., il quadro generale che si ottiene dall’esame dei controlli svolti nell’anno può essere opportunamente corretto ed estrapolato a tutta la popolazione dei conducenti. 4 I controlli alcolemici possono essere effettuati in assenza di incidente, su conducenti transitanti, come pure ad incidente avvenuto su conducenti ospedalizzati. Per ovvi motivi di sintesi, il sito dell’OPSSS non considera separatamente i due casi. Tuttavia, come riportato dall’OPSSS stesso, nel periodo in questione gli incidenti stradali rilevati nei fine settimana sono stati 3218 (di cui 100 mortali, per un totale di 117 vittime). Dunque, la quasi totalità dei controlli qui discussi riguar- 311
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Parte Quarta - Alcol e guida: una nuova frontiera per il Sistema Ulisse?<br />
la diffusione capillare di informazione specifica, diretta soprattutto ai giovani,<br />
nelle scuole, nelle autoscuole e nei corsi di recupero dei punti della patente (24,<br />
25, 26);<br />
un’azione generalizzata – ai fini della ‘sicurezza sociale’ – per il recupero dei soggetti<br />
che mostrano in base alle alte alcolemie rilevate di avere seri problemi comportamentali<br />
e di salute derivanti da un consumo eccessivo di bevande alcoliche<br />
(o di essere affetti da vera e propria alcoldipendenza). (12).<br />
Quanto qui messo in luce ai fini di un approccio più generale al problema ‘Alcol<br />
& Guida’ deve ritenersi valido anche per il problema parallelo, ‘Droga & Guida’<br />
(27), in particolare in vista dell’avvento di test diagnostici più affidabili da utilizzare<br />
su strada. E’ questo un punto da tenere bene a mente per l’immediato futuro<br />
perché la prevalenza della guida sotto la contemporanea influenza di alcol e<br />
droghe è enormemente cresciuta negli ultimi anni, e tende ancora a crescere. (<strong>28</strong>)<br />
Appendice - Problemi di generalizzazione delle stime derivate da controlli non<br />
strettamente casuali delle alcolemie dei conducenti<br />
Se i controlli su strada fossero completamente casuali, cioè se i conducenti da sottoporre<br />
al controllo alcolemico fossero scelti a caso con un opportuno metodo,<br />
potremmo estrapolare i risultati ottenuti a tutta la popolazione dei conducenti<br />
circolanti nel fine settimana nelle fasce orarie sottoposte a controllo, dicendo ad<br />
esempio: “Tra i conducenti controllati, il 90% era sobrio; il 2% aveva alcolemia tra 0.5-<br />
0.8 g/L; il 2% tra 0.8-1.0 g/L; il 4% tra 1.0-1.5 g/L; il 2% superiore a 1.5 g/L. Poiché i<br />
controlli sono stati effettuati casualmente, possiamo affermare che queste proporzioni stimano<br />
correttamente l’analoga ripartizione che si avrebbe se avessimo controllato tutti i<br />
conducenti circolanti nei periodi in cui i controlli si sono svolti“. I controlli qui trattati<br />
non sono però casuali, ma basati prevalentemente su fondato sospetto. In altre<br />
parole, le FF.OO. scelgono spesso orari e punti dove è più probabile incontrare<br />
soggetti che guidano in stato di ebbrezza (es. ore serali-notturne, tratte con presenza<br />
nelle vicinanze di pub, di discoteche, ecc.), e tendono a controllare maggiormente<br />
coloro la cui condotta di guida fa presumere siano in uno stato alterato.<br />
Nel far questo, le FF.OO. operano al meglio: esse agiscono nel modo più efficiente<br />
per individuare – a parità di numero di controlli effettuati – il maggior<br />
numero di conducenti sotto l’effetto dell’alcol, e metterli in condizione di non<br />
nuocere. E’ questa la loro ‘missione’. Tuttavia, in termini statistico-epidemiologici,<br />
le stime ottenute in base ai dati così prodotti risultano affette da errore sistematico,<br />
fatto che limita la possibilità di valutare con accuratezza lo stato della<br />
popolazione generale dei conducenti. Per effetto della selezione, infatti, si sottostima<br />
la proporzione di conducenti sobri (i quali hanno minor probabilità di<br />
entrare a far parte dei controllati) e si sovrastimano le proporzioni di coloro che<br />
hanno livelli alcolemici superiori al limite legale. In particolare, i conducenti con<br />
alti livelli alcolemici (BAC>1.5 g/L) sono quelli che hanno maggiore probabilità<br />
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