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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano

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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina 308<br />

Parte Quarta - Alcol e guida: una nuova frontiera per il Sistema Ulisse?<br />

chiarito in maniera non equivoca: quello che si sta qui affermando è che conducenti<br />

con un tale problema, se questo non viene risolto, continueranno nella gran<br />

parte a condurre il veicolo in stato di ebbrezza/ubriachezza se si consente loro<br />

di guidare ancora. Questo fatto è noto da tempo, e confermato anche in studi<br />

recenti (9). Per costoro non esistono né tecniche comunicative efficaci, né corsi di<br />

recupero dei punti persi della patente, che possano in qualche modo allontanarli<br />

dall’alcol. Si tratta di soggetti altamente problematici che solo un medico specialista<br />

può aiutare (e non è detto che lo possa fare con successo). (12).<br />

Punto 8 – Molti aspetti trattati potrebbero essere meglio circostanziati ed approfonditi<br />

disponendo dei dati individuali e di altre informazioni che sono raccolte d’ufficio.<br />

Sarebbe utile effettuare analisi satistico-epidemiologiche approfondite su tutti i<br />

vari dati relativi ai controlli effettuati, sia per inquadrare meglio il fenomeno e la<br />

sua evoluzione nel tempo, sia per avere spunti specifici utilizzabili per la prevenzione.<br />

Se si riflette sul fatto che l’analisi qui presentata è basata soltanto sulle frequenze<br />

delle cinque classi di alcolemia dei due generi, e su un minimo di dati<br />

storici, si comprende facilmente quanta informazione sarebbe derivabile da<br />

un’analisi sistematica che includesse anche l’età, l’ora, il giorno, il luogo del controllo,<br />

e quant’altro viene d’ufficio rilevato in proposito.<br />

Punto 9 – In assenza di controlli completamente casuali, le stime che si ottengono non<br />

riflettono con accuratezza le caratteristiche della popolazione generale dei conducenti.<br />

Attualmente in Italia circolano circa 34 milioni di autoveicoli, 5 milioni di mezzi<br />

pesanti e 4 milioni di motociclette. I titolari di patenti attive sono più di 35 milioni.<br />

Al fine di conoscere come vadano le cose nell’intera popolazione dei conducenti<br />

sarebbe necessario che una parte dei controlli (anche solo il 5-10%) fosse<br />

svolta in termini puramente casuali. Può sembrare paradossale, ma una stima<br />

rappresentativa della quota di conducenti che guidano in condizioni di ebbrezza<br />

(BAC>0.5 g/L) non è stata ancora prodotta nel nostro paese proprio per l’assenza<br />

di campagne di controlli casuali.<br />

Punto 10 – Sarebbe importante analizzare separatamente le informazioni sui controlli<br />

effettuati dopo un incidente rispetto e quelle dei controlli su strada.<br />

Considerando separatamente i risultati dei controlli effettuati su strada e quelli<br />

dopo l’incidente svolti in ambito ospedaliero, sarebbe possibile valutare per<br />

l’Italia la curva di rischio in funzione dell’alcolemia specifica (quella che è stata<br />

qui utilizzata è una sorta di curva media derivata da studi svolti in altri paesi,<br />

per tanti aspetti molto diversi dal nostro; si tratta di una scelta obbligata, essendo<br />

indisponibili dati italiani al riguardo, a carattere rappresentativo nazionale).<br />

Punto <strong>11</strong> -Al consistente aumento del numero di controlli su strada effettuati dalle<br />

FF.OO. appare corrispondere un effetto deterrente riguardo alla guida in stato di ebbrezza.<br />

Ciò si deduce soprattutto dalla riduzione della quota delle alcolemie più elevate (>1.5<br />

g/L), stimabile nel biennio 2008-2009 in -3.9 punti percentuali tra i conducenti maschi<br />

e in -5.4 tra le femmine.<br />

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