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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17:09 Pagina 306 Parte Quarta - Alcol e guida: una nuova frontiera per il Sistema Ulisse? facendo, sia in termini di nuovi spunti per interventi mirati. A dimostrazione di ciò, sintetizzeremo in ‘punti’ quanto appena messo in evidenza, accompagnandoli con commenti che riportano in merito il nostro pensiero. Punto 1 - L’elevata quota (90.7%) di conducenti trovati alla guida con alcolemia in accordo con il limite massimo consentito dalla legge (BAC0.5 g/L), pur essendo apparentemente contenuta (9.3%), sottende una situazione di rischio incompatibile con una sicurezza stradale accettabile. Contrastare la guida in stato di ebbrezza appare dunque sempre più necessario, ad esempio rinforzando le azioni già poste in atto e promuovendone altre parallele, anche di tipo non repressivo, al fine di ridurre ulteriormente la quota di coloro che guidano in stato di ebbrezza un veicolo. Punto 2 – I conducenti sottoposti al controllo risultano in gran parte maschi (il 76.4% del totale dei controllati) e rappresentano il 90.5% dei positivi, ovvero di tutti coloro trovati alla guida con alcolemia superiore al limite legale vigente. Tutto questo riflette verosimilmente la maggiore propensione dei maschi ad essere oggetto di controllo. Comunque, quale ne siano le ragioni, sembra razionale porre particolare attenzione ai conducenti di genere maschile. Infatti, grazie ai dati della patente a punti incrociati con i dati di responsabilità di incidenti avvenuti (ISTAT), è stato dimostrato che proprio i conducenti maschi sono quelli che violano maggiormente il Codice della Strada e che a questo comportamento si associa strettamente una elevata quota di responsabilità in incidenti avvenuti, quota che che cresce col diminuire dell’età del conducente (14). Punto 3 - La distribuzione dell’alcolemia dei conducenti controllati che avevano un BAC>0.5 g/L è sostanzialmente ‘spalmata’. Infatti, le diverse fasce alcolemiche, crescenti per valore di alcolemia, hanno tutte frequenze non trascurabili e, grosso modo, non troppo diverse. Questo risultato ci informa che la guida in stato di ubriachezza è comune quanto quella in uno stato di ebbrezza moderata. E’ questo un dato allarmante in quanto segnala che accanto a conducenti che bevono un pò più del dovuto ce ne sono altrettanti che di alcol fanno uso smodato prima di mettersi alla guida di un veicolo. Punto 4 - Le distribuzioni dell’alcolemia dei conducenti nei due generi sono sostanzialmente sovrapponibili. Dunque, le femmine sono meno rappresentate nei controlli; ma quando bevono e poi decidono di guidare raggiungono alcolemie simili a quelle rilevate nei controlli dei maschi. Sicché, sotto la condizione che il conducente abbia bevuto in eccesso, l’intensità del rischio è pari tra i due generi 15 . Questo fatto è preoccupante non solo per la sicurezza stradale, ma anche in termini di salute: le donne, come noto, sono infatti più vulnerabili degli uomini agli effetti dell’alcol 16 . 306
LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17:09 Pagina 307 In margine ai dati dell’Osservatorio delle Stragi del Sabato Sera Punto 5 – Il rischio di incidente stradale grave o mortale indotto da questi conducenti che guidano in stato di ebbrezza è, nella situazione esaminata, 2.5 volte superiore a quello che sarebbe se tutti i conducenti guidassero con alcolemia al di sotto del limite legale (rischio-base). L’eccesso di rischio che ne discende, rispetto ad una situazione di generale sobrietà dei conducenti, è pari al 150% del rischio-base. L’entità dell’ecceso di rischio qui stimato appare davvero elevata. Il dato conferma l’inevitabilità (e la razionalità) di promuovere forti azioni di contrasto alla guida sotto l’influenza dell’alcol, e di rinforzarle nel tempo. Punto 6 – L’eccesso di rischio è concentrato per più del 50% - in entrambi i sessi - in conducenti che guidano con BAC>1.5 g/L. L’eccesso di rischio appare in gran parte dovuto a coloro che guidano con alcolemie elevate. Questo è conseguenza del fatto che alte alcolemie risultano comuni quanto alcolemie moderate o comunque non troppo superiori al limite legale. Si conferma così la razionalità della scelta di prevedere provvedimenti amministrativi e/o penali molto più severi per i conducenti con alcolemia superiore a 1.5 g/L. Punto 7 – I conducenti maschi con alcolemie superiori a 1.0 g/L inducono l’85.1% dell’eccesso di rischio totale. A causa della maggior presenza dei conducenti maschi tra i controllati, i soli maschi con alcolemie superiori a 1.5 g/L rispondono della metà dell’eccesso totale (52.3%). Ancora una volta abbiamo modo di renderci conto che il problema si concentra nei conducenti maschi che presentano alcolemie elevate. Come più volte segnalato, chi raggiunge livelli alcolemici superiori a 1.5 g/L e ciononostante è in grado di guidare (sia pur assai pericolosamente) quasi certamente si è assuefatto all’alcol con un consumo elevato continuo, o periodico come nel caso di quei giovani che assumono elevate quantità di alcol nel solo fine settimana (6, 12). Nei fatti, si tratta di soggetti che hanno un grave problema di salute e i cui comportamenti hanno riflessi negativi sulla sicurezza sociale tutta, non solo su quella stradale. Bere eccessivo ed alcol-dipendenza, infatti, sono strettamente associati, oltre che agli incidenti stradali, agli incidenti sul lavoro, ad altre tipologie di incidente, a problemi di rendimento nello studio e nel lavoro; ma soprattutto alla violenza nei confronti del partner, dei minori, degli anziani, delle donne in genere, come pure alla violenza giovanile e a quella collettiva (15-19). Un individuo cui l’alcol è sfuggito di mano è manifestamente non-idoneo al possesso di una patente di guida. In questi casi, il problema non è più ‘Alcol & Guida’, ma solo e semplicemente ‘Alcol’ (11). Tali conducenti, una volta individuati, dovrebbero essere tolti a tempo indeterminato dalla strada. In parallelo, anche per motivi di sicurezza sociale, dovrebbe essere promosso il loro recupero, sotto la guida di uno specialista, alcologo o medico delle dipendenze che sia. Una volta risolto il loro problema con l’alcol (supponendo che ciò avvenga) si potrà valutare se consentire o meno loro di guidare nuovamente un veicolo. Il punto è delicato e va 307
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facendo, sia in termini di nuovi spunti per interventi mirati.<br />
A dimostrazione di ciò, sintetizzeremo in ‘punti’ quanto appena messo in evidenza,<br />
accompagnandoli con commenti che riportano in merito il nostro pensiero.<br />
Punto 1 - L’elevata quota (90.7%) di conducenti trovati alla guida con alcolemia in<br />
accordo con il limite massimo consentito dalla legge (BAC0.5 g/L), pur<br />
essendo apparentemente contenuta (9.3%), sottende una situazione di rischio incompatibile<br />
con una sicurezza stradale accettabile.<br />
Contrastare la guida in stato di ebbrezza appare dunque sempre più necessario,<br />
ad esempio rinforzando le azioni già poste in atto e promuovendone altre parallele,<br />
anche di tipo non repressivo, al fine di ridurre ulteriormente la quota di<br />
coloro che guidano in stato di ebbrezza un veicolo.<br />
Punto 2 – I conducenti sottoposti al controllo risultano in gran parte maschi (il 76.4%<br />
del totale dei controllati) e rappresentano il 90.5% dei positivi, ovvero di tutti coloro trovati<br />
alla guida con alcolemia superiore al limite legale vigente.<br />
Tutto questo riflette verosimilmente la maggiore propensione dei maschi ad<br />
essere oggetto di controllo. Comunque, quale ne siano le ragioni, sembra razionale<br />
porre particolare attenzione ai conducenti di genere maschile. Infatti, grazie<br />
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avvenuti (ISTAT), è stato dimostrato che proprio i conducenti maschi sono quelli<br />
che violano maggiormente il Codice della Strada e che a questo comportamento<br />
si associa strettamente una elevata quota di responsabilità in incidenti avvenuti,<br />
quota che che cresce col diminuire dell’età del conducente (14).<br />
Punto 3 - La distribuzione dell’alcolemia dei conducenti controllati che avevano un<br />
BAC>0.5 g/L è sostanzialmente ‘spalmata’. Infatti, le diverse fasce alcolemiche, crescenti<br />
per valore di alcolemia, hanno tutte frequenze non trascurabili e, grosso modo, non<br />
troppo diverse.<br />
Questo risultato ci informa che la guida in stato di ubriachezza è comune quanto<br />
quella in uno stato di ebbrezza moderata. E’ questo un dato allarmante in<br />
quanto segnala che accanto a conducenti che bevono un pò più del dovuto ce ne<br />
sono altrettanti che di alcol fanno uso smodato prima di mettersi alla guida di un<br />
veicolo.<br />
Punto 4 - Le distribuzioni dell’alcolemia dei conducenti nei due generi sono sostanzialmente<br />
sovrapponibili.<br />
Dunque, le femmine sono meno rappresentate nei controlli; ma quando bevono<br />
e poi decidono di guidare raggiungono alcolemie simili a quelle rilevate nei controlli<br />
dei maschi. Sicché, sotto la condizione che il conducente abbia bevuto in<br />
eccesso, l’intensità del rischio è pari tra i due generi 15 . Questo fatto è preoccupante<br />
non solo per la sicurezza stradale, ma anche in termini di salute: le donne,<br />
come noto, sono infatti più vulnerabili degli uomini agli effetti dell’alcol 16 .<br />
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