LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano
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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina <strong>28</strong>2<br />
Parte Terza - Epidemiologia e prevenzione dei fattori di rischio<br />
mento dello strato A&F&S (gli utilizzatori di tutto), che passa dal 6.4% al 33.6%.<br />
Può essere di interesse esaminare in dettaglio la dinamica di crescita di questo<br />
strato. Gli elementi necessari per una tale analisi li troviamo nella tab.5, che<br />
mostra le transizioni di interesse. Nella prima riga abbiamo per anno di età la<br />
prevalenza dei soggetti A&F&S, come già visto; nella seconda riga, sempre in<br />
corrispondenza di ogni età è riportato l’incremento della prevalenza rispetto<br />
all’anno di età precedente; nella terza riga, la prevalenza dei soggetti suscettibili<br />
di transitare nello strato A&F&S; nella quarta riga, la probabilità di transito nell’anno<br />
nello strato A&F&S. Esaminiamo il tutto in dettaglio. Il valore 6.4% può<br />
essere considerato come la probabilità che un ragazzo di 14 anni utilizzi sia alcol,<br />
sia fumo, sia sostanze. A 15 anni tale probabilità sale al 10.5%: c’è quindi stato un<br />
incremento di 4.1 punti percentuali al crescere di un anno dell’età. Tuttavia, questo<br />
incremento non deriva da tutti i ragazzi che l’anno prima avevano 14 anni,<br />
bensì dal solo 93.6% che allora non si trovava nello strato A&F&S (questo nell’ipotesi<br />
che i soggetti A&F&S restino tali). Sicché, riferendoci a questi soli soggetti,<br />
la probabilità che uno di loro divenga nell’anno un consumatore di ‘tutto’<br />
è pari a 0.044 (0.041/0.936=0.044, 4.4% in termini percentuali). Lo stesso ragionamento<br />
lo si può fare per gli anni successivi. Veniamo così a mettere in evidenza<br />
la criticità del passaggio dai 15 ai 16 anni, che prosegue tra i 16 e i <strong>17</strong> anni, e di<br />
quello tra i 18 e i 19 anni. A quest’ultimo riguardo si osservi che l’aumento di 8<br />
punti percentuali, il massimo osservato, si esplica su una base di suscettibili (i<br />
non-(A&F&S) ) del 74.4%, il che dà luogo al massimo rischio di transizione osservato<br />
(0.08/0.744=0.108, ovvero 10.8%).<br />
Tornando alla tab.4, questa ci informa di altre cose di interesse. Ad esempio, l’uso<br />
di solo fumo o di sole sostanze, o di soli fumo e sostanze insieme, appare molto<br />
limitato (rispettivamente 2.3%, 2.0% e 3.2% sul totale dei casi). Viceversa, l’uso di<br />
solo alcol è tutt’altro che infrequente (sempre superiore al 25%). Dunque, mentre<br />
fumo e droga sono quasi sempre associati all’alcol, l’alcol risulta sia associato al<br />
fumo e alle sostanze sia presente soltanto di per sé. Questa ‘bivalenza’ dell’alcol<br />
dovrebbe essere sempre tenuta presente.<br />
D’altra parte, il carattere spiccatamente associativo del fumo con alcol e droghe<br />
si presta ad un’importante riflessione: quanti degli insuccessi nella lotta al fumo<br />
di tabacco in età adolescenziale dipendono dal fatto che il fumo è raramente presente<br />
in forma isolata?<br />
Giovani e sicurezza stradale<br />
Anche se in questi ultimi anni sono stati fatti enormi progressi, gli incidenti stradali<br />
costituiscono ancora un flagello sanitario e sociale, in special modo per i giovani<br />
(i giovani, infatti, vuoi per temperamento, vuoi per maggior esposizione,<br />
vuoi per abitudini e comportamenti ad alto rischio loro caratteristici, sono infatti<br />
autori e vittime di un numero assai elevato di incidenti stradali gravi e morta-<br />
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