LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano
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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina 241<br />
Sicurezza stradale: le azioni nel breve e nel lungo termine<br />
L’uso dei dispositivi di sicurezza (casco, cinture, seggiolini) non previene di per<br />
sé l’incidente stradale, ma ne riduce sensibilmente le conseguenze nel momento<br />
in cui si dovesse realizzare (diciamo che, in media, tutto si dimezza, mortalità,<br />
gravità, ecc.). Una panacea, dunque. Immaginatevi ci fosse un farmaco che riducesse<br />
della metà la probabilità di avere un infarto del miocardio e della metà la<br />
gravità conseguente, nell’eventualità che detto evento comunque accadesse… ci<br />
sarebbero un’infinità di controlli per assicurarsi che il farmaco sia effettivamente<br />
assunto! Nel caso dei dispositivi questo non avviene a sufficienza: il paese<br />
marcia a diverse velocità e una parte consistente degli utenti disattende l’obbligo<br />
di utilizzare casco, cinture di sicurezza e seggiolini. Tutto questo è assai sorprendente:<br />
come mai, ad esempio, in realtà complesse, quali Roma, Milano,<br />
Firenze, praticamente tutti gli utenti delle due ruote motorizzate indossano il<br />
casco, e in altre realtà, più facilmente gestibili e suscettibili di controllo, nessuno<br />
o pochi lo portano?<br />
L’uso del telefono cellulare durante la guida di un veicolo è un rischio relativamente<br />
nuovo, ma assai importante, sia per la sua consistenza, sia per la rapida<br />
crescita che se ne osserva. E ormai, praticamente tutti i conducenti possiedono<br />
un cellulare. Tanto per capirci, parlare al telefonino durante la guida (come pure<br />
inviare o ricevere messaggi) comporta un rischio di provocare un incidente stradale,<br />
anche grave o mortale, analogo a quello che si corre con un’alcolemia di 0.8<br />
g/l (il limite legale, ricordiamolo, è di 0.5 g/l). Ma la gente in auto telefona lo<br />
stesso; e nei continui spot sui cellulari non viene spesa una sola parola sulla pericolosità<br />
del loro uso durante la guida. Per la cronaca, il rischio in questione è lo<br />
stesso anche col viva-voce o con l’auricolare.<br />
Quanto ora segnalato, sia pur in forma sintetica, su questi aspetti che appaiono<br />
di maggiore rilevanza, dovrebbe aver messo in luce la necessità di promuovere<br />
interventi rapidi e decisi per pervenire nel breve a qualcosa di concreto.<br />
Naturalmente, di aspetti di interesse ce ne sono anche altri, non trascurabili.<br />
Volendo evitare di produrre un ulteriore elenco, per darne un solo esempio<br />
rispondiamo in coscienza a questa domanda: “Qual è lo stato degli pneumatici della<br />
nostra auto?”.<br />
Non sarà inutile riflettere attentamente sul fatto che queste conoscenze brevemente<br />
richiamate erano già ben consolidate negli anni ’70. Certo, da allora non<br />
poco si è fatto, ma tra innumerevoli difficoltà, anche di tipo legislativo e socioculturale.<br />
Non dimentichiamoci mai, per non rimanere nel vago, delle sorprendenti argomentazioni<br />
ideologiche che hanno accompagnato negli anni ’80 la richiesta di<br />
esentare i maggiorenni dall’uso obbligatorio del casco (“L’adulto è più consapevole…”)<br />
o delle dogmatiche affermazioni su pretesi (ma inesistenti) effetti collaterali<br />
del dispositivo (“Il casco favorisce i traumi del collo…”).<br />
Adesso, senza polemiche: vi sembra ragionevole affrontare questi problemi che<br />
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