LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano
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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina 2<strong>11</strong><br />
Un modello di intervento per elevare l’uso delle cinture di sicurezza<br />
VII fase Col passare del tempo, consolidato un livello d’uso elevato (>95%),<br />
sarebbe opportuno ci fosse un ritorno concreto per gli utenti. A questo fine, il sindaco<br />
– dati alla mano - potrebbe sollecitare gli Istituti Assicurativi a ridurre,<br />
anche fosse di poco, il livello di rischio assicurativo applicato al comune.<br />
Pervenire a qualche risultato tangibile in questo ambito appare assai importante<br />
in quanto mostrerebbe concretamente ai cittadini che il rispetto delle norme non<br />
è un mero ritualismo formale, bensì un qualcosa che produce vantaggi per tutti.<br />
E questo li rinforzerebbe nel rispetto della norma. Siamo coscienti che la riduzione<br />
(anche se modesta) di un premio assicurativo è un obiettivo non facile da raggiungere<br />
(e le ragioni di ciò, che qui non espliciteremo, sono facilmente intuibili);<br />
d’altra parte, colui che assicura autovetture non può negare che al crescere<br />
dell’uso delle cinture diminuisca il rischio di traumi, rischio in base al quale<br />
viene determinata parte dell’importo della polizza assicurativa. Peraltro, l’attivazione<br />
dell’osservatorio presso alcuni centri di Pronto Soccorso locali permetterebbe<br />
di fornire, in base a dati precisi, anche l’entità della riduzione del rischio.<br />
Peraltro, a fronte di un uso elevato del dispositivo, dovrebbe esserci un concreto<br />
ritorno anche per l’amministrazione comunale. In questo, il <strong>Governo</strong>, tramite il<br />
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, potrebbe individuare forme di vantaggio<br />
e/o facilitazioni per quei comuni che con successo si sono impegnati in<br />
un’azione così importante. Qualcosa del genere è già avvenuto in passato negli<br />
Stati Uniti: ad esempio, agli Stati che decisero di non introdurre l’obbligo d’uso<br />
del casco furono ridotte le assegnazioni per i lavori pubblici nella misura dei<br />
costi che sarebbero discesi da tale decisione (costi stimabili in base alle valutazioni<br />
epidemiologico-modellistiche delle conseguenze sanitarie ed economiche<br />
derivanti da un uso più ridotto del dispositivo).<br />
E’ utile a questo punto osservare che se si consolida l’uso delle cinture in area<br />
urbana, ne trarrà vantaggio anche l’uso in area extraurbana dove, come abbiamo<br />
dimostrato con i dati del Sistema Ulisse, l’uso è già di per sé più elevato in quanto<br />
il rischio di incidente su queste tratte è maggiormente percepito dall’utenza.<br />
Vale inoltre la pena di osservare che il costo di un intervento siffatto appare assai<br />
contenuto, nel senso che il numero di sanzioni comminate (almeno nel primo<br />
periodo sanzionatorio) porteranno inevitabilmente nelle casse comunali somme<br />
non trascurabili. Detto questo, sarebbe comunque opportuno che i comuni che<br />
volessero attivare quanto qui descritto fossero opportunamente supportati dalle<br />
risorse del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (prima, durante e dopo).<br />
Conclusioni<br />
In questo ultimo decennio sono stati fatti notevoli progressi nella lotta agli incidenti<br />
stradali nel nostro paese: ad esempio, la mortalità derivante da questi eventi<br />
si è ridotta dal 2000 ad oggi di oltre il 30%, con un risparmio di molte migliaia<br />
di vite. Tutti i Governi che si sono succeduti in questo periodo hanno promosso<br />
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