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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano

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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina 185<br />

I ricoveri conseguenti ad incidenti stradali<br />

La valutazione del numero di soggetti che si infortunano nell’anno in seguito ad<br />

incidente stradale: problemi attuali<br />

Come visto nel precedente articolo, la principale fonte utilizzata per quantificare<br />

la mortalità derivante da incidenti stradali è costituita dalle statistiche degli<br />

incidenti stradali verbalizzati dalle FF.OO. (SISV). Queste stesse statistiche vengono<br />

utilizzate anche per il computo dei soggetti feriti, nonostante che – come<br />

detto - ISTAT e ACI mettano in guardia il lettore sulla parzialità della rilevazione,<br />

come pure sul fatto che i feriti che ivi compaiono non sono assolutamente<br />

caratterizzati per gravità. L’uso delle SISV in termini di morbosità (ovvero nella<br />

determinazione del numero di feriti in incidenti stradali nell’anno) è dunque<br />

improprio e fornisce numeri e statistiche che spesso possono discostarsi, anche<br />

di molto, dalla reale situazione.<br />

E’ bene sia chiaro che le stime che così vengono prodotte hanno un senso preciso<br />

in riferimento ai soli incidenti stradali verbalizzati dalle FF.OO.; utilizzandole<br />

come se fossero rappresentative di tutti gli incidenti stradali dell’anno si commette,<br />

per quanto segnalato, un errore concettuale. D’altra parte non dobbiamo<br />

dimenticare che l’unità statistica dei verbali è l’incidente stradale, non già il soggetto<br />

che riporta lesioni. Ci sono, certo, informazioni sugli infortunati nei verbali;<br />

ma si tratta di informazioni per così dire ‘accessorie’. Quello che i verbali<br />

descrivono a fondo – e correttamente - sono le caratteristiche dell’incidente stradale,<br />

la sua tipologia, l’ambiente ove si è realizzato, ed altro ancora; tutte informazioni<br />

preziose, ma relate all’unità statistica ‘incidente stradale’ non già ai ‘soggetti<br />

infortunati’. Abbiamo, comunque, un’eccezione per quel che riguarda il<br />

numero di morti: come mostrato nel precedente articolo, questo dato è ragionevolmente<br />

valutabile in base alle verbalizzazioni, anche se conviene – per conoscerlo<br />

con maggiore esattezza e prontezza- far riferimento alla mortalità generale<br />

nei modi già segnalati . (1) Questo fatto non sorprende in quanto più grave<br />

sarà l’incidente maggiore sarà la probabilità che esso determini il decesso di<br />

qualcuno, come pure che venga verbalizzato dalle FF.OO. .<br />

La situazione che abbiamo brevemente tratteggiato sul conteggio dei feriti è di<br />

natura generale. Infatti, le ricerche epidemiologiche che si sono occupate di questo<br />

problema, innumerevoli e svolte in anni diversi in tutto il mondo, hanno fornito<br />

la stessa risposta: il numero di feriti in incidenti stradali, rilevato dai verbali,<br />

è una parte, talora molto ridotta, del numero di soggetti che necessitano di<br />

ricovero o di altre prestazioni sanitarie. Non è qui il caso di approfondire l’argomento;<br />

tuttavia, un’idea più precisa al proposito il lettore potrà ricavarla dalla<br />

tab.1, che riporta in sintesi i risultati di alcuni di tali studi:<br />

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