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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano

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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina <strong>17</strong>9<br />

La mortalità conseguente ad incidenti stradali<br />

(proiezione ISTAT per il 2007: 58.409.475) e che la popolazione sottostante la singola<br />

ASL sia di circa 250.000 persone. Il numero atteso di tutte le morti nell’anno<br />

è oggi in Italia pari a circa l’1% della popolazione: nel territorio della ASL considerata<br />

si avranno quindi annualmente circa 2500 decessi. Poiché la stima più affidabile<br />

dei morti nell’anno per incidente stradale (dato degli incidenti stradali<br />

verbalizzati incrementato del 10%) è oggi intorno alle 5500 unità, il numero di<br />

morti annue attese per incidente stradale su una popolazione di 250000 individui<br />

è evidentemente pari a 24 unità. In definitiva, si tratta quindi di estrarre ogni<br />

anno da un totale di circa 2500 schede di morte (numero atteso di morti nell’anno<br />

per tutte le cause nel territorio considerato) queste poche schede, facilmente<br />

identificabili in base alla descrizione “aperta” della causa “iniziale”. Volendo<br />

precisare meglio questi conti di massima, teniamo presente che la mortalità generale<br />

è sostanzialmente ‘spalmata’ nell’anno. Dunque, sempre in relazione alla<br />

ASL che stiamo considerando, i funzionari che si occupano di mortalità hanno a<br />

che fare con circa 210 schede di morte/mese. Tra queste, ce ne saranno solo 2<br />

relative all’incidentalità stradale, due schede da verificare e da trasmettere all’ufficio<br />

centrale ipotizzato.<br />

In termini di completezza, le schede di morte relative all’incidentalità stradale<br />

(come d’altronde tutte quelle relative alle morti traumatiche) hanno non pochi<br />

problemi. Ad esempio, sono tantissime quelle dove non è registrato se il deceduto<br />

era un motociclista o se era un conducente o un trasportato. Trattandosi in<br />

media di sole due schede al mese, i funzionari incaricati potrebbero agevolmente<br />

recuperare tali informazioni, contattando il medico che ha redatto la scheda di<br />

morte.<br />

Venendo poi a quello che abbiamo chiamato ‘Ufficio Centrale’, nei fatti questo<br />

dovrebbe informatizzare e analizzare statisticamente circa 5500 eventi (intorno a<br />

500 eventi/mese). Trattasi di un lavoro davvero limitato, facilmente integrabile<br />

in quello di uffici già attivi, il cui costo appare davvero trascurabile. In definitiva,<br />

essendo basato su strutture ed attività già esistenti, quanto proposto non<br />

richiede né particolari investimenti, né tantomeno la creazione di nuove strutture<br />

o l’impiego di nuovo personale ad hoc.<br />

Conclusioni<br />

L’attuazione del Sistema qui sintetizzato appare essere decisiva per risolvere una<br />

volta per tutte l’annoso problema dei dati relativi alla mortalità stradale: il tempo<br />

di latenza per ottenere informazioni definitive è stato stimato inferiore ai sei<br />

mesi. Questo significherebbe poter seguire in tempo davvero ‘reale’ l’andamento<br />

della mortalità sulle nostre strade, disponendo così di un preciso segnale per<br />

la valutazione delle azioni di prevenzione messe in atto. Attualmente, sono in<br />

corso contatti al fine di sperimentare quanto prima questa procedura, almeno ad<br />

un livello regionale. Può essere di interesse segnalare che la sperimentazione in<br />

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