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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano

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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina <strong>17</strong>8<br />

Parte Terza - Epidemiologia e prevenzione dei fattori di rischio<br />

già citato (7).<br />

Nella parte sanitaria della scheda di morte (parte A) compaiono tre cause: la<br />

causa iniziale, la causa intermedia, la causa terminale (o finale). Caratterizzare<br />

questa “catena” è assolutamente necessario per identificare l’evento o la patologia<br />

che ha dato l’avvio al processo che ha condotto alla morte il soggetto. In altre<br />

parole, una persona può essere investita da un’auto (causa iniziale), avere delle<br />

complicazioni (causa intermedia) e poi morire per una trombosi (causa terminale).<br />

Se in questo caso è vero che il soggetto è morto in seguito a trombosi, è ancor<br />

più vero che se non fosse stato vittima dell’incidente stradale non avrebbe avuto<br />

le complicazioni, tantomeno la trombosi che ne ha determinato il decesso. Quella<br />

che ci occorre conoscere, quindi, è la causa iniziale che, nei fatti, caratterizza<br />

l’evento di nostro interesse.<br />

Detta causa deve essere rilevata dal medico che compila la scheda di morte,<br />

l’unico in grado di individuarla. In questo senso, il medico è tenuto ad indicare<br />

sulla scheda, in forma “aperta” “tutte le malattie, stati morbosi o traumatismi che<br />

hanno condotto o contribuito al decesso e le circostanze dell’accidente o violenza che<br />

hanno provocato questi traumatismi” (8,9).<br />

A questo punto risultano evidenti i possibili livelli su cui cercare di intervenire<br />

per creare un sottoflusso rapido di individuazione ed estrazione delle schede di<br />

morte che ci interessano (quelle che hanno come causa iniziale l’incidente stradale):<br />

• medico che compila la scheda di morte;<br />

• Comune;<br />

• ASL di competenza;<br />

• Prefettura;<br />

• Ufficio Regionale dell’ISTAT;<br />

• ISTAT.<br />

Tra queste diverse possibilità, quella che ci è sembrata la più praticabile, ai fini<br />

dell’affidabilità e della completezza dei dati, è far riferimento alla ASL di competenza.<br />

In pratica, in base a questa scelta, il ‘Sistema’ funzionerebbe così: ricevute le schede<br />

di morte dal Comune (quindi completate per il quadro B), ed effettuati i controlli<br />

di coerenza delle informazioni sanitarie (in particolare la conferma della<br />

causa iniziale), la ASL deve semplicemente selezionare le schede di morte per<br />

incidente stradale e inviarne copia ad un apposito ‘Ufficio Centrale’ (nazionale),<br />

che provvede ad elaborarle. A prima vista, tutto questo può sembrare complesso<br />

e costoso: nei fatti è semplice e di costo trascurabile. Infatti, nell’ipotesi che il<br />

punto nodale di filtrazione degli eventi di interesse sia la ASL, possiamo immediatamente<br />

renderci conto dell’esiguo carico di lavoro (e quindi, in un certo<br />

senso, dell’elevata praticabilità) che questo Sistema comporta: assumiamo indicativamente<br />

che la popolazione italiana sia costituita da 58.000.000 di persone<br />

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