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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano

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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina <strong>17</strong>6<br />

Parte Terza - Epidemiologia e prevenzione dei fattori di rischio<br />

La mortalità derivante da incidenti stradali e i suoi problemi<br />

La mortalità annua derivante da incidenti stradali è desumibile da due diverse<br />

fonti: quella delle “Statistiche degli Incidenti Stradali Verbalizzati (dalle Forze<br />

dell’Ordine)” (SISV) (3) e quella delle statistiche della mortalità generale (basate<br />

sulle schede di morte, che vengono redatte d’ufficio per ogni soggetto deceduto)<br />

(4).<br />

In entrambi i casi, tuttavia, disporre di questo dato di mortalità non è oggi ancora<br />

semplice: tra l’acquisizione dei dati, il loro controllo e la loro elaborazione<br />

passa del tempo, talora molto tempo.<br />

In Italia, come anche in altri paesi, la latenza del dato di mortalità in oggetto<br />

risulta infatti:<br />

• di circa uno-due anni per quel che riguarda le SISV, basate sui verbali delle<br />

Forze dell’Ordine (Polizia Stradale, Carabinieri e Polizia Municipale), elaborati<br />

dall’ISTAT e dall’ACI;<br />

• di circa 2-4 anni per quanto concerne le statistiche di mortalità generale<br />

dell’ISTAT (relative alle schede di morte nell’anno), che richiedono fisiologicamente<br />

questo lasso di tempo riguardando attualmente i dati di più di 560.000<br />

decessi/anno.<br />

Sicché, nel primo caso assistiamo ad una latenza dovuta ai ritardi di inoltro, o al<br />

mancato inoltro, dell’apposito modello che riporta i dati dell’incidente (fatto specifico<br />

degli incidenti che avvengono in zona urbana), che comporta talora anche<br />

la necessità di aggiornare i risultati già diffusi; nel secondo, le schede di morte<br />

per incidente stradale (attualmente intorno a 5500) vengono semplicemente a<br />

diluirsi nella grande massa delle schede relative alla mortalità generale; e il dato<br />

che ci interessa viene ad essere così reso disponibile soltanto alla fine delle operazioni<br />

di informatizzazione e delle innumerevoli verifiche di tutte le schede di<br />

morte.<br />

Per comprendere bene cosa questo voglia dire in pratica, si pensi che nel<br />

Convegno dei Ministri dei Trasporti dell’UE, tenutosi a Verona nel 2006, dove<br />

tutti i paesi dell’Unione si sono incontrati e confrontati per valutare la situazione<br />

della sicurezza stradale in riferimento all’obiettivo del 2010, i dati di mortalità<br />

per incidente stradale ivi presentati avevano carattere assai eterogeneo: alcuni<br />

paesi riportavano dati del 2003, altri del 2004 o del 2005, altri ancora addirittura<br />

del 2002 (5).<br />

La possibilità di ottenere con maggiore rapidità le informazioni relative agli<br />

incidenti stradali verbalizzati (ivi compresa la mortalità), istituendo un collegamento<br />

diretto delle FF.OO. che rilevano gli eventi con il Centro<br />

Elaborazione Dati del Ministero dei Trasporti, è stata prospettata in un recente<br />

lavoro (6). Tuttavia, questa strada sembra più di interesse per il rapido<br />

monitoraggio dell’accadimento degli incidenti stradali stessi che non della<br />

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