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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano

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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina 144<br />

Parte Seconda - I dati del Sistema Ulisse<br />

su strada) che la portava lo 0.5%.<br />

Quando monitoriamo direttamente su strada l’uso dei dispositivi, osserviamo<br />

una sintesi di tanti elementi, in particolare della propensione ad essere presenti<br />

sulla strada e della propensione a portare il dispositivo.<br />

Importanza e limiti delle interviste telefoniche<br />

In base a queste ultime considerazioni, credo dovrebbe essere a tutti ben chiaro<br />

come stimare la prevalenza d’uso dei dispositivi tramite interviste telefoniche<br />

non sia metodologicamente corretto.<br />

Le interviste telefoniche rappresentano oggi uno strumento davvero utile ed economico<br />

per rilevare moltissime caratteristiche della gente. E questo grazie anche<br />

al fatto che oggi nei paesi industrializzati quasi tutti possiedono un telefono (e<br />

quindi, a differenza di un tempo, la popolazione degli utenti telefonici è altamente<br />

rappresentativa della popolazione generale). Tuttavia, questa tecnica – come<br />

tutte le tecniche - ha dei limiti: in primo luogo non si presta a rilevare con facilità<br />

grandezze che derivano dall’interazione di altre grandezze; in secondo luogo,<br />

il suo uso appare delicato se l’argomento trattato rientra in una sfera strettamente<br />

privata di chi deve rispondere; in terzo luogo, quando la risposta può sottendere<br />

un possibile danno per il rispondente o la tentazione di compiacere chi fa<br />

l’intervista, essa non è in genere affidabile.<br />

Schematizzando al massimo, ora e nel seguito, vediamo un esempio “no problem”:<br />

“Pronto, signora: lei consuma formaggio?”; “Quante volte alla settimana lo consuma?”;<br />

“In genere, ogni volta, quanto ne consuma?”. E simili. Alla fine delle<br />

telefonate previste potremo facilmente stimare quanti consumano formaggio,<br />

quante volte lo fanno alla settimana, e quanto ne mangiano ogni volta. Non c’è<br />

stato motivo di non rispondere (a parte il tempo a questo dedicato): mangiare il<br />

formaggio non è un fatto strano, di cui ci si possa vergognare; né si ha motivo di<br />

ritenere che la cosa, se conosciuta, comporti danno: al massimo, potrà arrivare<br />

qualche pubblicità indesiderata per proporre l’acquisto di latticini.<br />

Vediamo ora altri esempi, dove i problemi invece non mancherebbero:<br />

“Buongiorno, signor Rossi: volevamo chiederle se negli ultimi cinque anni ha<br />

avuto problemi di carattere sessuale. Ne ha avuti?”; “Pronto, signora Bianchi: lei<br />

le paga le tasse?”; “Buongiorno: volevo sapere se lei paga il canone RAI”; “Salve!<br />

Vorremmo chiederle se nell’ultimo mese ha mai picchiato sua moglie. Lo ha<br />

fatto? Quante volte?”.<br />

L’affidabilità di eventuali risposte a queste domande è facilmente intuibile.<br />

Nello stesso modo vanno inquadrate domande sull’uso dei dispositivi:<br />

“Pronto, signora Bruni: lei usa le cinture di sicurezza?”; “Su cento spostamenti<br />

da lei effettuati, in media quante volte le usa?”; “Più o meno, quanti chilometri<br />

all’anno percorre, sia come conducente che trasportato?”. Ammesso che l’interpellata<br />

accetti di rispondere, è probabile che nel contempo ella si ponga alcune<br />

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