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LIBRO ULISSE NOVEMBRE 2011 28-11-2011 17 ... - Governo Italiano

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<strong>LIBRO</strong> <strong>ULISSE</strong> <strong>NOVEMBRE</strong> <strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>28</strong>-<strong>11</strong>-<strong>20<strong>11</strong></strong> <strong>17</strong>:09 Pagina 143<br />

Appendice metodologica<br />

Tutto questo è corretto, ma solo se il metodo di osservazione è altrettanto corretto.<br />

Infatti, nel contare qualcosa ci troviamo di fronte a quattro possibili situazioni:<br />

• si è contato quello che si doveva contare;<br />

• non si è contato quello che non si doveva contare;<br />

• si è contato quello che non si doveva contare;<br />

• non si è contato quello che si doveva contare.<br />

Le prime due situazioni caratterizzano un conteggio ideale; la terza situazione,<br />

invece, porterà a sovrastima; la quarta a sottostima.<br />

A ben riflettere, facendo un parallelo con la statistica induttiva, terza e quarta<br />

situazione rappresentano una manifestazione elementare di errori di tipo ! e di<br />

tipo ".<br />

Dunque, già a questo livello di base, assolutamente elementare, possono essere<br />

introdotti errori non banali, se sfuggono eventi o se non li si classifica bene.<br />

Per comprendere ancor più a fondo la complessità del problema che stiamo trattando,<br />

serviamoci di un modello semplificativo: un mazzo di N carte francesi, Nr<br />

rosse (cuori e quadri), Nn nere (fiori e picche). Il problema che ci poniamo è stimare<br />

la proporzione di carte rosse del mazzo, cioè Nr/N.<br />

A prima vista il modello sembra assai calzante per il nostro problema: il mazzo<br />

corrisponde alla popolazione di conducenti e trasportati, il colore di ogni carta al<br />

fatto che essi indossino (per es., il nero) o non indossino (rosso) il dispositivo. Nei<br />

fatti, invece, esso è assai lontano dallo schematizzare efficacemente il fenomeno<br />

che stiamo trattando. In primo luogo, il mazzo in questione è sempre uguale a se<br />

stesso, N carte che sono lì costantemente; anche la proporzione di carte rosse è<br />

quella che è, Nr/N, e non varia. Nel nostro caso, invece, la popolazione (il<br />

“mazzo”) cambia continuamente nel tempo (è un mazzo con un numero di carte<br />

che varia, in cui varia anche la proporzione di carte rosse e nere): sulle strade in<br />

tempi diversi sono infatti presenti utenti diversi (come numero e come caratteristiche).<br />

Ma c’è di più: mentre il colore della generica carta del mazzo è ben definito<br />

(se la carta è rossa, rossa sarà sempre), nel nostro caso questo “colore” varia<br />

in genere nel tempo. Certamente, ci sarà una certa quota di utenti che porterà<br />

sempre il dispositivo; come pure una certa quota che non lo porterà mai; ma in<br />

genere, in tantissimi casi, qualche volta si fa uso del dispositivo, qualche volta<br />

no. Ma, tanto per capire quanto le cose siano complicate, quello che vedremo alla<br />

fine, in modo sintetico, con una rilevazione dipenderà anche dalla propensione<br />

degli utenti a transitare per le strade. Per capirci: un soggetto che usa sempre la<br />

cintura e che guida un giorno all’anno avrà un peso pari a 1/365; un altro soggetto<br />

che non usa mai la cintura e che è presente sulla strada per 200 giorni<br />

all’anno, peserà 200/365, duecento volte quanto pesa il precedente. Facendo una<br />

media tra i due (in ricordo della facezia dei polli di Trilussa sulla statistica), in un<br />

caso diremmo che il 50% portava la cintura; nell’altro (pesando per la presenza<br />

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