Piano Direttore Sicurezza.pdf - Comune di Bologna

PIANO DIRETTORE
- ricostruzione di un quadro conoscitivo che permetta di inquadrare il fenomeno
dell incidentalit a Bologna rispetto alla sua evoluzione temporale, al confronto con altre
realt urbane e rispetto ai parametri maggiormente rappresentativi (cap. 1 e 2)
- individuazione dei punti neri della rete su cui si registrano i valori pi significativi dei
parametri di incidentalit stradale (cap. 3)
- verifica e bilancio del PSSU 2003 rispetto agli obiettivi fissati e ricostruzione dei benefici
ottenuti dagli interventi realizzati e di una possibile tendenza in assenza di interventi
(cap. 4)
- conseguente definizione degli obiettivi del presente PSSU finalizzati al raggiungimento
dell obiettivo al 2010 (cap. 5)
- individuazione dei punti neri oggetto di interventi infrastrutturali (cap. 6)
- individuazione delle azioni a scala di sistema, anche non strutturali, funzionali a contra-
stare i fattori di rischio pi diffusi (cap. 7 e 8)
- definizione delle risorse organizzative ed economiche a disposizione per l attuazione del
piano (cap. 10); in sede di redazione del Piano Attuativo dovr essere verificata la con-
gruenza delle risorse disponibili rispetto agli obiettivi fissati.
Le novit e gli aspetti di base del presente Piano Direttore, che tengono conto anche
dell esperienza condotta con il precedente Piano del 2003, sono:
- assunzione degli obiettivi europei (-50% di feriti e morti al 2010) che costituisce un im-
pegno maggiormente impegnativo per l Amministrazione Comunale rispetto all obiettivo
assunto nel precedente Piano (-40% dei morti e 20% dei feriti al 2010)
- adozione di azioni di contrasto dell incidentalit coordinate con gli altri Settori interessati
dell Amministrazione Comunale (in particolare Polizia Municipale) e con la Provincia di
Bologna che sta elaborando l omologo Piano Provinciale
- assunzione che il raggiungimento degli obiettivi deve essere perseguito non solo con
azioni di adeguamento delle infrastrutture, che hanno percorsi amministrativi, tempi e
necessit finanziarie relativamente elevati, ma anche, per una significativa quota parte,
con azioni di educazione stradale, sensibilizzazione dell utenza e controllo delle regole
- assunzione che per il raggiungimento degli obiettivi fissati determinante l evoluzione
del comportamento degli utenti della strada verso forme caratterizzate da maggiore re-
sponsabilit e competenza.
- riconoscimento della difficolt di contrastare il numero di morti per incidente stradale
con interventi infrastrutturali localizzati a causa della dispersione territoriale degli eventi
con esito mortale e della quantit di fattori che determinano un tale esito, solo in parte
contrastabili agendo sulla geometria stradale
- la necessit di adottare interventi a scala di sistema, e quindi integrati con indirizzi e
obiettivi del PGTU, oltre agli interventi localizzati sui punti neri
Û possibilit di accedere all esperienza del Piano della Sicurezza Stradale del 2003 per va-
lutare efficacia e benefici attesi degli interventi fin qui attuati e di quelli da progettare.
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