Allegato D - Città di Vignola - Sito Ufficiale

finalità di destinare tali risorse risparmiate all’effettivo completamento dell’opera. Nella
finalità dunque di garantire l’apertura al traffico della primaria direttrice, potranno essere proposte
piccole varianti per riconoscere misure compensative a quei soggetti espropriati che sono stati
direttamente impattati dall’attraversamento dell’infrastruttura.
In questi mesi è stato ampio il confronto con associazioni di categoria, sindacati sulla
caratterizzazione da dare all’insieme degli interventi da localizzare nell’area ex Sipe.
Come noto il pronunciamento della Soprintendenza sul progetto preliminare di recupero
degli immobili destinati al Centro Ricerche è risultato favorevole e quello sulla localizzazione degli
spazi destinati alla residenza, che ha visto pure un parere favorevole però condizionato a
delocalizzare parte degli interventi residenziali nelle Alte (inizialmente la zona era destinata ad
attività produttive), ha richiesto alla proprietà di riorganizzare l’assetto dell’area. In particolare il
dibattito si è concentrato da una parte sul decollo del Centro Tecnologico, per il quale è stato
recentemente adottato un Accordo tra Provincia di Modena, Regione e Università di Modena
garantendo così risorse per l’avvio delle attività, dall’altra sul dimensionamento dell’offerta
commerciale, inizialmente proposta per circa 22.000 mq., poi ridotta a 17.000 mq., infine sanzionata
recentemente dalla Provincia con l’adozione del PTCP con la previsione di un’area commerciale
integrata, ivi compresa una grande struttura di vendita non alimentare, che non potrà superare gli
11.000 mq. di Su complessiva.
La proprietà ha presentato recentemente la proposta di un nuovo Piano Particolareggiato in
variante all’accordo di programma del 2004, sul quale si è avviata il 15 ottobre scorso la
Conferenza di Servizi che dovrà pervenire entro il prossimo febbraio alla definizione di un nuovo
Accordo su cui preventivamente si chiederà l’approvazione del Consiglio.
Per quanto concerne l’area dell’ex-mercato ortofrutticolo è stato consegnato lo scorso luglio
il progetto di fattibilità elaborato dal prof. Carlo Terpolilli dell’Università di Firenze con l’obiettivo
di definire un corretto uso dell’area nel quadro di una specifica strategia socio-economica ed
urbana della città. Lo studio di fattibilità ha focalizzato la sua attenzione sui seguenti aspetti:
- il ruolo che l’area svolge nella nodalità urbana
- caratteri, peculiarità delle tipologie di insediamento
- natura delle funzioni (monofunzionale o mix)
- valutazione economica sulle possibili modalità di attuazione
Lo studio propone diverse soluzioni meta-progettuali destinate ad ospitare un sistema
articolato di funzioni e servizi graduando diversamente il ruolo giocato da tre elementi principali
(la galleria come strada coperta, la loggia come piano coperto, il chiostro come luogo urbano
protetto) valutando al contempo queste soluzioni con la congruenza delle possibili destinazioni e
con le caratteristiche più complessive del contesto urbano. A partire da questo progetto di
fattibilità è stato attivato a ottobre un laboratorio dove alcune decine di studenti universitari, sotto
la guida di un gruppo di esperti, hanno prospettato configurazioni planimetriche, modelli,
tipologie, volumetrie e funzioni i cui risultati sono stati offerti al confronto ed alla discussione con
la cittadinanza al fine di verificare su quale prioritariamente orientarsi.
La Soprintendenza non ha formulato osservazioni al progetto definitivo del Parco delle
bambine e dei bambini; per cui gli uffici hanno avviato le procedure per la fase esproprio dei
terreni. L’avviso è stato pubblicato per le eventuali osservazioni e controdeduzioni.
Successivamente si procederà alla sua approvazione.
Per quanto concerne l’edilizia privata, continueranno con la consueta intensità le attività di
sportello per le autorizzazioni all’abitabilità (i flussi riguardano molti neoresidenti di provenienza
straniera), come pure le dichiarazioni di inizio attività e i permessi di costruire. Le complesse
dinamiche edilizie che caratterizzano i processi trasformativi richiedono un puntuale, costante e
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