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Allegato D - Città di Vignola - Sito Ufficiale

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• la centralità dei centri storici quale luogo qualificato e ulteriormente da valorizzare<br />

per l’offerta <strong>di</strong> funzioni varie (cultura, centri commerciali naturali) da conseguire<br />

unitamente a politiche <strong>di</strong>ffuse <strong>di</strong> conservazione e tutela<br />

• la qualificazione della città dell’industria, attraverso il decollo del Polo Tecnologico<br />

dell’innovazione ed il perseguimento <strong>di</strong> standards <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> qualità ecologica e <strong>di</strong><br />

morfologia urbana ed architettonica sia negli inse<strong>di</strong>amenti attuali, ma soprattutto in<br />

quelli da prevedere;<br />

• un riorientamento deciso degli interventi ammissibili nelle zone rurali nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong><br />

valorizzare l’impresa agricola sia nei suoi aspetti <strong>di</strong> specializzazione produttiva che<br />

ricreativo-ambientale, <strong>di</strong> ridare identità e valore al paesaggio agrario quale risorsa<br />

identitaria del territorio dell’Unione, <strong>di</strong> contrastare la trasformazione degli e<strong>di</strong>fici non<br />

più collegati all’agricoltura in residenze per le pesanti ripercussioni derivate al sistema<br />

infrastrutturale dei servizi, alle mobilità e all’ambiente più complessivamente inteso;<br />

• la riorganizzazione del sistema della mobilità attraverso il potenziamento e<br />

qualificazione delle <strong>di</strong>rettrici est-ovest e sud-nord; l’alleggerimento nelle zone urbane<br />

del traffico <strong>di</strong> attraversamento; lo sviluppo a livello urbano ed extraurbano <strong>di</strong> mobilità<br />

<strong>di</strong> trasporto dolce, il potenziamento del trasporto pubblico su gomma e ferro;<br />

• l’estensione e il potenziamento delle dotazioni pubbliche in termini <strong>di</strong> servizi scolastici<br />

e sanitari, <strong>di</strong> verde urbano, <strong>di</strong> politiche per la sosta, <strong>di</strong> valorizzazione dei corridoi<br />

ecologici con particolare riguardo alle fasce fluviali nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> creare spazi <strong>di</strong><br />

affaccio fruibili e qualificati per i centri urbani.<br />

Urbanistica ed E<strong>di</strong>lizia<br />

Appare evidente che in materia Urbanistica l’impegno maggiore, sia sul piano politicoamministrativo<br />

che sul piano tecnico, sarà riservato ai lavori della Conferenza <strong>di</strong> Pianificazione per<br />

la formazione del nuovo PSC. Questa attività con<strong>di</strong>zionerà le proposte che l’Amministrazione<br />

intende sottoporre al Consiglio prima della fine del mandato amministrativo, nel senso che<br />

l’eventuale adozione del PSC e del RUE potrà già definire puntuali opzioni <strong>di</strong> assetto territoriale e<br />

<strong>di</strong> norme regolamentari relativamente ai vincoli, ai processi trasformativi ed alle con<strong>di</strong>zioni in cui<br />

questi possono essere resi possibili.<br />

Qualora non si pervenga all’adozione, si ritiene che alcune scelte strategiche comunque<br />

vadano compiute, in particolare per quanto concerne la mo<strong>di</strong>fica delle norme <strong>di</strong> PRG in materia <strong>di</strong><br />

territorio agricolo.<br />

Le analisi condotte in sede <strong>di</strong> formazione del Quadro Conoscitivo per il nuovo PSC hanno<br />

confermato la pesante situazione derivata dalla crescente urbanizzazione in zona agricola. La<br />

<strong>di</strong>namica della copertura <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti non collegati al comparto agricolo vede nel ventennio<br />

86/2007 una crescita rispetto al preesistente <strong>di</strong> oltre il 50%. E ciò per l’inadeguatezza dei filtri<br />

normativi, per la sostanziale in<strong>di</strong>fferenza delle norme rispetto alle tipologie aziendali, per<br />

l’assecondamento nei fatti dei processi <strong>di</strong> sostituzione dei contenitori ex agricoli a fini abitativi, per<br />

l’insufficiente attenzione ai temi della compatibilità ambientale e alla sostenibilità delle reti e del<br />

sistema infrastrutturale più complessivo. Si appalesa pertanto l’esigenza <strong>di</strong> adottare una variante<br />

normativa che riconduca i processi trasformativi nelle zone agricole a piena coerenza con i <strong>di</strong>sposti<br />

della legge regionale urbanistica (L.R. 20/2000).<br />

Nel mese <strong>di</strong> ottobre si è avviata la Conferenza dei Servizi per valutare unitamente a<br />

Provincia e Comune <strong>di</strong> Spilamberto gli interventi espropriativi da fare, ivi comprese le necessarie<br />

eventuali varianti al PRG per il completamento della costruenda Pedemontana “Ponte <strong>di</strong> <strong>Vignola</strong>”<br />

e la contemporanea valutazione delle eventuali misure compensative da riconoscere agli<br />

esproprian<strong>di</strong>, quale opportunità non solo <strong>di</strong> contenimento/risparmio <strong>di</strong> risorse ma anche con la<br />

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