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Allegato D - Città di Vignola - Sito Ufficiale

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non prevista nell’Accordo, necessita la riapertura <strong>di</strong> tutto il processo <strong>di</strong> formazione del PSC. Si<br />

tratta ovviamente <strong>di</strong> un pesante vincolo che probabilmente non va nella <strong>di</strong>rezione della<br />

economicità né della snellezza delle decisioni amministrative; il quadro <strong>di</strong> riferimento normativo è<br />

questo e quin<strong>di</strong> appare necessario valorizzare al massimo gli elementi <strong>di</strong> flessibilità e gli aspetti <strong>di</strong><br />

rigore normativo negli strumenti del RUE e del POC.<br />

Per quanto concerne i contenuti <strong>di</strong> lavoro, preme peraltro riba<strong>di</strong>re che lo stesso Documento<br />

Preliminare potrà subire mo<strong>di</strong>fiche e più puntuali declinazioni sia dagli apporti che perverranno<br />

in sede <strong>di</strong> Conferenza, ma anche e soprattutto dalle fasi aperte <strong>di</strong> confronto, ascolto e <strong>di</strong>alogo con il<br />

territorio e le sue <strong>di</strong>verse componenti.<br />

Il Documento Preliminare riconosce la peculiarità del sistema territoriale dell’Unione Terre<br />

<strong>di</strong> Castelli sia per la sua collocazione strategica tra i due sistemi urbani polarizzanti del capoluogo<br />

provinciale e del <strong>di</strong>stretto ceramico da una parte, dell’area metropolitana bolognese dall’altra, ma<br />

anche per la sua evoluzione autonoma nel tempo che ne ha forgiato identità culturale, socioeconomica<br />

e paesaggistica.<br />

Coglie peraltro la fase delicata <strong>di</strong> transizione dove le incertezze derivate dalla competizione<br />

tra sistemi <strong>di</strong> imprese e sistemi territoriali alla scala globale, unite alle rilevanti ripercussioni che le<br />

recenti vicende della crisi finanziaria internazionale determineranno nelle performances delle<br />

economie reali dei sistemi territoriali locali, rischiano <strong>di</strong> frammentare ed indebolire, in assenza <strong>di</strong><br />

strategie unitarie <strong>di</strong> sistema almeno alla scala regionale, la catena del valore su cui si è strutturata e<br />

consolidata la forza del nostro territorio.<br />

Da qui l’esigenza <strong>di</strong> trovare nell’innovazione <strong>di</strong> sistema e nella innovazione territoriale le<br />

chiavi <strong>di</strong> volta per mantenere alta la qualità delle nostre conurbazioni urbane, delle nostre imprese<br />

e dei servizi alla popolazione.<br />

Obiettivi da perseguire attraverso la produzione <strong>di</strong> valori culturali con<strong>di</strong>visi e<br />

l’elaborazione <strong>di</strong> un progetto che veda il futuro non solo come minaccia, ma come opportunità<br />

nella duplice <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> conseguire coesione sociale e sostenibilità ambientale. La centralità<br />

dell’innovazione deve trovare una precisa e puntuale declinazione:<br />

• nell’innovazione delle funzioni già presenti sul territorio (funzioni formative,<br />

logistiche)<br />

• nell’innovazione <strong>di</strong> soggetti che partecipano al progetto territoriale (istituzioni,<br />

imprese, terzo settore, citta<strong>di</strong>nanza)<br />

• nell’innovazione delle tecnologie operanti (ricerca, mobilità, energia)<br />

• nell’innovazione dell’immagine (marketing territoriale, offerta culturale,<br />

riqualificazione urbana)<br />

• nell’innovazione organizzativa (processo <strong>di</strong> formazione delle reti, ascolto sociale e<br />

partecipazione)<br />

Lo schema <strong>di</strong> assetto territoriale, che dovrà trovare una giusta con<strong>di</strong>visione, anche in<br />

parallelo alla Conferenza <strong>di</strong> Pianificazione con le <strong>di</strong>verse componenti istituzionali e con le istanze<br />

della società organizzata e complessivamente con tutta la comunità, delinea quali assi prioritari del<br />

Piano:<br />

• l’esigenza <strong>di</strong> garantire la riproduzione sociale e naturale della popolazione dell’Unione;<br />

• la presa d’atto della fine <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> espansione urbana e l’esigenza <strong>di</strong> conseguire gli<br />

obiettivi <strong>di</strong> crescita degli inse<strong>di</strong>amenti prioritariamente attraverso la riqualificazione,<br />

rendendo i processi trasformativi in espansione residuali e in via esclusiva solamente<br />

per garantire quote <strong>di</strong> housing sociale, per processi delocalizzativi orientati a<br />

compensare attuali previsioni ambientalmente impattanti<br />

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