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Allegato D - Città di Vignola - Sito Ufficiale

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ASSESSORATO<br />

“URBANISTICA – SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA – SVILUPPO<br />

SOSTENIBILE”<br />

~<br />

TERRITORIO E SVILUPPO SOSTENIBILE<br />

La Formazione del PSC intercomunale<br />

Come già evidenziato nella relazione <strong>di</strong> accompagnamento allo stato <strong>di</strong> attuazione degli<br />

interventi previsti per il 2008 ed agli equilibri <strong>di</strong> bilancio, si è registrato un significativo slittamento<br />

della tempistica inizialmente prospettata per la formazione del PSC intercomunale.<br />

La complessa elaborazione del Quadro Conoscitivo e l’esigenza <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re alla scala<br />

comunale gli elementi <strong>di</strong> scenario prospettati nell’orizzonte temporale <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà del Piano, da<br />

ricondurre in una unica, organica e unitaria strategia <strong>di</strong> area vasta, hanno permesso <strong>di</strong> licenziare<br />

gli elaborati <strong>di</strong> Quadro Conoscitivo, la VALSAT e in particolare il Documento Preliminare in forma<br />

definitiva da parte delle Giunte Comunali e della Giunta dell’Unione solo nella seconda metà dello<br />

scorso mese <strong>di</strong> ottobre. Attività questa necessaria per concordare con la Provincia l’avvio della<br />

Conferenza <strong>di</strong> Pianificazione, che vede la partecipazione, oltre ai Comuni interessati ed alla stessa<br />

Provincia, <strong>di</strong> tutti gli Enti ed Istituzioni che in quella sede sono chiamati ad esprimere pareri,<br />

formulare osservazioni, richiedere integrazioni e mo<strong>di</strong>fiche.<br />

I tempi della Conferenza, trattandosi <strong>di</strong> soggetti che partecipano in modo paritario, non<br />

sono preventivamente determinati. Pur nella complessità <strong>di</strong> una realtà che presenta una proposta<br />

riguardante ben cinque Comuni, e tenuto conto <strong>di</strong> esperienze pregresse (non molte sinceramente<br />

alla nostra scala), è possibile prospettare la chiusura della stessa Conferenza e poter pervenire<br />

all’Accordo <strong>di</strong> Pianificazione entro il mese <strong>di</strong> marzo - aprile 2009.<br />

L’adozione del Piano sarà in questa <strong>di</strong>rezione strettamente legata alle prossime scadenze<br />

che verranno definite a livello nazionale per il rinnovo degli organi politico-amministrativi.<br />

Appare evidente in questo senso la possibilità che il Piano possa essere adottato dalla prossima<br />

Amministrazione.<br />

In questi ultimi mesi è stato avviato il confronto con le Assemblee elettive e con i<br />

rappresentanti della società civile organizzata, così come sono stati attivati strumenti <strong>di</strong> ascolto<br />

sociale che permetteranno <strong>di</strong> specificare e articolare meglio obiettivi, strategie e strumenti <strong>di</strong> lavoro<br />

già contenuti e ampliamente argomentati nel Documento Preliminare. Appare opportuno in questa<br />

sede specificare meglio la peculiarità del Piano Strutturale, che, conseguentemente alla profonda<br />

innovazione degli strumenti urbanistici sanciti dalla L.R. 20/00, non costituisce documento<br />

regolativo dei <strong>di</strong>ritti e<strong>di</strong>ficatori, rappresentando invece nella sua complessità e nelle sue <strong>di</strong>verse<br />

articolazioni scenario progettuale <strong>di</strong> riferimento nell’orizzonte temporale dato, scenario che trova<br />

attuazione nella sua <strong>di</strong>mensione regolamentativa nel RUE e nella <strong>di</strong>mensione territoriale, spaziale<br />

e temporale nel POC (Piano Operativo Comunale). In questo senso, con tutte le con<strong>di</strong>zioni e i<br />

<strong>di</strong>versi vincoli posti a livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>namiche evolutive del contesto economico <strong>di</strong> riferimento, anche<br />

alla luce dei non lievi riflessi che la recente crisi finanziaria determinerà sulle economie reali dei<br />

sistemi territoriali locali, nella necessità <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre obiettivi <strong>di</strong> coesione sociale e <strong>di</strong><br />

sostenibilità ambientale, lo schema <strong>di</strong> assetto territoriale su cui si sta riflettendo risulta equilibrato<br />

e adeguatamente flessibile. In particolare se si tiene conto della complessità procedurale introdotta<br />

con la L.R. 20/00, secondo cui una qualsiasi variazione strutturale dell’impianto co<strong>di</strong>ficato e<br />

con<strong>di</strong>viso in chiusura della Conferenza <strong>di</strong> Pianificazione e avente una qualche ricaduta territoriale<br />

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