Allegato D - Città di Vignola - Sito Ufficiale

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INDICE Relazione del Sindaco 3 Servizi In Carico Al Sindaco 18 Assessorato “Economia, Infrastrutture, Bilancio E Investimenti, Finanza E Patrimonio E Politiche Giovanili” 24 Assessorato “Politiche Per La Salute, Sviluppo Agroalimentare, Tutela Del Consumatore” 36 Assessorato “Qualità E Sicurezza Urbana - Parchi - Politiche Per Lo Sport - Protezione Civile - Tempi E Orari Della Cittaʹ” 40 Assessorato “Politiche Sociali – Rapporti Con Il Cittadino” 47 Assessorato “Politiche Educative, Scuola, Formazione,Edilizia Scolastica, Politiche Per Il Lavoro E Politiche Demografiche” 54 Assessorato “Urbanistica – Sportello Unico Per L’edilizia – Sviluppo Sostenibile” 71 Assessorato “Cultura – Turismo - Eventi” 79 1 Sezione 1 - Caratteristiche generali della Popolazione, del territorio, dellʹeconomia insediata e dei servizi dellʹEnte: 82 1.1 Popolazione 83 1.2 Territorio 85 1.3 Servizi 86 1.3.1 Personale 86 1.3.2 Strutture 87 1.3.3 Organismi gestionali 88 1.3.4 Accordi di programma e altri strumenti di programmazione negoziata 91 1.3.5 Funzioni esercitate su delega 93 1.4 Economia insediata 94 2 Sezione 2 - Analisi delle risorse 95 2.1 Fonti di finanziamento 96 2.2 Analisi delle risorse 97 2.2.1 Entrate tributarie 97 2.2.2 Contributi e trasferimenti correnti 99 2.2.3 Proventi extratributari 101 2.2.4 Contributi e trasferimenti in conto capitale 103 2.2.5 Proventi ed oneri di urbanizzazione 105 2.2.6 Accensione di prestiti 106 2.2.7 Riscossione di crediti e anticipazioni di cassa 107 3 Sezione 3 - Programmi e progetti 108 3.1 Considerazioni generali e dimostrazione delle variazioni rispetto allʹanno precedente 109 3.2 Obiettivi degli organismi gestionali dellʹente 109 3.3 Quadro generale degli impieghi per programma 110 3.4 Programmi 111 3.5 Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma 114 3.6 Spesa prevista per la realizzazione dei programmi 117 3.9 Riepilogo Programmi per fonti di finanziamento 118 4 Sezione 4 - Stato di attuazione dei Programmi deliberati negli anni precedenti e considerazioni sullo stato di attuazione dei programmi 119 4.1 Elenco delle opere pubbliche finanziate negli anni precedenti e non realizzate (in tutto o in parte) 120 4.2 Considerazione sullo stato di attuazione dei Programmi 123 5 5.2 Sezione 5 - Rilevazione per il consolidamento dei conti pubblici (Art.12, c.8 DLgs.77/95) 127 Allegati Finali (piano delle Alienazioni e contributi ex art. 7 del regolamento) 128 6 Sezione 6 - Considerazioni finali sulla coerenza dei programmi rispetto ai piani regionali di sviluppo, ai piani regionali di settore, agli atti programmatici della Regione 130 7 Sezione 7 - Emendamenti 131 Pag 2 Pagina
RELAZIONE DEL SINDACO ~ La situazione economico finanziaria Il bilancio preventivo 2009 si apre con una nuova fase di recessione internazionale che ha condotto ad una crisi dei meccanismi economici di una velocità straordinaria. Nel giro di alcuni mesi le prospettive di sviluppo e di tenuta del sistema economico italiano sono radicalmente cambiate senza che ci sia una chiara comprensione dei meccanismi che hanno portato a questa situazione e quindi senza che si abbia un idea di quale sia la ricetta per uscire dal baratro della crisi. Localmente questa condizione genera una ulteriore preoccupazione dovuta alla consapevolezza delle ragioni globali della crisi e quindi della difficoltà di agire localmente sulle leve che governano tali fenomeni. Lʹidea di un mercato lontano dalla realtà locale ma lontano anche dall’economia reale e governato da meccanismi imponderabili e impercettibili che si perdono nella globalità e nella velocità degli scambi e nella loro immaterialità si è ormai affermata da tempo. Difficile era prevedere che tale sistema potesse crollare portando con sé nella crisi economia e vita reale delle persone. Cʹerano stati dei segnali preoccupanti e crisi eccellenti di alcuni settori o di alcune grandi imprese ma nessuno poteva prevedere il crollo complessivo del sistema fino ad arrivare alle fondamenta del sistema stesso il sistema finanziario mondiale. Gli interventi della new economy delle borse o delle banche centrali hanno bruciato miliardi di euro senza sortire effetto. I risparmi stanno aumentando esponenzialmente e contemporaneamente calano drasticamente gli affidamenti delle banche per una sfiducia complessiva nel sistema senza capo né coda. Eʹ in questo contesto che entrano in crisi gli interventi sperimentati negli ultimi anni sui meccanismi di mercato e si torna a riscoprire le soluzioni ormai dimenticate del crollo prebellico degli anni ‘30. Ecco che da Tremonti a Obama si riscopre il vecchio John Maynard Keynes e le sue ricette. Lʹeconomia moderna diceva Keynes non necessariamente trova il suo equilibrio nella piena occupazione ma può trovarlo nella disoccupazione. I tassi di interesse negli anni trenta erano arrivati ai valori nominali senza una ripresa degli investimenti. In questa situazione il governo dovrebbe abbandonare i precetti di una sana finanza pubblica per sostenere la domanda anche con spese non coperte da entrate. Il governo deve spendere per lʹassistenza diretta e per le opere pubbliche. Il governo deve contrarre prestiti e spendere a fini pubblici. Solo in questo modo si rompe lʹequilibrio della sotto-occupazione spendendo deliberatamente i risparmi accantonati e non utilizzati dal settore privato. LʹAnci è tornata oggi a ribadire la necessità di una revisione del patto di stabilità per gli investimenti degli enti locali. In questo momento in cui si avverte la necessità di politiche anticicliche si ritiene essenziale escludere questʹanno e lʹanno prossimo nel calcolo degli investimenti il patto di stabilità per i comuni sopra i 5 mila abitanti. LʹANCI ha calcolato, infatti, che a causa del patto di stabilità i comuni non possono sbloccare 63 miliardi di investimenti già impegnati e non possono impiegare 3,8 miliardi di avanzi di amministrazioni. Eʹ quindi chiaro che in una fase di forte recessione economica lʹunico motore di un nuovo sviluppo possono essere le autonomie locali meno costrette in vincoli che appaiono del tutto assurdi e in totale contrasto con lo sviluppo delle comunità locali e di conseguenza dellʹintero paese. Le energie e le intelligenze, i progetti e i piani di sviluppo locale sono ormai senza speranza costretti e vincolati nelle maglie di patti di stabilità senza senso. Da una parte lʹesortazione a sviluppare un’amministrazione pubblica moderna ed efficiente fino a diventare impresa o ad affidarsi allʹimpresa; dallʹaltra lʹimpossibilità di aggiornare il proprio capitale umano, a dotarsi degli strumenti adeguati, il divieto a ricorrere al debito o a strumenti finanziari o societari di Pag 3
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