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IX- STRUTTURA URBANA - Comune di Montale

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INDICATORI DI STATO<br />

<strong>IX</strong> S1- TERRITORIO URBANO<br />

<strong>IX</strong> S1.1 – Lo stato dell’arte<br />

<strong>IX</strong> S1.2 – Gli strumenti urbanistici<br />

<strong>IX</strong> S1.3 – Il verde pubblico<br />

INDICATORI DI PRESSIONE<br />

<strong>IX</strong> P1 – ATTIVITA’ EDILIZIA<br />

<strong>IX</strong> P2 – ABUSIVISMO EDILIZIO<br />

<strong>IX</strong>- <strong>STRUTTURA</strong> <strong>URBANA</strong><br />

INDICATORI DI RISPOSTA<br />

<strong>IX</strong> R1 - POLITICHE INTRAPRESE E PREVISTE<br />

<strong>IX</strong> R1.1 – Le Province : il PTCP<br />

<strong>IX</strong> R1.2 – I Comuni: interventi <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica<br />

<strong>IX</strong> R1.3 – I Comuni: il verde pubblico<br />

SCHEDA DI SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI<br />

ALA21-1


INDICATORI DI STATO<br />

<strong>IX</strong> S1- TERRITORIO URBANO<br />

<strong>IX</strong> - SISTEMA <strong>STRUTTURA</strong> <strong>URBANA</strong><br />

<strong>IX</strong> S1.1 – Lo stato dell’arte<br />

Per fotografare la situazione riguardo la superficie del territorio urbanizzato, ci siamo<br />

riferiti alle “aree urbanizzate” descritta nelle tabelle dell’Uso del Suolo elaborate nel PTC<br />

della Provincia <strong>di</strong> Pistoia e dal medesimo tematismo derivante tuttavia dal censimento<br />

ISTAT del 1991. Per il comune <strong>di</strong> Montemurlo ci siamo invece riferiti ai dati presenti nel<br />

PRG.<br />

Occorre premettere che per area urbanizzata perimetrata nelle tavole dell’uso del<br />

suolo sono ricompresi gli inse<strong>di</strong>amenti produttivi e i centri abitati, mentre nei dati del<br />

Censimento ISTAT ’91, sono accorpate anche le infrastrutture viarie, il verde urbano etc.<br />

ettari<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />

Area urbana 287,3 220,4 548 480,5<br />

Area totale 1164 3202 4596 3066<br />

Fig.<strong>IX</strong>.1 Aree urbane in base ai dati PTC sul tematismo “uso suolo”.<br />

Pur considerando le <strong>di</strong>fferenze tra le definizioni che caratterizzano il tematismo “area<br />

urbanizzata”, è importante notare che sono presenti caratteristiche molto <strong>di</strong>verse da<br />

comune a comune. In generale, facendo una stima percentuale dell’area occupata dal<br />

tessuto urbano, inteso come e<strong>di</strong>ficato, sul totale della superficie comunale, il comune <strong>di</strong><br />

Agliana risulta essere quello maggiormente “urbanizzato”. Infatti quasi il 25% della<br />

superficie comunale è occupata da area urbana, mentre il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata,<br />

territorialmente molto più esteso, è invece interessato per il 11% del totale.<br />

Una situazione sensibilmente <strong>di</strong>versa presenta invece il comune <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>, e<br />

subor<strong>di</strong>natamente quello <strong>di</strong> Montemurlo, dove il tessuto urbano, proporzionalmente,<br />

occupa una parte minima della superficie comunale, <strong>di</strong>ffuso soprattutto nella porzione<br />

pianeggiante del territorio.<br />

ALA21-2


0,3<br />

0,2<br />

0,1<br />

0<br />

Densità aree<br />

urbanizzate<br />

Fig.<strong>IX</strong>.2 Densità delle aree urbane in base ai dati PTC sul tematismo “uso suolo” rispetto alla superficie<br />

complessiva.<br />

ettari<br />

Fig.<strong>IX</strong>.3 Aree urbane in base ai dati PTC sul tematismo “censimento 91”.<br />

0,4<br />

0,3<br />

0,2<br />

0,1<br />

0<br />

Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />

0,24 0,06 0,11 0,15<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />

area comune in ettari 1164 3202 4596 3066<br />

Aree urbane in ettari 358,2 237,9 1041 480,5<br />

Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />

densità sup. urbana 0,3 0,07 0,22 0,16<br />

Fig.<strong>IX</strong>.4 Densità delle aree urbane in base ai dati PTC sul tematismo “censimento 91” rispetto alla superficie<br />

complessiva.<br />

ALA21-3


Per completare la <strong>di</strong>stinzione tra collina e pianura mostriamo la relazione tra tessuto<br />

urbano e posizione altimetrica degli abitati per i Comuni <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>, Montemurlo e<br />

Quarrata.<br />

15%<br />

Fig.<strong>IX</strong>.5 Ripartizione degli abitati in base alla posizione altimetrica (DATI DERIVANTI DAL CENSIMENTO<br />

ISTAT ’91).<br />

Per i Comuni <strong>di</strong> Agliana, <strong>Montale</strong> e Quarrata i dati del PTC (“Uso suolo”) forniscono<br />

una <strong>di</strong>fferenziazione a livello areale tra aree urbanizzate o produttive e aree ver<strong>di</strong><br />

urbane. Abbiamo quin<strong>di</strong> potuto fornire una stima quantitativa precisa <strong>di</strong> questi fattori.<br />

Nella tabella seguente mostriamo i grafici derivanti dall’elaborazione dei dati.<br />

600<br />

500<br />

400<br />

300<br />

200<br />

100<br />

Quarrata<br />

0<br />

85%<br />

62%<br />

287<br />

<strong>Montale</strong><br />

Ubicazione in pianura Ubicazione in collina<br />

25 16 30<br />

Aree urbanizzate o produttive<br />

Aree ver<strong>di</strong> urbane<br />

Fig.<strong>IX</strong>.6 Sud<strong>di</strong>visione del tessuto urbano in base ai dati forniti dal PTC <strong>di</strong> Pistoia. I dati sono espressi in<br />

ettari.<br />

220<br />

38%<br />

Montem urlo<br />

Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata<br />

3%<br />

548<br />

97%<br />

ALA21-4


La tabella precedente mostra una situazione piuttosto simile nel rapporto tra i vari<br />

comuni. Solo Quarrata presenta la caratteristica peculiare <strong>di</strong> avere un’area urbana<br />

destinata al verde piuttosto limitata.<br />

Ci è sembrato opportuno anche mostrare l’incremento percentuale e totale<br />

dell’espansione delle aree urbanizzate negli ultimi 100 anni. Anche in questo caso<br />

abbiamo utilizzato i forniti dal PTC e relativi al 1880, al 1954 ed al 1998.<br />

Fig.<strong>IX</strong>.7 Aree urbanizzate ,secondo i dati forniti da PTC, al 1880, 1954 e 1998.<br />

Il grafico mostra un forte incremento della struttura urbana in tutti e tre i territori<br />

comunali, in particolare in quello <strong>di</strong> Agliana. La visualizzazione dei dati in forma<br />

incrementale può essere meglio compresa riferendosi al grafico successivo. In questa<br />

elaborazione mostriamo gli incrementi percentuali dell’utilizzo <strong>di</strong> suolo da parte del<br />

tessuto urbanizzato.<br />

3000%<br />

2500%<br />

2000%<br />

1500%<br />

1000%<br />

500%<br />

0%<br />

ettari<br />

600<br />

500<br />

400<br />

300<br />

200<br />

100<br />

0<br />

Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata<br />

1880 11 16 26<br />

1954 64 68 145<br />

1998 287 220 548<br />

Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata<br />

1880-1954<br />

1954-1998<br />

Incremento totale 1880-1998<br />

Fig.<strong>IX</strong>.8 Incrementi percentuali delle aree urbanizzate dal 1880 al 1998 dai dati del PTC.<br />

ALA21-5


Risulta evidente che negli anni che vanno dal 1880 al 1954 l’espansione urbana<br />

subisce una forte crescita in tutti i comuni. La seconda fase dal 1954 al 1998 mostra<br />

sempre una crescita costante, anche se meno accentuata rispetto a quella precedente.<br />

Confrontando gli incrementi totali, è evidente come Agliana abbia ampliato la superficie<br />

urbanizzata del 2600% in poco più <strong>di</strong> un secolo. L’espansione urbanistica risulta molto<br />

meno accentuata nel comune <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>, mentre Quarrata si colloca in una situazione<br />

interme<strong>di</strong>a tra i due comuni.<br />

<strong>IX</strong> S1.2 – Gli strumenti urbanistici<br />

Per approfon<strong>di</strong>re i dati emersi nel paragrafo precedente, si è ritenuto opportuno<br />

illustrare sinteticamente i principi car<strong>di</strong>ne contenuti negli strumenti urbanistici vigenti o in<br />

via <strong>di</strong> adozione, dalla cui lettura è possibile forse comprendere la filosofia che ha ispirato<br />

lo sviluppo urbanistico in questi ultimi anni.<br />

AGLIANA<br />

Il PRG vigente, che ha comunque subito alcune mo<strong>di</strong>fiche rispetto alla versione<br />

originaria del 1990, ha percorso un iter amministrativo piuttosto articolato; infatti è stato<br />

approvato dalla DGRT n. 476 del 24/04/1996 e recepito dal Consiglio Comunale con<br />

Delibera n°73 del 30/04/1997 per essere quin<strong>di</strong> definitivamente approvato con Del.G.R.<br />

n°69 del 1999.<br />

PRINCIPALI OBIETTIVI DEL PRG:<br />

a) ottimizzazione dell’uso del territorio e delle risorse economiche, con<br />

attenzione particolare alla sistemazione idraulica del territorio, prevedendo, ad<br />

esempio, alcuni interventi <strong>di</strong> iniziativa come la realizzazione del bacino scolmatore<br />

sul Torrente Brana oppure l’adozione <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti a favore della<br />

minimizzazione degli effetti del rischio idraulico fra cui si ricorda la previsione <strong>di</strong><br />

apposito fasce <strong>di</strong> rispetto ai bacini ed ai corsi d’acqua, oppure la previsione <strong>di</strong> una<br />

vasta fascia, <strong>di</strong> oltre 50 ettari, da destinarsi a cassa <strong>di</strong> espansione la cui fruizione<br />

dovrebbe prevedere inoltre un parco fluviale.<br />

b) razionalizzazione del tessuto residenziale esistente e la riqualificazione delle<br />

frange urbanizzate; tutto ciò attraverso anche il sod<strong>di</strong>sfacimento della domanda <strong>di</strong><br />

servizi ed attrezzature a costi contenuti.<br />

c) Ottimizzazione della mobilità sul territorio attraverso il contenimento<br />

dell’impegno <strong>di</strong> territorio per nuove infrastrutture, esclusione del traffico <strong>di</strong><br />

attraversamento dalle aree urbane, recupero dell’attuale variante pratese come<br />

asse <strong>di</strong> sviluppo urbano, più una serie <strong>di</strong> nuova viabilità <strong>di</strong> interesse sovracomunale<br />

definita ed inserita nel PRG vigente.<br />

d) PER LA RESIDENZA: eliminazione dello squilibrio fra domanda e offerta <strong>di</strong><br />

spazi per la residenza; il <strong>di</strong>mensionamento delle aree residenziali e produttive e<br />

conseguentemente quello per attrezzature e servizi coincide non con la previsione<br />

<strong>di</strong> un supposto fabbisogno decennale ma tendenzialmente con il limite definitivo,<br />

valutato come “ottimale” dell’espansione urbanistica. Sotto il profilo quantitativo il<br />

limite della capacità inse<strong>di</strong>ativa residenziale viene confermato in 17.000 ab/eq.<br />

e) PER LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE: eliminazione dello squilibrio tra lavoratori<br />

residenti e posti <strong>di</strong> lavoro offerti nel territorio del <strong>Comune</strong> perseguibile tramite:<br />

riconversione delle attività che costituiscono fonte <strong>di</strong> inquinamento acustico o<br />

atmosferico. Trasferimento <strong>di</strong> quelle in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> incompatibilità con il sito.<br />

Recupero e riqualificazione delle volumetrie industriali esistenti. Differenziazione e<br />

riqualificazione del tessuto produttivo esistente tramite l’offerta <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni<br />

inse<strong>di</strong>ative favorevoli all’innovazione e privilegiando le attività caratterizzate da un<br />

minor rapporto tra superficie e addetto. Possibile integrazione con il tessuto<br />

residenziale <strong>di</strong> determinate attività artigianali produttive o <strong>di</strong> servizio che risultino<br />

incompatibili con la funzione abitativa.<br />

f) ATTREZZATURE PER LA RESIDENZA E ZONE PER ATTREZZATURE<br />

COLLETTIVE: corretta <strong>di</strong>stribuzione sul territorio delle attrezzature e <strong>di</strong> servizi<br />

ALA21-6


esistenti e <strong>di</strong> quelli previsti dalla Variante <strong>di</strong> Piano. Sud<strong>di</strong>visione del territorio in<br />

quattro ambiti urbanistici significativi. Attribuzione per ciascuna delle aree<br />

identificate <strong>di</strong> una quota parte <strong>di</strong> residenze, servizi commerciali al dettaglio,<br />

artigianato <strong>di</strong> servizio alla persona, pubblici esercizi, servizi culturali e sanitari,<br />

ricreativi etc.<br />

g) PARCHEGGI: sono previsti, a servizio <strong>di</strong> ciascun nuovo inse<strong>di</strong>amento, sia esso<br />

residenziale, produttivo o commerciale, parcheggi in misura variabile dai 5 ai 40 mq<br />

per ogni 100 mc <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficato. A questi debbono essere aggiunti gli spazi <strong>di</strong><br />

parcheggio a servizio <strong>di</strong>retto delle costruzioni, nella misura <strong>di</strong> 10 mq per ogni 100<br />

mc <strong>di</strong> costruzione.<br />

h) VERDE PUBBLICO: il piano prevede ampie aree da destinarsi a verde<br />

pubblico soprattutto attorno ai principali corpi d’acqua (ex aree <strong>di</strong> estrazione inerti)<br />

con funzione oltre che estetica anche <strong>di</strong> tutela soprattutto nei confronti <strong>di</strong> quei<br />

bacini attualmente utilizzati come riserve idropotabili (Cavo Briganti e Cava a S <strong>di</strong><br />

Via Foscolo). La Variante ha ulteriormente incrementato la dotazione pro capite <strong>di</strong><br />

spazi ver<strong>di</strong> che passa ad oltre 55mq/ae, non considerando tuttavia il contributo del<br />

Parco fluviale destinato peraltro a funzioni <strong>di</strong> regimazione idraulica.<br />

i) VIVAISMO: la variante ha introdotto alcune norme che equiparano alcuni degli<br />

interventi più frequenti a vere e proprie trasformazioni urbanistiche del suolo,<br />

sottoponendole pertanto a concessione. Inoltre il rilascio <strong>di</strong> nuove concessioni è<br />

stato subor<strong>di</strong>nato alla piantumazione con alberature permanenti <strong>di</strong> alto fusto,<br />

sull’intera fascia perimetrale dell’area coltivata a vivaio.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista quantitativo, in base ai dati forniti dall’ufficio urbanistica, gli aspetti<br />

salienti riguardo le previsioni <strong>di</strong> piano, riguardano:<br />

PREVISIONI DI PRG<br />

RECUPERO/COMPLETAMENTO<br />

(mq)<br />

ESPANSIONE<br />

(mq)<br />

E<strong>di</strong>lizia residenziale 1.317.224 1 99.506<br />

Inse<strong>di</strong>amenti produttivi 447.679 330.019<br />

Attrezzature <strong>di</strong> interesse generale 321.300<br />

Aree Ver<strong>di</strong> 1.543.905 2<br />

Viabilità<br />

Parcheggi 110.392<br />

Inse<strong>di</strong>amenti commerciali 75.987<br />

1 = <strong>di</strong> cui 364.664 in zona B1 e B2 satura<br />

2 = <strong>di</strong> cui 534.000 area del parco fluviale confluenza T. Brana-Calice-Ombrone<br />

Non è stato possibile altresì riportare informazioni riguardanti lo stato <strong>di</strong> attuazione o<br />

realizzazione del piano causa la non <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> tale dato. Un’analisi più approfon<strong>di</strong>ta<br />

con ren<strong>di</strong>conto specifico verrà pre<strong>di</strong>sposto in occasione della redazione del Piano<br />

Strutturale.<br />

QUARRATA<br />

Lo strumento urbanistico vigente è costituito dal P.R.G., adottato con Del. C.C. n. 19<br />

del 26/2/1982, ed approvato con D.G.R. n. 4416 del 22/4/1985 e dal piano delle<br />

Varianti Organiche al P.R.G. (V.O.) approvate in via definitiva Con Del. G.R.T. n. 404<br />

del 12/4/1999.<br />

La revisione del PRG del 1985 operata dalle V.O. ha interessato i <strong>di</strong>versi aspetti della<br />

programmazione urbanistica, anche in riferimento alle compatibilità idrogeologiche e<br />

idrauliche. Tuttavia, alla luce della nuova legislazione regionale e della mutata cultura<br />

urbanistica l’Amministrazione Comunale ha dovuto rielaborare il piano in coerenza con<br />

gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale ad esso sovraor<strong>di</strong>nati: cioè con il Piano<br />

d’In<strong>di</strong>rizzo Territoriale (P.I.T.), <strong>di</strong> recente approvazione, e con il Piano Territoriale <strong>di</strong><br />

Coor<strong>di</strong>namento della Provincia <strong>di</strong> Pistoia, in corso <strong>di</strong> formazione.<br />

Il primo atto per la rielaborazione del piano vigente è il Piano Strutturale (P.S.). Il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata ha avviato il proce<strong>di</strong>mento per la formazione del PS in attuazione<br />

ALA21-7


della L.R. n. 5 del 14/1/1995 “Norme per il governo del territorio”, con Del. C.C. n.114<br />

del 28/12/99, cui è allegata la “Relazione programmatica relativa agli obiettivi per la<br />

formazione del Piano Strutturale”. Il P.S. è stato adottato con Delibera del C.C. n°34 del<br />

26/04/2002. Successivamente alla sua approvazione si procederà alla formazione del<br />

Regolamento Urbanistico (R.U.) portando a completa sostituzione l’attuale strumento<br />

urbanistico.<br />

OBIETTIVI DEL PIANO: (dal Piano Strutturale)<br />

In riferimento alle finalità generali del piano, al quadro conoscitivo e al sistema delle<br />

risorse in<strong>di</strong>viduato gli obiettivi cui in<strong>di</strong>rizzare il PS sono <strong>di</strong>stinti in obiettivi generali,<br />

<strong>di</strong>retti alla valorizzazione delle risorse naturali ed essenziali del territorio, così come<br />

definite dall’art. 2 della L.R. 5/95, ed in obiettivi specifici, riguardanti la soluzione <strong>di</strong><br />

problematiche sociali, inse<strong>di</strong>ative, produttive, <strong>di</strong> mobilità, <strong>di</strong> servizio, <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> lavoro<br />

presenti nel territorio.<br />

obiettivi generali:<br />

- in<strong>di</strong>viduare gli interventi <strong>di</strong> trasformazione degli inse<strong>di</strong>amenti in accordo alle<br />

esigenze <strong>di</strong> sviluppo sociale, economico e culturale della comunità inse<strong>di</strong>ata;<br />

- operare una <strong>di</strong>slocazione equilibrata degli inse<strong>di</strong>amenti e delle attività sul territorio<br />

conseguenti alle esigenze <strong>di</strong> sviluppo sociale, economico e culturale della comunità<br />

inse<strong>di</strong>ata;<br />

- garantire la compatibilità degli sviluppi previsti con la tutela della qualità<br />

dell’ambiente e con la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> suolo e <strong>di</strong> acqua;<br />

- salvaguardare e valorizzare le risorse storiche, artistiche, architettoniche,<br />

paesaggistiche e naturalistiche, che configurano la specificità territoriale del <strong>Comune</strong>;<br />

- in<strong>di</strong>viduare i rischi idrogeologici, idraulici e <strong>di</strong> inquinamento e in<strong>di</strong>rizzare gli<br />

interventi atti a proteggere gli inse<strong>di</strong>amenti esistenti e previsti;<br />

- in<strong>di</strong>rizzare gli interventi per la salvaguar<strong>di</strong>a del paesaggio agrario e forestale;<br />

- in<strong>di</strong>rizzare gli interventi per la salvaguar<strong>di</strong>a del sistema dei corpi idrici;<br />

- pervenire a un adeguato livello quantitativo e qualitativo della dotazione <strong>di</strong><br />

attrezzature e <strong>di</strong> servizi pubblici.<br />

obiettivi specifici:<br />

- valorizzare l’identità culturale delle singole comunità frazionali;<br />

- in<strong>di</strong>rizzare la sistemazione dei luoghi pubblici nel centro capoluogo nonché la<br />

costituzione, tendenzialmente presso ciascuna frazione, <strong>di</strong> aree e servizi pubblici<br />

connotati funzionalmente e spazialmente come centri <strong>di</strong> socializzazione;<br />

- pre<strong>di</strong>sporre la realizzazione <strong>di</strong> una rete gerarchicamente or<strong>di</strong>nata delle<br />

infrastrutture viarie, la separazione dei flussi a lunga percorrenza da quelli <strong>di</strong> livello<br />

locale, il potenziamento e la riorganizzazione della rete viaria urbana, il miglioramento<br />

della viabilità nelle aree agricole collinari e <strong>di</strong> pianura, la realizzazione <strong>di</strong> una rete<br />

pedonale e ciclabile;<br />

- pre<strong>di</strong>sporre le linee generali per il riassetto funzionale e localizzativo delle attività<br />

produttive, artigianali e commerciali, nonché delle infrastrutture ad esse pertinenti;<br />

- promuovere lo sviluppo delle attività agricole e favorire lo sviluppo dell’agriturismo;<br />

- contrastare i processi <strong>di</strong> urbanizzazione <strong>di</strong>ffusa e limitare il consumo <strong>di</strong> suolo.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista quantitativo, in base ai principali dati riportati nei documenti <strong>di</strong><br />

pianificazione urbanistica, gli aspetti salienti riguardo le previsioni <strong>di</strong> piano, riguardano:<br />

PREVISIONE ATTUAZIONE<br />

DATI SUL PRG RECUPERO/COMPLETA ESPANSIONE RECUPERO/COMPLET ESPANSIONE<br />

MENTO (mq)<br />

(mq)<br />

AMENTO (mq)<br />

(mq)<br />

E<strong>di</strong>lizia residenziale 3.533.826 271.782 3.380.362 (2) 121.349<br />

Inse<strong>di</strong>amenti produttivi 1.050.559 353.560 953.970 (2) 24.111<br />

ALA21-8


Attrezzature <strong>di</strong> interesse<br />

generale (1)<br />

1.288.165 277.255<br />

Aree Ver<strong>di</strong> e sportive 1.681567 98.864<br />

Viabilità 1.440.299 1.149.555<br />

Parcheggi 173.647 39.799<br />

Inse<strong>di</strong>amenti<br />

commerciali<br />

181.286 120.085 173.084 (2) 47.023<br />

PREVISIONE PS<br />

Nuovi impegni <strong>di</strong> suolo<br />

(mq)<br />

E<strong>di</strong>lizia residenziale 320.000<br />

Inse<strong>di</strong>amenti produttivi 530.000<br />

Attrezzature <strong>di</strong> interesse generale<br />

(1)<br />

36.000<br />

Aree Ver<strong>di</strong><br />

Viabilità<br />

210.000<br />

Parcheggi 64.000<br />

Inse<strong>di</strong>amenti commerciali 90.000<br />

STATISTICHE<br />

NOTE:<br />

(1) Le aree sportive sono state accorpate alle aree ver<strong>di</strong>, nella voce successiva e sono state aggiunte le<br />

attrezzature pubbliche aventi generalmente carattere intercomunale compresi parchi urbani.<br />

(2) Il dato ricomprende anche aree aventi potenzialità e<strong>di</strong>ficatorie non sfruttate interamente<br />

MONTALE<br />

Lo strumento urbanistico vigente è costituito dal P.R.G., adottato con Del. C.C. n. 40<br />

del 30/05/94, ed approvato con richiesta <strong>di</strong> integrazioni, con D.G.R. n. 1442 del<br />

15/12/1997. A seguito delle integrazioni apportate il C.C. approva il nuovo documento<br />

con Delibera n°48 del 30/06/2000, il quale viene approvato in via definitiva con Del.<br />

G.R.T. n. 38 del 22/01/2001.<br />

OBIETTIVI DEL PIANO:<br />

Nel definire gli obiettivi specifici del P.R.G. si sono tenuti presenti due riferimenti: gli<br />

obiettivi generali (salvaguar<strong>di</strong>a/valorizzazione dell'ambiente e inquadramento<br />

sovracomunale) che il piano intende raggiungere con le strategie <strong>di</strong> tutela del sistema<br />

ambiente e i problemi lasciati aperti dallo strumento urbanistico precedente.<br />

I "problemi aperti" derivano da situazioni che si possono schematizzare nel seguente<br />

elenco:<br />

· Inadeguati collegamenti con le gran<strong>di</strong> vie <strong>di</strong> comunicazione regionali e nazionali<br />

· Commistione dei traffici extracomunali con quelli locali , con uso improprio, quin<strong>di</strong>,<br />

delle infrastrutture stradali esistenti<br />

· Notevole occupazione del suolo in rapporto agli abitanti inse<strong>di</strong>ati<br />

· Sviluppo in<strong>di</strong>fferenziato delle recenti espansioni con scarsità <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> aggreganti<br />

· Notevole sviluppo della rete viaria, <strong>di</strong>retta conseguenza della scarsa densità abitativa<br />

· Carenze funzionali nella rete viaria urbana per sezioni esigue, mancanza <strong>di</strong> marciapie<strong>di</strong><br />

e percorsi pedonali, <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> inversione <strong>di</strong> marcia<br />

· Diffusa commistione <strong>di</strong> funzioni talvolta incompatibili tra loro come residenza e attività<br />

produttive rumorose e congestionanti<br />

· Carenza <strong>di</strong> parcheggi e conseguente uso improprio <strong>di</strong> piazze e strade<br />

Ne risulta un quadro caratterizzato da traffici congestionati e promiscui, da una<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> identità degli inse<strong>di</strong>amenti, da un' organizzazione urbana funzionalmente<br />

carente e da un rapporto non ben definito tra gli stessi inse<strong>di</strong>amenti e l' ambiente<br />

naturale.<br />

Il nuovo piano regolatore si è posto allora l'obiettivo <strong>di</strong> riorganizzare gli spazi, in<br />

termini funzionali e morfologici, tenendo presenti,come già detto, i due obiettivi<br />

generali. La riorganizzazione del territorio, necessaria conseguenza delle finalità<br />

generali e compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> quelle particolari, dovrà realizzarsi mirando ai seguenti obiettivi<br />

specifici già in parte in<strong>di</strong>viduati nella "definizione della struttura generale del piano":<br />

ALA21-9


1) Razionalizzazione della "grande" viabilità e riequilibrio funzionale del territorio<br />

2) Recupero e adeguamento dell'e<strong>di</strong>ficato esistente e riequilibrio funzionale degli<br />

inse<strong>di</strong>amenti(BS,RU)<br />

3) Recupero <strong>di</strong> identità e funzioni degli inse<strong>di</strong>amenti e <strong>di</strong> un rapporto organico <strong>di</strong><br />

questi con l'ambiente.(RU espansioni,TU, Viabilità veicolare e pedonale, zone omogenee<br />

F)<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista quantitativo, in base ai principali dati riportati nei documenti <strong>di</strong><br />

pianificazione urbanistica, gli aspetti salienti riguardo le previsioni <strong>di</strong> piano, riguardano:<br />

PREVISIONI DI PRG RECUPERO/COMPLETAMENTO (mq)<br />

ESPANSIONE<br />

(mq)<br />

E<strong>di</strong>lizia residenziale (1) 384.781 37.381<br />

Inse<strong>di</strong>amenti produttivi 617.350 60.768<br />

Attrezzature <strong>di</strong> interesse generale 90.192<br />

Aree Ver<strong>di</strong> 261.426<br />

Viabilità (km) 5<br />

Parcheggi 79.694<br />

Inse<strong>di</strong>amenti commerciali 11.695<br />

STATO REALIZZAZIONE PRG (2) RECUPERO/COMPLETAMENTO (mq)<br />

ESPANSIONE<br />

(mq)<br />

E<strong>di</strong>lizia residenziale 25.000<br />

Inse<strong>di</strong>amenti produttivi 60.768<br />

Attrezzature <strong>di</strong> interesse generale<br />

Aree Ver<strong>di</strong><br />

Viabilità (Km)<br />

20.000<br />

Parcheggi<br />

Inse<strong>di</strong>amenti commerciali<br />

10.000<br />

(1) Si tratta, complessivamente, <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> completamento, Il recupero ammonta a mq 162.457.<br />

(2) dato aggiornato al 1994, anno <strong>di</strong> adozione del PRG<br />

MONTEMURLO<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo ha adottato la Variante al PRG con DCC n. 7 del 29/1/1996.<br />

La Regione con DGR n.294 del 26/3/2001 ha approvato tale Variante con ampi stralci e<br />

prescrizioni. Con DCC n. 73 del 23/7/2002 il nuovo PRG è stato approvato ed è stato<br />

pubblicato sul BURT il 25/9/2002.<br />

Il nuovo PRG affronta alcuni problemi lasciati insoluti dal piano precedente, in<br />

particolare vengono in<strong>di</strong>viduati un’eccessiva promiscuità funzionale tra produzione e<br />

residenza, una forte carenza <strong>di</strong> un adeguato sistema viario e la mancanza <strong>di</strong> una<br />

struttura e <strong>di</strong> una chiara identità urbana del <strong>Comune</strong>.<br />

Le principali linee guida del nuovo strumento si muovono lungo alcune <strong>di</strong>rettrici che<br />

affrontano tali problematiche e riguardano:<br />

La Riqualificazione e trasformazione dell’attuale zona industriale in un<br />

“Distretto produttivo” funzionalmente organizzato, che consenta <strong>di</strong> evitare la<br />

progressiva marginalizzazione dell’area rispetto al resto del comprensorio<br />

industriale pratese.<br />

Questo obiettivo il Piano prevede <strong>di</strong> raggiungerlo attraverso la ristrutturazione della<br />

rete infrastrutturale (viabilità, sistemazione idraulica, formazione <strong>di</strong> presi<strong>di</strong><br />

ambientali), la realizzazione <strong>di</strong> un sistema articolato <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> supporto alla<br />

produzione, l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> specifici settori nei quali incentivare processi <strong>di</strong><br />

ristrutturazione finalizzata alla riconversione industriale, l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree<br />

movimentali per favorire il processo <strong>di</strong> rilocalizzazione e quin<strong>di</strong> la riorganizzazione<br />

delle aziende.<br />

ALA21-10


Il Ri<strong>di</strong>segno dell’intero sistema inse<strong>di</strong>ativo nell’ottica <strong>di</strong> attivazione <strong>di</strong> un<br />

complesso programma <strong>di</strong> attività urbana, attraverso il potenziamento del<br />

sistema infrastrutturale con la creazione <strong>di</strong> nuovi servizi e attrezzature.<br />

Il nuovo PRG prevede in questo senso la realizzazione del collegamento tra via<br />

Rosselli-Scarpettini, come asse <strong>di</strong> localizzazione <strong>di</strong> attrezzature commerciali e<br />

<strong>di</strong>rezionali; del Centro Commerciale, come struttura <strong>di</strong> cerniera tra l’abitato <strong>di</strong> Bagnolo<br />

e il <strong>di</strong>stretto industriale; del Parco territoriale urbano, come struttura <strong>di</strong> aggregazione<br />

dell’intero sistema inse<strong>di</strong>ativo; dei poli sportivi, come aree specializzate per la<br />

localizzazione <strong>di</strong> impianti pubblici <strong>di</strong> interesse generale.<br />

L’ Utilizzazione prevalente della tematica del recupero, sia per assorbire la<br />

domanda residenziale, che per la realizzazione delle attrezzature e dei servizi<br />

nelle zone residenziali e produttive, seguendo la logica del minimo consumo<br />

<strong>di</strong> territorio.<br />

In quest’ottica il PRG prevede la sostituzione <strong>di</strong> manufatti destinati ad attività<br />

produttive impropriamente situati all’interno degli abitati e non compatibili con le<br />

funzioni urbane, il completamento <strong>di</strong> zone già consolidate, che favorisca il risanamento<br />

e la riqualificazione del tessuto e<strong>di</strong>lizio esistente, l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> limitate aree per<br />

interventi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia economica e popolare (PEEP).<br />

L’Assegnazione <strong>di</strong> un ruolo strategico alla tematica del verde e realizzazione<br />

<strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> forestazione urbana.<br />

Le operazioni previste dal PRG in questo senso sono orientate verso la realizzazione<br />

<strong>di</strong> attrezzature (sportive, ricreative, culturali, ricettive), l’utilizzazione delle aree ver<strong>di</strong><br />

per specifici compiti <strong>di</strong> valorizzazione e salvaguar<strong>di</strong>a, il recupero ambientale delle aste<br />

fluviali, la costituzione <strong>di</strong> temi <strong>di</strong> margine sia verso Prato che verso l’Area Protetta, la<br />

realizzazione <strong>di</strong> un tessuto connettivo continuo tra le <strong>di</strong>verse situazioni inse<strong>di</strong>ative del<br />

territorio comunale.<br />

La Salvaguar<strong>di</strong>a del patrimonio storico architettonico ambientale nell’ambito<br />

del quale riveste un ruolo preminente l’area definita ”Parco delle ville”, ricca<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> notevole interesse architettonico.<br />

L’Area protetta del Monteferrato, <strong>di</strong> cui il PRG recepisce la <strong>di</strong>sciplina prevista<br />

dalla Variante Organica, approvata con DGR n. 1063 del 28/8/1996.<br />

Di seguito vengono analizzate le tematiche fondamentali dell’assetto del territorio nella<br />

previsione del nuovo PRG.<br />

Viabilità e infrastrutture<br />

Il Piano prevede la realizzazione <strong>di</strong> un sistema viario che consenta accessi e<br />

collegamenti imme<strong>di</strong>ati con la rete a grande scala e agevole mobilità interna attraverso<br />

uno schema gerarchicamente strutturato e riconoscibile.<br />

Particolare attenzione è stata rivolta al potenziamento delle connessioni <strong>di</strong>rette<br />

dell’area <strong>di</strong> Montemurlo con la viabilità a grande scala e a livello comprensoriale.<br />

A questo proposto risulta <strong>di</strong> rilevante importanza la 2° tangenziale Ovest <strong>di</strong> Prato che,<br />

oltre a garantire un rapido e <strong>di</strong>retto accesso con la rete autostradale, consente,<br />

attraverso il collegamento con la Declassata, la connessione con le arre industriali più<br />

importanti del Comprensorio Pratese (Macrolotti 1 e 2).<br />

Il Piano prevede un sistema <strong>di</strong> viabilità a servizio prevalente della zona industriale che<br />

non interferisce con i nuclei residenziali ed assolve la funzione <strong>di</strong> ossatura portante della<br />

struttura <strong>di</strong> supporto alle attività produttive. Tale sistema, a giacitura est-ovest , è<br />

strutturato su 2 <strong>di</strong>rettrici che rendono agevole il collegamento con la viabilità a grande<br />

ALA21-11


scala (2° Tangenziale <strong>di</strong> Prato), con lo scambiatore intermodale <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> e Agliana, e<br />

con la viabità comprensoriale attraverso il raccordo con la nuova <strong>Montale</strong>se.<br />

Integrato alle <strong>di</strong>rettrici Est ovest il potenziamento delle <strong>di</strong>rettrici Nord-sud esistenti<br />

determina una configurazione a maglie che articola il comprensorio industriale in settori<br />

chiaramente in<strong>di</strong>viduabili.<br />

Il Distretto produttivo<br />

Il nuovo PRG per affrontare le problematiche dell’area industriale <strong>di</strong> Montemurlo si è<br />

avvalso dello stu<strong>di</strong>o condotto dal CENSIS, che ha in<strong>di</strong>viduato alcune azioni <strong>di</strong> base<br />

finalizzate alla riqualificazione della zona quali:<br />

- la ristrutturazione e riconversione del sistema produttivo, con una particolare<br />

attenzione rivolta verso produzioni innovative dal punto <strong>di</strong> vista tecnologico;<br />

- la <strong>di</strong>versificazione funzionale del tessuto economico attraverso l’introduzione <strong>di</strong><br />

attività <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>rezionale-terziario finalizzate allo sviluppo ed al potenziamento del<br />

settore produttivo, al miglioramento della qualità della vita degli abitanti in termini <strong>di</strong><br />

servizi e al rafforzamento della connettività tra poli secondari e poli principali;<br />

- l’attivazione <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> qualità urbana che preveda la ridefinizione delle<br />

gerarchie spaziali e funzionali del contesto urbanizzati, il ri<strong>di</strong>segno degli spazi<br />

p8ibblici, l’adeguamento delle reti tecnologiche e infrastrutturali a a standard<br />

qualitativi regionali.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o del CENSIS rileva che l’interesse delle aziende alla localizzazione (e in<br />

prospettiva alla permanenza) nel comune <strong>di</strong> Montemurlo nasce da valutazioni<br />

economiche (basso costo delle aree fabbricabili, dei manufatti e dei canoni <strong>di</strong> locazione) e<br />

strategiche come la vicinanza con l’area Pratese. Di contro troviamo alcune carenze<br />

particolarmente sentite dalla aziende <strong>di</strong> maggiore <strong>di</strong>mensione, quali l’assenza <strong>di</strong> una<br />

efficace rete infrastrutturale e la assoluta mancanza <strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> supporto<br />

alla produzione. Questo stato <strong>di</strong> cose potrebbe determinare il progressivo abbandono del<br />

<strong>di</strong>stretto produttivo e la sostituzione con attività marginali, quali magazzini e depositi,<br />

che a fronte <strong>di</strong> un considerevole consumo <strong>di</strong> territorio producono bassi livelli <strong>di</strong><br />

occupazione e <strong>di</strong> valore aggiunto.<br />

La riorganizzazione del <strong>di</strong>stretto produttivo ipotizzata dal Piano si appoggia inoltre agli<br />

stu<strong>di</strong> condotti per la Valutazione dell’impatto ambientale, prevedendo la scansione<br />

dell’area industriale in 8 aree funzionali coincidenti con bacini idrografici rappresentati da<br />

corsi d’acqua e collettori fognari. Tali aree sono state in<strong>di</strong>viduate come potenziali<br />

comparti per la realizzazione o l’adeguamento delle reti infrastrutturali <strong>di</strong> sostegno ai<br />

presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutela ambientale tra i quali riveste carattere prioritario la formazione <strong>di</strong><br />

serbatoi <strong>di</strong> raccolta e rilascio graduale delle acque meteoriche.<br />

Le aree ver<strong>di</strong> pubbliche sono strutturate in modo da costituire un sistema continuo con<br />

funzioni <strong>di</strong> connettivo con le aree residenziali, <strong>di</strong> mitigazione dell’impatto visivo e <strong>di</strong><br />

barriera acustica, <strong>di</strong> riduzione dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> congestione delle aree produttive.<br />

Per quanto riguarda la previsione <strong>di</strong> arre <strong>di</strong> nuovo impianto il Piano, oltre a confermare<br />

in parte l’area artigianale prevista dal PRG precedente nella zona a sud <strong>di</strong> via Prato,<br />

propone l’estensione dell’area già destinata a PIP compresa tra la nuova <strong>di</strong>rettrice viaria<br />

est-ovest e via Palermo, ed elimina, per motivi <strong>di</strong> carattere paesistico e <strong>di</strong> tutela<br />

ambientale la zona <strong>di</strong> PIP artigianale prevista sul lato est dello stabilimento Pontetorto,<br />

reintegrando l’area nel sistema del Parco Territoriale Urbano.<br />

La residenza<br />

Il sistema residenziale risulta sud<strong>di</strong>viso in tre poli: Montemurlo, Bagnolo e Oste<br />

<strong>di</strong>stinti per caratteri tipologici e morfologici, per formazione storica e per una separazione<br />

fisica che presenta scarsi momenti <strong>di</strong> integrazione a livello territoriale. All’interno<br />

dell’area territoriale <strong>di</strong> Firenze e Prato, il comune <strong>di</strong> Montemurlo si è sviluppato come<br />

inse<strong>di</strong>amento residenziale-produttivo mancante <strong>di</strong> un vero e proprio centro, e tale<br />

situazione è confermata sia dalle tipologie e<strong>di</strong>lizie presenti (villette mono-bifamiliari e<br />

piccole palazzine), sia dalla scarsa dotazione <strong>di</strong> servizi e attrezzature per i quali l’area<br />

ALA21-12


gravita inevitabilmente sui centri vicini e soprattutto su Prato. Per tali motivi il Piano,<br />

nell’ambito del progetto <strong>di</strong> riorganizzazione complessiva del territorio, prevede una rete<br />

<strong>di</strong> attrezzature e servizi non solo mirata al miglioramento della qualità <strong>di</strong> vivibilità<br />

dell’area, ma anche alla capacità <strong>di</strong> Montemurlo <strong>di</strong> <strong>di</strong>venire polo attrattivo in termini<br />

residenziali otre che produttivi nell’ambito dell’intero comprensorio.<br />

E’ sembrato inoltre necessario ricercare ipotesi <strong>di</strong> possibile riconnessione dei tre nuclei<br />

residenziali a livello <strong>di</strong> specifiche funzioni urbane. Tale riconnessione, agevolata dal nuovo<br />

assetto della viabilità, viene affidata alla localizzazione <strong>di</strong> poli attrezzati, tra cui riveste un<br />

ruolo particolarmente importante il Parco Territoriale Urbano.<br />

Per la riqualificazione del tessuto e<strong>di</strong>lizio esistente il Piano prevede una specifica<br />

<strong>di</strong>sciplina degli interventi che assicura il rispetto dei caratteri tipo-morfologici degli e<strong>di</strong>fici,<br />

il rior<strong>di</strong>no delle aree <strong>di</strong> pertinenza me<strong>di</strong>ante l’eliminazione <strong>di</strong> manufatti impropri,<br />

l’omogeneizzazione dei fronti lungo le principali strade, attraverso il controllo dei<br />

materiali, delle coloriture, ecc.<br />

Il patrimonio Storico-ambientale<br />

Il Piano persegue l’obiettivo <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a e tutela del territorio, dei suoi valori<br />

storici, architettonici e paesistici, e in<strong>di</strong>vidua specifici ambiti costituiti da aree definite<br />

storico-urbane, situate all’interno degli inse<strong>di</strong>amenti urbani dei quali costituiscono il<br />

nucleo originario (Bagnolo, Fornacelle, Borgo Pieratti, Ponte sull’Agna), e da aree <strong>di</strong><br />

interesse storico-ambientale, costituite da comprensori omogenei per morfologia e<br />

caratteri paesistici ( Parco delle Ville, Parugiano, Barzano, Villa Alta, Villa Bassa, il<br />

complesso “la Strada”).<br />

Per queste aree prevede interventi tesi alla conservazione e al ripristino dei caratteri<br />

morfologici e ambientali del territorio, delle tracce storiche presenti ed anche delle<br />

essenze vegetali tra<strong>di</strong>zionali presenti.<br />

Gli e<strong>di</strong>fici o i complessi vengono <strong>di</strong>sciplinati come e<strong>di</strong>fici appartenenti al patrimonio <strong>di</strong><br />

interesse storico e architettonico, per i quali vengono definite tre <strong>di</strong>verse categorie <strong>di</strong><br />

intervento, secondo i criteri della conservazione o della riutilizzazione senza<br />

compromissione degli elementi e dei caratteri dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />

Il verde e le attrezzature <strong>di</strong> interesse generale<br />

Seguendo le in<strong>di</strong>cazioni contenute negli stu<strong>di</strong> per la Valutazione <strong>di</strong> Impatto<br />

ambientale, il nuovo PRG assume il tema del verde urbano come elemento fondamentale<br />

del riassetto territoriale complessivo.<br />

Al sistema del verde vengono affidati compiti <strong>di</strong> valorizzazione e salvaguar<strong>di</strong>a<br />

ambientale, sia dal punto <strong>di</strong> vista paesistico che <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dagli inquinamenti acustici e<br />

atmosferici, e <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> un tessuto connettivo <strong>di</strong> saldatura tra le <strong>di</strong>verse<br />

situazioni inse<strong>di</strong>ative del territorio comunale, Montemurlo, Bagnolo Oste e l’area del<br />

Distretto produttivo.<br />

I l sistema dei ver<strong>di</strong> pubblici, dei ver<strong>di</strong> attrezzati, dei giar<strong>di</strong>ni e dei parchi urbani è<br />

organizzato in modo da costituire un continuum che presenta momenti <strong>di</strong> specializzazione<br />

in relazione al contesto inse<strong>di</strong>ativo e la cui articolazione tiene conto anche dei ver<strong>di</strong><br />

privati, delle aree <strong>di</strong> valore ambientale, delle zone agricole e dell’Area Protetta. Le zone <strong>di</strong><br />

verde sportivo destinate ad impianti all’aperto sono state prevalentemente concentrate a<br />

formare dei poli attrezzati <strong>di</strong> una certa consistenza a servizio dei singoli nuclei residenziali<br />

o dell'intero <strong>Comune</strong>.<br />

I giar<strong>di</strong>ni, ai quali il Piano conferisce una peculiare connotazione <strong>di</strong> verde ornamentale,<br />

sono stati prevalentemente in<strong>di</strong>cati all’interno del tessuto urbano consolidato con<br />

funzione <strong>di</strong> restauro ambientale.<br />

Il tema del verde urbano è strettamente connesso al sistema collinare dell’area<br />

protetta nell’ambito della quale è prevista la creazione <strong>di</strong> un sistema ricreativo per<br />

permettere una fruizione dell’area compatibile con la sua specificità ambientale. Tale<br />

sistema si poggia sull’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> apposite linee <strong>di</strong> percorrenza meccanizzate e<br />

pedonali e su una rete <strong>di</strong> servizi destinati ad attività ricreative, <strong>di</strong> tempo libero e<br />

attrezzature ricettive attuata me<strong>di</strong>ante il ripristino <strong>di</strong> attrezzature esistenti, il riuso e<strong>di</strong>fici<br />

non occupati e il recupero <strong>di</strong> arre marginali.<br />

ALA21-13


Nella collocazione delle attrezzature e dei servizi generali (scuole, chiese, servizi<br />

culturali e ricreativi, ecc.), il Piano ha tenuto conto, oltre che delle specifiche necessità<br />

attuali e previsionali, anche delle opportunità <strong>di</strong> costituire dei poli attrezzati che<br />

risultassero no<strong>di</strong> vitali del territorio, dell’importanza del collegamento con il sistema del<br />

verde urbano e dello specifico rapporto <strong>di</strong> tali attrezzature con il contesto urbano<br />

esistente.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista quantitativo, in base ai principali dati riportati nei documenti <strong>di</strong><br />

pianificazione urbanistica, gli aspetti salienti riguardo le previsioni <strong>di</strong> piano, riguardano:<br />

PREVISIONI DI PRG RECUPERO/COMPLETAMENTO (mq)<br />

ESPANSIONE<br />

(mq)<br />

E<strong>di</strong>lizia residenziale 230.500 19.700<br />

Inse<strong>di</strong>amenti produttivi 1.300.000 30.000<br />

Attrezzature <strong>di</strong> interesse generale 417.110<br />

Aree Ver<strong>di</strong> 974.000<br />

Viabilità (in km) 1.7 4.8<br />

Parcheggi 171.020<br />

Inse<strong>di</strong>amenti commerciali 46.800<br />

NB: per ogni categoria è stata inserita l'unità <strong>di</strong> misura in<strong>di</strong>cata dal PRG (slp, su, mq e Km); per alcune<br />

categorie è stato necessario raggruppare il dato perché non era possibile con gli elementi in nostro possesso<br />

<strong>di</strong>stinguere tra le aree esistenti e quelle <strong>di</strong> progetto;nella colonna del Recupero sono stati inseriti anche gli<br />

interventi soggetti a trasformazione e a completamento.<br />

ALA21-14


<strong>IX</strong> S1.3 – Il verde pubblico<br />

Nella definizione della struttura urbana viene riportato quale in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> stato il<br />

suolo a<strong>di</strong>bito a verde pubblico: entro tale <strong>di</strong>zione rientrano tutte le aree a verde <strong>di</strong><br />

proprietà dell'amministrazione quali i giar<strong>di</strong>ni delle strutture scolastiche, anche se non<br />

gestite <strong>di</strong>rettamente. Nei grafici successivi (Fig. <strong>IX</strong>.9) vengono riportati i Mq totali delle<br />

aree (così come <strong>di</strong>chiarati dalle Amministrazioni) e le % <strong>di</strong> aree a verde sul totale del<br />

territorio comunale (Fig.<strong>IX</strong>.10).<br />

250.000<br />

200.000<br />

150.000<br />

100.000<br />

50.000<br />

0<br />

Fig.<strong>IX</strong>.9 Verde pubblico totale (in ettari) per ciascun comune.<br />

1,4<br />

1,2<br />

1,0<br />

0,8<br />

0,6<br />

0,4<br />

0,2<br />

0,0<br />

Totale mq verde pubblico<br />

AGLIANA MONTALE QUARRATA MONTEMURLO<br />

Verde pubblico/territorio comunale<br />

AGLIANA<br />

MONTALE<br />

QUARRATA<br />

MONTEMURLO<br />

% sul totale del territorio comunale<br />

Fig.<strong>IX</strong>.10 Percentuale della superficie a verde pubblico sul totale delle superfici comunali.<br />

ALA21-15


Si può evidenziare come esistano profonde <strong>di</strong>fferenze sia nelle superfici totali che<br />

nelle % tra i 4 comuni. Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> è quello che presenta un'estensione <strong>di</strong><br />

verde pubblico maggiore <strong>di</strong> tutti gli altri seguito da Agliana: sicuramente un grosso<br />

contributo all'interno dei Comuni è dato rispettivamente dal Parco dell'Aringhese e dal<br />

Parco Pertini; all'ultimo posto il comune <strong>di</strong> Quarrata che ha comunque previsto interventi<br />

<strong>di</strong> ampliamento e all'interno del quale non è stato inserito il Parco della Villa La Magia in<br />

quanto pur essendo <strong>di</strong> proprietà del <strong>Comune</strong> ad oggi non è aperto al pubblico. La %<br />

maggiore <strong>di</strong> verde pubblico/territorio comunale, visto anche le ridotte <strong>di</strong>mensioni è ad<br />

Agliana, mentre all'ultimo posto per il motivo opposto troviamo Quarrata.<br />

AREE VERDI: AGLIANA<br />

Nel comune <strong>di</strong> Agliana l'area più importante è sicuramente il Parco Pertini<br />

inaugurato dall’Amministrazione Comunale nel Luglio 1999. La zona del parco (35.000<br />

mq circa) è situata in un’area pianeggiante (44-46 metri s.l.m.) in un territorio un tempo<br />

utilizzato, in parte come vivaio e nella parte dove oggi si trova il lago, come cava <strong>di</strong><br />

argilla per una vecchia fornace (Cava Frosini) con strutture e attrezzature per la<br />

produzione dei manufatti.<br />

La vecchia cava è stata successivamente riempita d’acqua, derivante in parte da<br />

una falda sotterranea e in parte da derivazione del vicino corso d’acqua Bure e<br />

trasformata quin<strong>di</strong> in un lago che ha una profon<strong>di</strong>tà massima <strong>di</strong> 15 metri.<br />

L’ambiente del parco è oggi popolato da specie animali tipiche delle zone <strong>di</strong><br />

pianura: nel lago sono presenti oltre agli invertebrati: anfibi quali rane, rospi e tra i pesci<br />

carpe, cavedani, persici e specie non autoctone quali tartarughe, siluri, carpe ungheresi;<br />

vi si trovano inoltre numerose specie <strong>di</strong> uccelli quali merli, passeri, pettirossi, fringuelli e<br />

anati<strong>di</strong> quali germani reali, oche selvatiche, cigni reali. Tra le specie vegetali si possono<br />

osservare varie specie tipiche degli ambienti <strong>di</strong> pianura quali querce palustri, farnie e<br />

lecci, e piante tipiche degli ambienti umi<strong>di</strong> quali pioppi, salici, carpini e ornielli oltre a<br />

numerosi esemplari <strong>di</strong> robinia e piante arbustive quali cannuccia <strong>di</strong> palude e canna<br />

comune; sono presenti inoltre tra le piante non tipiche pino domestico, cipressi calvi, un<br />

boschetto <strong>di</strong> bambù, magnolie, liriodendri, abeti e Gingko biloba.<br />

Il parco è oggi quin<strong>di</strong> un’interessante «ambiente naturale citta<strong>di</strong>no» con percorsi<br />

pedonali, giochi e aree <strong>di</strong> sosta ed è utilizzato oltre che come aula <strong>di</strong>dattica all’aperto per<br />

percorsi <strong>di</strong> educazione ambientale, anche per manifestazioni culturali e cinema estivo.<br />

Nel 2001 è stata inserita all'interno del parco la struttura del bocciodromo (10.800 mq<br />

circa). Nel 2001 e nel 2002 sono stati effettuati progetti <strong>di</strong> educazione ambientale,<br />

orientamento e giochi all’aperto (“Alla scoperta del parco”) rivolti a bambini e ragazzi<br />

delle scuole elementari e me<strong>di</strong>e del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana. Per il 2003 è previsto un<br />

ampliamento dell'area con inserimento <strong>di</strong> un'area a pineta, punto <strong>di</strong> ristoro con arre<strong>di</strong> e<br />

l'inserimento <strong>di</strong> percorsi vita<br />

INDICATORI DI PRESSIONE<br />

ALA21-16


<strong>IX</strong> P1 – L’ATTIVITÀ EDILIZIA<br />

Le statistiche dell’attività e<strong>di</strong>lizia consentono <strong>di</strong> cogliere dei segnali sulle tendenze<br />

evolutive del fenomeno, anche se non ne rappresentano una misura precisa. I dati si<br />

riferiscono infatti alle “Dichiarazione <strong>di</strong> Inizio Attività” presentate, alle “concessioni ed<br />

autorizzazioni e<strong>di</strong>lizie” rilasciate dai comuni; tali informazioni non esprimono pertanto la<br />

reale consistenza dell’attività costruttiva ma soltanto quella che risulta dagli atti<br />

amministrativi comunali. Sono stati inoltre riportati i dati concernenti le istanze<br />

presentate a seguito dei due “condoni” relativi alla Legge 47/85 ed alla Legge 724/94.<br />

QUARRATA<br />

INTERVENTO 1996 1997 1998 1999 2000 2001 TOT<br />

DIA 294 196 227 232 292 299 1540<br />

AUT. EDILIZIA 67 170 185 164 140 193 919<br />

CONCESS. EDILIZIA 436 398 380 442 362 353 2371<br />

SANATORIA ‘85 118 189 170 110 120 143 850<br />

SANATORIA ‘94 36 82 75 28 54 98 373<br />

450<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

Fig.<strong>IX</strong>.11 Statistiche attività e<strong>di</strong>lizia per il comune <strong>di</strong> Quarrata.<br />

MONTEMURLO<br />

0<br />

1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />

DIA<br />

AUT. EDILIZIA<br />

CONCESS. EDILIZIA<br />

SANATORIA 85<br />

SANATORIA 94<br />

ALA21-17


INTERVENTO 1996-2001<br />

DIA 1637<br />

AUT. EDILIZIA 308<br />

CONCESS. EDILIZIA 675<br />

SANATORIA ‘85 4.000<br />

SANATORIA ‘94 500<br />

Fig.<strong>IX</strong>.12 Statistiche attività e<strong>di</strong>lizia per il comune <strong>di</strong> Montemurlo.<br />

AGLIANA<br />

INTERVENTO 1996 1997 1998 1999 2000 2001 TOT<br />

DIA - 178 190 219 286 292 1165<br />

AUT. EDILIZIA 7 39 46 35 35 15 177<br />

CONCESS. EDILIZIA 189 160 207 132 116 121 925<br />

SANATORIA ‘85 408 175 83 62 127 149 1004<br />

SANATORIA ‘94 22 13 8 16 1 9 69<br />

Fig.<strong>IX</strong>.13 Statistiche attività e<strong>di</strong>lizia per il comune <strong>di</strong> Agliana.<br />

MONTALE<br />

450<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />

INTERVENTO 1996 1997 1998 1999 2000 2001 TOT<br />

DIA 161 120 158 163 173 182 957<br />

DIA<br />

AUT. EDILIZIA<br />

CONCESS. EDILIZIA<br />

SANATORIA 85<br />

SANATORIA 94<br />

ALA21-18


AUT. EDILIZIA 1 19 9 21 9 8 67<br />

CONCESS. EDILIZIA 77 72 50 70 46 43 358<br />

SANATORIA ‘85 182 77 20 32 12 22 345<br />

SANATORIA ‘94 5 9 17 10 6 10 57<br />

200<br />

180<br />

160<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />

Fig.<strong>IX</strong>.14 Statistiche attività e<strong>di</strong>lizia per il comune <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>.<br />

Per finire è utile confrontare, a livelli complessivo, le risultanze dell’attività “e<strong>di</strong>lizia”:<br />

INTERVENTI COMUNI AGLIANA MONTALE QUARRATA MONTEMURLO<br />

DIA 1.165 957 1.540 1.637<br />

AUT. EDILIZIA 177 67 919 308<br />

CONCESS. EDILIZIA 925 358 2.371 675<br />

SANATORIA ‘85 1.004 345 850 4.000<br />

SANATORIA ‘94 69 57 373 500<br />

DIA<br />

AUT. EDILIZIA<br />

CONCESS. EDILIZIA<br />

SANATORIA 85<br />

SANATORIA 94<br />

ALA21-19


4000<br />

3500<br />

3000<br />

2500<br />

2000<br />

1500<br />

1000<br />

500<br />

Fig.<strong>IX</strong>.15 Schema riassuntivo delle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> inizio attività relative ai comuni.<br />

<strong>IX</strong> P2 ABUSIVISMO EDILIZIO<br />

Nel presente paragrafo si è voluto rappresentare, ritenendolo un fattore <strong>di</strong> pressione,<br />

l’incidenza degli illeciti in materia e<strong>di</strong>lizia nell’ambito <strong>di</strong> ciascun comune; occorre tener<br />

presente che nella tabella <strong>di</strong> figura <strong>IX</strong>-16, sono stati riportati unicamente gli abusi e<strong>di</strong>lizi<br />

<strong>di</strong> rilevanza penale, ritenendo quest’ultimi come maggiormente rappresentativi<br />

dell’inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità <strong>di</strong> legge sulla regolarità degli<br />

interventi sul territorio.<br />

ABUSI EDILIZI DI<br />

RILEVANZA PENALE<br />

0<br />

1998 1999 2000 2001 2002 TOT<br />

AGLIANA 3 1 7 11 9 31<br />

MONTALE ? 6 2 0 0 8<br />

MONTEMURLO 40 38 28 36 23 165<br />

QUARRATA 8 5 1 3 4 21<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

1998-2002<br />

AGLIANA<br />

MONTALE<br />

MONTEMURLO<br />

QUARRATA<br />

Fig.<strong>IX</strong>.16 Schema abusi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> rilevanza penale, segnalate dai comuni.<br />

COMUNE AGLIANA<br />

COMUNE MONTALE<br />

COMUNE QUARRATA<br />

COMUNE MONTEMURLO<br />

ALA21-20


INDICATORI DI RISPOSTA<br />

<strong>IX</strong> R1 – POLITICHE INTRAPRESE E PREVISTE<br />

<strong>IX</strong> R1.1 – Le province: il P.T.C.P. (Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento<br />

Provinciale)<br />

Il Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale (P.T.C.P.) è l’atto <strong>di</strong> programmazione<br />

della Provincia per il coor<strong>di</strong>namento ed il raccordo tra le politiche territoriali della Regione<br />

e la Pianificazione Urbanistica Comunale ed è previsto dalla L.R. 5/95; esso definisce i<br />

principi e gli obiettivi per l’uso ed il governo del territorio, i criteri localizzativi degli<br />

interventi provinciali e regionali in<strong>di</strong>viduati dal P.I.T., gli in<strong>di</strong>rizzi per il perseguimento<br />

delle finalità <strong>di</strong> cui agli articoli 5 e 6 ed in particolare per lo sviluppo sostenibile del<br />

territorio, ha in particolare valore <strong>di</strong> piano urbanistico-territoriale per gli aspetti<br />

paesaggistici <strong>di</strong> cui alla L. 431/85.<br />

Le attività pianificatorie e programmatorie delle Province<br />

La lettera c) del comma I dell'articolo art. 20 D.Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267,<br />

<strong>di</strong>spone che la provincia "formula e adotta, con riferimento alle previsioni e agli obiettivi<br />

del programma regionale <strong>di</strong> sviluppo, propri programmi pluriennali sia <strong>di</strong> carattere<br />

generale che settoriale e promuove il coor<strong>di</strong>namento dell'attività programmatoria dei<br />

comuni".<br />

Il comma 2 dello stesso articolo 20 afferma che la provincia, inoltre, pre<strong>di</strong>spone e<br />

adotta il piano territoriale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento che, ferme restando le competenze dei<br />

comuni ed in attuazione della legislazione e dei programmi regionali, determina in<strong>di</strong>rizzi<br />

generali <strong>di</strong> assetto del territorio e, in particolare, in<strong>di</strong>ca:<br />

• le <strong>di</strong>verse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione delle<br />

sue parti;<br />

• la localizzazione <strong>di</strong> massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee <strong>di</strong><br />

comunicazione;<br />

• le linee <strong>di</strong> intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulicoforestale<br />

ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle<br />

acque;<br />

• le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali.<br />

Alle province deve essere attribuita, dalle leggi regionali, almeno la competenza<br />

ad accertare che gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione comunali siano "compatibili" con quelli<br />

provinciali.<br />

Gli in<strong>di</strong>rizzi generali per la formazione del Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento<br />

Provinciale segnalano l’esigenza che il P.T.C.P. “dovrà definire in via preliminare<br />

<strong>di</strong>sposizioni finalizzate alla integrità e sicurezza fisica del territorio e/o delle sue parti in<br />

cui si articola”. Tali in<strong>di</strong>rizzi dell’organo <strong>di</strong> governo dell’Ente sottolineano che “questa<br />

azione preliminare è da porre come pre-con<strong>di</strong>zione per ogni possibile scelta <strong>di</strong><br />

trasformazione fisica e funzionale” del medesimo del territorio al fine <strong>di</strong> perseguire “uno<br />

sviluppo sostenibile come si esprime la L.R. 5/95.<br />

Per “integrità fisica e sicurezza del territorio” si intende il riconoscimento e la<br />

considerazione delle specifiche caratteristiche materiali del territorio e delle componenti<br />

(sottosuolo, suolo, soprassuolo naturale, corpi idrici, atmosfera) al fine <strong>di</strong> prevenire<br />

fenomeni <strong>di</strong> alterazione irreversibile e <strong>di</strong> intrinseco degrado delle risorse naturali<br />

specificatamente in<strong>di</strong>viduate dalla L.R. 5/95 e cioè: aria, acqua, suolo, ecosistema della<br />

fauna e della flora.<br />

ALA21-21


L’obiettivo <strong>di</strong> una sviluppo sostenibile richiede un uso sostenibile delle risorse naturali<br />

che può essere così perseguito:<br />

attraverso un uso delle risorse rinnovabili con un tasso <strong>di</strong> utilizzo pari alla capacità<br />

delle risorse <strong>di</strong> rinnovarsi.<br />

Attraverso la progressiva sostituzione <strong>di</strong> risorse non rinnovabili, me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong><br />

risorse rinnovabili usate in modo sostenibile (per esempio il rinnovo e la riqualificazione<br />

urbana)<br />

Operando, in generale, sul territorio in modo che il prelievo massimo possibile <strong>di</strong> uno<br />

stock <strong>di</strong> risorse si mantenga almeno costante (o con un bilancio positivo) in virtù della<br />

legge <strong>di</strong> riproduzione <strong>di</strong> quella data risorsa.<br />

I principi generali della pianificazione territoriale<br />

A norma del comma I dell'art. 5 della L.R. 16 Gennaio 1995, n. 5, anche il piano<br />

territoriale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento provinciale, cosi come ogni altro anno <strong>di</strong> programmazione e<br />

<strong>di</strong> pianificazione territoriale, deve attenersi ad alcuni principi generali.<br />

Essi sono enunciati, dai successivi commi del citato articolo, nei termini seguenti:<br />

1. Gli atti <strong>di</strong> programmazione e <strong>di</strong> pianificazione territoriale assicurano<br />

l'adempimento delle finalità previste dalle leggi nazionali e regionali in<br />

materia <strong>di</strong> protezione delle bellezze naturali e <strong>di</strong> tutela delle zone <strong>di</strong><br />

particolare interesse ambientale.<br />

2. Nessuna risorsa naturale del territorio può essere ridotta in modo<br />

significativo e irreversibile in riferimento agli equilibri degli ecosistemi <strong>di</strong> cui<br />

è componente. Le azioni <strong>di</strong> trasformazione del territorio sono soggette a<br />

procedure preventive <strong>di</strong> valutazione degli effetti ambientali previste dalla<br />

legge. Le azioni <strong>di</strong> trasformazione del territorio devono essere valutate e<br />

analizzate in base a un bilancio complessivo degli effetti su tutte le risorse<br />

essenziali del territorio.<br />

3. Nuovi impegni del suolo a fini inse<strong>di</strong>ativi e infrastrutturali sono <strong>di</strong> norma<br />

consentiti quando non sussistono alternative <strong>di</strong> riuso e riorganizzazione<br />

degli inse<strong>di</strong>amenti e infrastrutture esistenti. Devono comunque concorrere<br />

alla riqualificazione dei sistemi inse<strong>di</strong>ativi e degli assi territoriali nel loro<br />

insieme ed alla prevenzione e recupero del degrado ambientale.<br />

4. I nuovi inse<strong>di</strong>amenti e gli interventi <strong>di</strong> sostituzione dei tessuti inse<strong>di</strong>ativi<br />

sono consentiti se esistano o siano contestualmente realizzate le<br />

infrastrutture che consentono la tutela delle risorse essenziali del In tal<br />

senso sono comunque da garantire: l'approvvigionamento idrico e la<br />

depurazione; la <strong>di</strong>fesa del suolo per rendere l'inse<strong>di</strong>amento non soggetto a<br />

rischi <strong>di</strong> esondazione o <strong>di</strong> frana; lo smaltimento dei rifiuti soli<strong>di</strong>; la<br />

<strong>di</strong>sponibilità dell'energia e la mobilità.<br />

5. Deve essere altresì garantita una corretta <strong>di</strong>stribuzione delle funzioni al fine<br />

<strong>di</strong> assicurare l'equilibrio e l'integrazione tra il sistema <strong>di</strong> organizzazione<br />

degli spazi e il sistema <strong>di</strong> organizzazione dei tempi nei <strong>di</strong>versi cicli della vita<br />

umana, in modo da favorire una fruizione dei servizi pubblici e privati <strong>di</strong><br />

utilità generale, che non induca necessità <strong>di</strong> mobilità.<br />

6. Tutti i livelli <strong>di</strong> piano previsti dalla presente legge inquadrano<br />

prioritariamente invarianti strutturali del territorio da sottoporre a tutela, al<br />

fine <strong>di</strong> garantire lo sviluppo sostenibile [...].<br />

La L.R. 5/95 assume il principio per cui l'attività pianificatoria ad ogni livello deve<br />

provvedere a determinare, in via preliminare, le <strong>di</strong>sposizioni finalizzate alla tutela sia<br />

dell'integrità fisica che dell'identità culturale del territorio interessato, da porre come<br />

con<strong>di</strong>zioni (da intendersi sia come limiti, sia come prerequisiti) ad ogni possibile scelta <strong>di</strong><br />

ALA21-22


trasformazione (fisica e/o funzionale) del medesimo territorio, anche al fine <strong>di</strong> perseguire<br />

uno sviluppo sostenibile.<br />

Gli in<strong>di</strong>rizzi del Piano Provinciale <strong>di</strong> Pistoia<br />

La Provincia <strong>di</strong> Pistoia ha ritenuto che il progetto <strong>di</strong> Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento<br />

Provinciale (approvato con DCP n°317 del 19/12/2002) fosse strutturato per Sistemi<br />

Territoriali Locali coincidenti con i Sistemi Economici Locali (S.E.L.):<br />

• la Montagna Pistoiese;<br />

• il Sistema Urbano Pistoiese ;<br />

• la Val<strong>di</strong>nievole.<br />

Nell’unitarietà degli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> governo del territorio provinciale i tre sistemi territoriali<br />

costituiscono le aree <strong>di</strong> riferimento per l’organizzazione del quadro conoscitivo e per<br />

l’articolazione della normativa e delle proposte progettuali.<br />

Il Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale secondo le in<strong>di</strong>cazioni della L.R. 5/95 ed<br />

il Piano d’In<strong>di</strong>rizzo Territoriale Regionale inoltre in<strong>di</strong>vidua e definisce gli ambiti e le linee<br />

<strong>di</strong> evoluzione dei sistemi montani, rurali e urbani.<br />

In questo contesto il P.T.C. assume la seguente proposizione riassuntiva d'alcuni<br />

principi generali per la pianificazione territoriale:<br />

Nel quadro <strong>di</strong> un’attività economica e politica volta a favorire lo sviluppo delle<br />

attività e delle produzioni (obiettivo dello sviluppo), per accrescere la sod<strong>di</strong>sfazione dei<br />

bisogni dei citta<strong>di</strong>ni presenti e futuri, nella consapevolezza della limitatezza e della<br />

vulnerabilità delle risorse naturali (aria, acqua, suolo, ecosistemi, materie prime,<br />

energia), la pianificazione territoriale:<br />

“promuove un assetto inse<strong>di</strong>ativo e infrastrutturale salubre, armonico e razionale”, che:<br />

• Minimizzi l'uso del suolo.<br />

• Garantisca la massima efficienza del rapporto spaziale fra le varie funzioni.<br />

• Assicuri una rete <strong>di</strong> servizi variegata e d'alto livello qualitativo,<br />

• Consenta la più ampia permeabilità allo spostamento <strong>di</strong> persone e cose.<br />

• Difenda il territorio dai rischi d'instabilità, geomorfologico e idraulico.<br />

• Garantisca l'uso dell’aria, dell'acqua e del suolo prevenendo la produzione degli<br />

elementi inquinanti e provvedendo al loro smaltimento.<br />

• Tuteli e valorizzi le caratteristiche produttive e paesaggistiche dei territori<br />

extraurbani rurali e montani e i valori storici e culturali del territorio”.<br />

Oltre agli obiettivi <strong>di</strong> intervento a favore <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>nato sviluppo economico il<br />

P.T.C. si propone <strong>di</strong>:<br />

• In<strong>di</strong>viduare e favorire gli assetti urbanistici conseguenti alle esigenze <strong>di</strong> sviluppo<br />

socio-economico della comunità.<br />

• Garantire la compatibilità degli sviluppi con la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> suolo e <strong>di</strong> acqua<br />

nonché con la tutela dei valori storici, artistici, paesaggistici ed ambientali del<br />

territorio.<br />

• In<strong>di</strong>viduare i rischi idrogeologici, idraulici e <strong>di</strong> inquinamento e proteggere<br />

adeguatamente gli inse<strong>di</strong>amenti esistenti e previsti.<br />

• In<strong>di</strong>care criteri per l’uso parsimonioso del suolo a fini e<strong>di</strong>ficativi.<br />

• Favorire la realizzazione <strong>di</strong> una rete gerarchicamente or<strong>di</strong>nata delle infrastrutture<br />

viarie e ferroviarie quali la separazione dei flussi a lunga percorrenza da quelli <strong>di</strong><br />

livello locale, il potenziamento e la riorganizzazione della rete viaria urbana ed il<br />

miglioramento della viabilità nelle aree agricole collinari e <strong>di</strong> pianura.<br />

• In<strong>di</strong>viduare i criteri per la realizzazione <strong>di</strong> una rete pedonale e ciclabile.<br />

• Garantire il massimo livello quantitativo e qualitativo delle attrezzature e dei<br />

servizi e in<strong>di</strong>care i criteri localizzativi e progettuali per la riqualificazione degli<br />

spazi pubblici.<br />

• Fornire un quadro geomorfologico e delle pericolosità del territorio al fine <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzare le espansioni inse<strong>di</strong>ative e mettere in sicurezza gli inse<strong>di</strong>amenti<br />

esistenti.<br />

ALA21-23


• In<strong>di</strong>care parametri per la valutazione dell’acqua <strong>di</strong>sponibile a fini idropotabili ed<br />

eventuali conseguenti con<strong>di</strong>zionamenti all’e<strong>di</strong>ficazione.<br />

• Salvaguardare e promuovere le attività agricole e favorire lo sviluppo<br />

dell’agriturismo; In<strong>di</strong>viduare una più puntuale zonizzazione agricola per adottare<br />

normative urbanistiche più aderenti alle effettive caratteristiche della produzione.<br />

• In<strong>di</strong>viduare, salvaguardare e valorizzare le invarianti storiche, artistiche,<br />

architettoniche, paesaggistiche e naturalistiche, singole e <strong>di</strong> relazione nonché gli<br />

elementi che, da questi punti <strong>di</strong> vista, determinano l’identità e la specificità del<br />

territorio.<br />

• In<strong>di</strong>viduare gli elementi <strong>di</strong> rilevante valore storico ambientale da inserire nei<br />

circuiti turistici, i percorsi, i servizi, le attrezzature ricettive, le attrezzature, le<br />

infrastrutture e i servizi necessari alla loro valorizzazione.<br />

• In<strong>di</strong>care i criteri per definire le esigenze <strong>di</strong> aree produttive e la loro localizzazione<br />

e gli ambiti localizzativi delle aree <strong>di</strong> interesse sovracomunale.<br />

Il Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento non ha dunque <strong>di</strong> per se la capacità <strong>di</strong><br />

avviare processi <strong>di</strong> sviluppo economico. Il suo compito principale è quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le<br />

risorse e le caratteristiche del territorio, <strong>di</strong> evidenziarne alcune suscettività <strong>di</strong><br />

utilizzazione e <strong>di</strong> tutela, <strong>di</strong> fornire allo sviluppo un quadro or<strong>di</strong>nato delle attrezzature,<br />

delle infrastrutture e dei sistemi inse<strong>di</strong>ativi, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le potenzialità preferenziali <strong>di</strong><br />

certe attività e le incompatibilità eventuali <strong>di</strong> altre, <strong>di</strong> rilevare le emergenze <strong>di</strong> qualità da<br />

preservare e in<strong>di</strong>rizzare verso usi controllati.<br />

Di fornire insomma un quadro <strong>di</strong> assetti, <strong>di</strong> opportunità e <strong>di</strong> limiti entro i quali la<br />

pubblica amministrazione in<strong>di</strong>rizza le proprie iniziative e quelle dei soggetti privati.<br />

<strong>IX</strong> R1.2 – I Comuni: interventi <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica<br />

In tema <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> risposta previste o in corso <strong>di</strong> attuazione da parte delle<br />

pubbliche amministrazioni riteniamo opportuno citare alcuni tra i principali interventi <strong>di</strong><br />

riqualificazione e/o recupero funzionale <strong>di</strong> aree dove la struttura inse<strong>di</strong>ativa presenta<br />

carenze organizzative o particolari stati <strong>di</strong> degrado.<br />

Nell’ambito <strong>di</strong> tali interventi si pre<strong>di</strong>lige il recupero e lo sfruttamento ottimale <strong>di</strong> aree<br />

già sottoposte ad occupazione <strong>di</strong> suolo, dunque privilegiando il contenimento<br />

dell’espansione dell’e<strong>di</strong>ficato.<br />

Generalmente tali interventi, previsti su aree <strong>di</strong> espansione residenziale allo scopo <strong>di</strong><br />

concludere episo<strong>di</strong> urbani sviluppatisi in maniera <strong>di</strong>sorganica e senza un valido supporto<br />

infrastrutturale, prevedono sia demolizione degli e<strong>di</strong>ficati, sia cambi nella destinazione<br />

d’uso degli e<strong>di</strong>fici, sia piani <strong>di</strong> recupero degli e<strong>di</strong>fici a<strong>di</strong>biti in passato ad uso produttivo<br />

ma successivamente <strong>di</strong>smessi.<br />

Agliana<br />

Localizzazione Situazione Modalità <strong>di</strong> intervento<br />

Zona a sud della via<br />

Piave<br />

Via Nuova Pratese e<br />

via Ban<strong>di</strong>era<br />

Zona centrale <strong>di</strong><br />

Agliana e viale Roma<br />

Zona artigianale <strong>di</strong><br />

Carabattole<br />

(70 % realizzata)<br />

Zona residenziale ad<br />

alto traffico<br />

Area residenziale,<br />

commerciale e<br />

<strong>di</strong>rezionale<br />

Attrezzare la zona artigianale <strong>di</strong> Carabattole con una zona per<br />

attrezzature <strong>di</strong> interesse collettivo, dotata <strong>di</strong> esercizi commerciali,<br />

pubblici esercizi, uffici pubblici e privati a servizio della zona artigianale<br />

Creare un polo <strong>di</strong> riferimento per la zona artigianale <strong>di</strong> recente e<br />

futura urbanizzazione, focalizzandone la gravitazione verso il “centro<br />

urbano” <strong>di</strong> Spedalino<br />

Ricollegare la strada senza sfondo traversa alla via Piave con il viale<br />

La Pira<br />

Riqualificazione della Nuova Pratese come asse principale urbano e<br />

recupero a funzioni <strong>di</strong> interesse pubblico o collettivo degli spazi che vi<br />

prospettano<br />

Riqualificazione del tessuto e<strong>di</strong>lizio esistente tramite l’inserimento <strong>di</strong><br />

nucleo <strong>di</strong> verde a livello <strong>di</strong> isolato, riservato al riposo e al gioco libero.<br />

Progettazione e riqualificazione degli spazi pubblici compresi nel<br />

quadrilatero delimitato dalla Via della Libertà, via Selva, via <strong>di</strong> P.R.G., via<br />

Frank, via XXV aprile, via Matteotti e del viale Roma, costituenti, per la<br />

ALA21-24


Via don Gnocchi, via<br />

Selva e via Frank<br />

Via Lavagnini<br />

Via Ticino<br />

<strong>Montale</strong><br />

(80% realizzata) concentrazione delle funzioni amministrative, terziarie, commerciali e<br />

<strong>di</strong>rezionali, per la densità residenziale e per la presenza dei due “poli”<br />

storicamente definiti dalle chiese parrocchiali <strong>di</strong> S. Piero e S. Niccolò, il<br />

“centro” <strong>di</strong> Agliana<br />

Obbiettivo principale è quello della restituzione degli spazi viari al<br />

pieno uso della collettività, da conseguire anche tramite la<br />

pedonalizzazione o opportune limitazioni al traffico veicolare.<br />

Zona residenziale<br />

(80% realizzata)<br />

Area occupata da<br />

strutture produttive<br />

solo parzialmente<br />

attive (70%<br />

realizzata)<br />

Area attualmente<br />

occupata da<br />

strutture produttive<br />

non più attive<br />

(90% realizzata)<br />

Localizzare un centro <strong>di</strong> servizio e residenza protetta per anziani<br />

Costituire un punto <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> socializzazione fra anziani e<br />

intera popolazione.<br />

Recupero urbanistico dell’area tramite sostituzione dell’e<strong>di</strong>lizia<br />

esistente<br />

Inserimento nell’area <strong>di</strong> funzioni residenziali, terziarie, commerciali e<br />

<strong>di</strong> servizio, capaci <strong>di</strong> rivitalizzare l’area.<br />

Recupero urbanistico dell’area tramite sostituzione dell’e<strong>di</strong>lizia<br />

esistente<br />

Inserimento nell’area <strong>di</strong> funzioni residenziali, terziarie, commerciali e<br />

<strong>di</strong> servizio, capaci <strong>di</strong> rivitalizzare l’area.<br />

Localizzazione Situazione Destinazione prevista Modalità <strong>di</strong> intervento<br />

Stazione - Area <strong>di</strong> via<br />

Fogazzaro e <strong>di</strong> via<br />

Deledda<br />

E<strong>di</strong>ficato costituito da case<br />

isolate e prevalente uso del<br />

suolo ad orti e in parte<br />

incolto<br />

Residenza ed attività con<br />

essa compatibili<br />

Intervento urbanistico preventivo <strong>di</strong><br />

iniziativa privata o pubblica e privata.<br />

Tobbiana Area ex-ovattificio Residenziale Piano <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> iniziativa privata<br />

Fognano (loc. Ponte<br />

alle Trecche)<br />

Area industriale ex<br />

Carbonizzo e altri opifici<br />

Residenza 80%<br />

Attività terziarie 20%<br />

Piano <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> iniziativa privata<br />

<strong>Montale</strong> (area <strong>di</strong> via I° Ex inse<strong>di</strong>amento<br />

Residenza 60%<br />

Intervento urbanistico preventivo <strong>di</strong><br />

maggio)<br />

artigianale-industriale Attività terziarie 40% iniziativa privata o pubblica e privata<br />

Stazione<br />

Area ex Cementificio e<br />

Magazzini Consorzio Agrario<br />

Residenza 60%<br />

Attività terziarie 40%<br />

Intervento urbanistico preventivo <strong>di</strong><br />

iniziativa privata o pubblica e privata<br />

Intervento urbanistico preventivo <strong>di</strong><br />

Stazione – area sulla<br />

riva sinistra del<br />

torrente Bure<br />

Area attualmente occupata<br />

da tre brevi schiere <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>fici mono- o bifamiliari<br />

Residenza ed attività con<br />

essa compatibili<br />

iniziativa privata o pubblica e privata.<br />

Il progetto <strong>di</strong> trasformazione<br />

urbanistica dovranno assumersi<br />

l’onere economico della costruzione<br />

del ponte sul torrente Bure.<br />

Localizzazi<br />

one<br />

Nord<br />

Pieratti<br />

Montemurlo<br />

sud<br />

Via Milano<br />

Via Tintori<br />

Viale<br />

Labriola<br />

Montemurlo<br />

Situazione Destinazione prevista Modalità <strong>di</strong> intervento<br />

Zona industriale<br />

occupata da<br />

manufatti produttivi<br />

Zona industriale<br />

occupata da<br />

manufatti produttivi<br />

Zona occupata da<br />

manufatti produttivi<br />

Zona industriale<br />

occupata da<br />

manufatti produttivi<br />

Area occupata da<br />

manufatti produttivi<br />

e piccolo nucleo<br />

residenziale<br />

Zona residenziale<br />

Zona residenziale<br />

Zona residenziale<br />

commerciale<br />

Rior<strong>di</strong>no urbanistico e<br />

rilocalizzazione <strong>di</strong> aziende<br />

attualmente ubicate in aree<br />

residenziali<br />

Rafforzamento asse <strong>di</strong> Viale<br />

Labriola<br />

E<strong>di</strong>fici per residenza<br />

Attrezzature per lo sport<br />

Percorso pedonale pubblico<br />

Pista ciclabile<br />

E<strong>di</strong>fici per residenza<br />

Fascia <strong>di</strong> verde pubblico<br />

Attrezzature per sport, tempo libero e ristoro<br />

Attrezzature commerciali, uffici e servizi<br />

all’industria<br />

E<strong>di</strong>fici residenziali<br />

Percorso pedonale<br />

Area verde ad uso pubblico<br />

Fabbricati a destinazione produttiva<br />

Nucleo <strong>di</strong> attrezzature commerciali<br />

Sistema lineare <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong> ad uso pubblico<br />

Sostituzione dei manufatti produttivi con e<strong>di</strong>fici<br />

per attrezzature commerciali<br />

Sostituzione della residenza con attività<br />

commerciali<br />

Riconnessione <strong>di</strong> Via Brescia con Viale Labriola<br />

ALA21-25


Santorezzo<br />

Via del<br />

lavoro<br />

Via<br />

Circonvallaz<br />

ione<br />

Viale<br />

Labriola-Via<br />

lungo il<br />

Bagnolo<br />

Via Riva<br />

Piazza<br />

Leonardo da<br />

Vinci<br />

Area occupata da<br />

manufatti industriali,<br />

ad alta densità<br />

e<strong>di</strong>lizia e alto in<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> congestione<br />

Area occupata da<br />

manufatti produttivi<br />

frammisti a<br />

residenza<br />

Area mista a<br />

residenza e<br />

produttività <strong>di</strong><br />

modesta entità<br />

E<strong>di</strong>fici residenziali<br />

risalenti agli anni<br />

‘60-’70 <strong>di</strong> scarso<br />

valore e<strong>di</strong>lizio e in<br />

me<strong>di</strong>ocre stato <strong>di</strong><br />

conservazione<br />

Area occupata da<br />

manufatti produttivi<br />

<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

Area industriale e<br />

commerciale<br />

Quarrata<br />

Rior<strong>di</strong>no urbanistico<br />

dell’area<br />

Riqualificazione area e<br />

rafforzamento funzione<br />

residenziale con possibilità<br />

<strong>di</strong> utilizzo da parte <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />

professionali, uffici, …<br />

Riqualificazione urbanistica<br />

e ambientale dell’area<br />

Riqualificazione urbanistica<br />

e ambientale dell’area.<br />

Recupero e rafforzamento<br />

della funzione residenziale<br />

Area strategica per la<br />

riqualificazione della<br />

frazione<br />

Area a prevalenza <strong>di</strong><br />

commerciale<br />

Tipologia intervento Oggetto e localizzazione<br />

Piano <strong>di</strong> Recupero<br />

Fabbricato posto in loc. Il Cassero, via delle<br />

Passaiole<br />

Piano <strong>di</strong> Recupero Località Bottegaccia, Via Santini<br />

Piano <strong>di</strong> Recupero<br />

Piano <strong>di</strong> Recupero<br />

Piano <strong>di</strong> Recupero<br />

Piano <strong>di</strong> Recupero<br />

<strong>IX</strong> R1.3 – I comuni: il verde pubblico<br />

Fabbricato posto in località Catena, Via San<br />

Carlo<br />

Fabbricato posto in località Lucciano, Le<br />

Muricce, Via delle Poggiole<br />

Fabbricato posto in località Folonica, Via<br />

Folonica Via <strong>di</strong> Lucciano<br />

Complesso e<strong>di</strong>lizio a destinazione Agricola -<br />

via <strong>di</strong> Pozzo-Tizzana<br />

Ristrutturazione della viabilità e creazione <strong>di</strong><br />

aree a<strong>di</strong>bite a parcheggio<br />

Attrezzature <strong>di</strong> servizio e supporto alle attività<br />

produttive<br />

Riduzione della densità e<strong>di</strong>lizia<br />

Formazione <strong>di</strong> una spina <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong><br />

riconnessa la sistema generale del verde urbano<br />

Eliminazione attività produttive<br />

Recupero manufatti produttivi per residenza,<br />

uffici,…<br />

sostituzione manufatti produttivi con strutture<br />

residenziali<br />

eliminazione attività produttive incompatibili<br />

con la residenza<br />

fascia <strong>di</strong> verde lungo il Rio Mendalcione<br />

creazione <strong>di</strong> aree da destinarsi a parcheggio<br />

eliminazione attività produttive incompatibili<br />

con la residenza<br />

sostituzione totale o parziale degli inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi con quelli residenziali, commerciali…<br />

fascia <strong>di</strong> verde pubblico lungo il Bagnolo<br />

eliminazione attività produttive incompatibili<br />

con la residenza<br />

sostituzione totale o parziale degli inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi con quelli residenziali, commerciali…<br />

fascia <strong>di</strong> verde pubblico lungo il Bagnolo<br />

percorso pedonale lungo il Bagnolo<br />

eliminazione attività produttive incompatibili<br />

con la residenza<br />

creazione <strong>di</strong> aree da destinarsi a parcheggio<br />

Dal grafico in figura <strong>IX</strong>.17 risulta che la maggiore dotazione è nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>,<br />

seguito da Agliana, Montemurlo e Quarrata all'ultimo posto. Ma come già evidenziato<br />

all'interno del <strong>Comune</strong> sono in corso ampliamenti delle aree a verde.<br />

ALA21-26


verde pubblico: Mq/ABITANTE<br />

3,3<br />

5,7<br />

20,0<br />

10,3<br />

AGLIANA<br />

MONTALE<br />

QUARRATA<br />

MONTEMURLO<br />

Fig.<strong>IX</strong>.17 Quantità, espressa in metri quadrati, <strong>di</strong> verde pubblico <strong>di</strong>sponibile per ciascun abitante.<br />

Significative, in tal senso, sono le spese sostenute dalle Amministrazioni (Fig.<strong>IX</strong>.18), così<br />

come <strong>di</strong>chiarate dai Comuni stessi; i dati sono confrontabili solo per il 200 e il 2001 in<br />

quanto sono gli unici anni in cui tutti e quattro i Comuni hanno fornito i dati. Spicca nel<br />

2001 il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana con una spesa <strong>di</strong> circa 140 milioni <strong>di</strong> lire.<br />

Milioni <strong>di</strong> lire<br />

160.000<br />

140.000<br />

120.000<br />

100.000<br />

80.000<br />

60.000<br />

40.000<br />

20.000<br />

0<br />

Spese per VERDE PUBBLICO<br />

AGLIANA MONTALE QUARRATA MONTEMURLO<br />

1999 2000 2001 2002<br />

Fig.<strong>IX</strong>.18 Spese sostenute dalle amministrazioni per il verde pubblico negli anni 2000 e 2001.<br />

Nel dettaglio, esaminando i principali interventi finanziati ed attuati si evince che:<br />

AGLIANA<br />

• Nel 2001 sono stati effettuati espropri per 250 milioni <strong>di</strong> lire dei terreni limitrofi al<br />

Parco Pertini per l'ampliamento dell'area previsto per il 2003.<br />

• Nel 2002- Stu<strong>di</strong>o della DREAM su aree a verde pubblico e privato per la<br />

caratterizzazione dell'uso del suolo e per l'inserimento dei dati nel Piano Strutturale<br />

ALA21-27


finalizzato alla verifica della copertura a verde e a stabilire il rapporto all'interno del<br />

vede pubblico tra le aree attrezzate e non attrezzate.<br />

• 2003 Realizzazione <strong>di</strong> un giar<strong>di</strong>no con attrezzature in località Ponte dei Bini.<br />

• 2003 - Ampliamento dell'area del Parco Pertini con inserimento <strong>di</strong> un'area a pineta,<br />

punto <strong>di</strong> ristoro con arre<strong>di</strong>; progetto preliminare per inserimento <strong>di</strong> percorsi vita.<br />

• 2003 previste migliorie nei giar<strong>di</strong>ni pubblici delle scuole e sistemazione <strong>di</strong> un'area<br />

presso la scuola elementare in Via Livorno con progetti effettuati dai ragazzi delle<br />

scuole.<br />

QUARRATA<br />

• 2002 Lavori in corso per la realizzazione del parco <strong>di</strong> Mollungo in località Ferruccia per<br />

un totale <strong>di</strong> 10.000 mq.<br />

• 2002 Realizzazione del Giar<strong>di</strong>no Einau<strong>di</strong> per un totale <strong>di</strong> 400 mq.<br />

• 2002 - Appalto per la realizzazione (2003) del giar<strong>di</strong>no Ronchi, già in precedenza<br />

destinata a verde pubblico ma da attrezzare.<br />

• 2002 - Recupero e ripristino attrezzature del giar<strong>di</strong>no della scuola me<strong>di</strong>a del<br />

capoluogo.<br />

Recentemente è stata acquisita dal comune la Villa La Magia che possiede un parco<br />

monumentale <strong>di</strong> 30.000 mq e un bosco <strong>di</strong> 560.000 mq. Ad oggi tale struttura non è però<br />

aperta al pubblico e per tanto non viene inserita all'interno della quota <strong>di</strong> verde pubblico.<br />

La superficie della zona relativa al giar<strong>di</strong>no monumentale posto nei pressi ed attorno al<br />

fabbricato della Villa, delle Limonaie, della Vinaia, della Cappella, della Casa del Tennis e<br />

degli annessi è <strong>di</strong> circa 27.000 mq. La superficie della zona relativa all’area del parco<br />

boscato è <strong>di</strong> circa mq 570.000 Per quanto riguarda la manutenzione or<strong>di</strong>naria<br />

complessiva dell’area a verde del parco e giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Villa La Magia, l’Amministrazione<br />

Comunale ha speso circa Euro 77.468,53 (150 milioni) per ognuno degli anni 2000, 2001<br />

e 2002.<br />

ALA21-28


SCHEDA DI SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI<br />

SISTEMA: <strong>IX</strong> – <strong>STRUTTURA</strong> <strong>URBANA</strong><br />

SOTTOSISTEMA: INDICATORE SIGLA VALUTAZIONE<br />

GLOBALE<br />

TERRITORIO<br />

URBANO<br />

Gli strumenti<br />

urbanistici<br />

TREND DISPONIBILITA'<br />

DATI<br />

NOTE<br />

<strong>IX</strong> S1.2 ☺/ ++ Dati forniti dai comuni<br />

derivanti da PRG o loro<br />

varianti. Solo Quarrata<br />

ha il Piano Strutturale.<br />

Il verde pubblico <strong>IX</strong> S1.3 ☺/ ++ Dati forniti dai Comuni.<br />

Sensibilità crescente<br />

ATTIVITA’ EDILIZIA Attività e<strong>di</strong>lizia <strong>IX</strong> P1 / + Dati forniti dai Comuni.<br />

Quarrata e Montemurlo<br />

in evidenza per<br />

ABUSIVISMO<br />

EDILIZIO<br />

POLITICHE<br />

INTRAPRESE E<br />

PREVISTE<br />

LEGENDA<br />

concessioni e sanatorie<br />

Abusivismo e<strong>di</strong>lizio <strong>IX</strong> P2 / ⇔ + Dati forniti dai Comuni e<br />

dalla Polizia Municipale.<br />

Montemurlo si <strong>di</strong>stingue<br />

per un numero<br />

maggiore <strong>di</strong> reati<br />

segnalati all’Autorità<br />

Le Province: il Piano<br />

Territoriale <strong>di</strong><br />

Coor<strong>di</strong>namento<br />

Provinciale<br />

I Comuni: interventi<br />

<strong>di</strong> ristrutturazione<br />

urbanistica<br />

I Comuni: il verde<br />

pubblico<br />

ALA21-29<br />

Giu<strong>di</strong>ziaria<br />

<strong>IX</strong> R1.1 ☺ +-- Dati forniti solo dalla<br />

Provincia <strong>di</strong> Pistoia<br />

<strong>IX</strong> R1.2 ☺/ + Dati forniti dai comuni.<br />

In crescita l’attenzione<br />

per gli interventi <strong>di</strong><br />

recupero.<br />

<strong>IX</strong> R1.3 ☺/ + Dati forniti dai comuni.<br />

VALUTAZIONE NEGATIVA +++ DISPONIBILITA' ELEVATA<br />

VALUTAZIONE NEUTRA ++ DISPONIBILITA' BUONA<br />

☺ VALUTAZIONE POSITIVA + DISPONIBILITA' SUFFICIENTE<br />

TREND IN CRESCITA - DISPONIBILITA' NON SUFFICIENTE<br />

⇔ TREND STAZIONARIO -- DISPONIBILITA' MOLTO SCARSA<br />

TREND DECRESCENTE --- DISPONIBILITA' ASSENTE<br />

? NON DEFINITO

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