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Barbara Ann Brennan - Mani Di Luce.pdf

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13. Analisi delle principali strutture di carattere attraverso I'aura<br />

e i chakra<br />

. r definizione ((struttura di carattere> d adottata<br />

:a molti psicoterapeuti che lavorano sul corpo per<br />

Jentificare i vari tipi di persone secondo caratteri-<br />

.riche fisiche e psicologiche. Dopo molte osserva-<br />

.-roni e un lungo studio, Wilhelm Reich concluse<br />

:he le persone da lui curate si potevano suddivide-<br />

:e in cinque categorie principali. Egli scopri che gli<br />

:ndividui con esperienze infantili simili e un analo-<br />

,ro rapporto figlio/genitore presentavano somiglianze<br />

fisiche, e che persone fisicamente simili<br />

possedevano analoghe dinamiche psicologiche di<br />

base. Queste dinamiche dipendevano non soltanto<br />

dal tipo di rapporto figlio/genitore, ma anche dal-<br />

I'etd nella quale si erano fatte le prime esperienze<br />

traumatiche responsabili di blocchi emotivoenergetici<br />

e dell'insorgere di sistemi di difesa divenuti<br />

poi abituali. Un trauma subito in fase fetale<br />

suscita un blocco energetico, ovvero un sistema di<br />

difesa, in maniera assai diversa da un trauma che<br />

risale alla fase orale, di controllo dello sfintere oppure<br />

di latenza. Questo d naturale perchd I'individuo<br />

e il suo campo energetico sono diversi nelle<br />

varie fasi della vita (v. capitolo 8).<br />

In questo capitolo descriverd in maniera essenziale<br />

le varie strutture di carattere, comprendendo<br />

nella descrizione I'eziologia, la morfologia fisica e<br />

le relative configurazioni nell'aura. Parlero anche<br />

dell'io superiore e del compito karmico personale,<br />

in rapporto a ciascuna struttura, nella misura in<br />

cui d possibile. Se d vero che l'io superiore e il<br />

compito karmico di ciascun individuo sono unici<br />

e irripetibili, cid non toglie che qualche generalizzazione<br />

sia possibile.<br />

L'io superiore viene definito come la scintilla divina,<br />

o I'Io divino che d in ogni uomo, ciod il luogo<br />

in cui ciascuno di noi d gid un tutt'uno con <strong>Di</strong>o.<br />

In ogni cellula del nostro essere fisico e spirituale<br />

vi d una scintilla divina, che contiene questa coscienza<br />

divina interiore.<br />

Il compito karmico ha due aspetti. Il primo,<br />

quello personale, comporta che I'individuo impari<br />

a esprimere una nuova parte della sua identiti. Le<br />

parti dell'anima che non formano un tutt'uno con<br />

<strong>Di</strong>o contribuiscono all'incarnazione specifica, attraverso<br />

la quale la persona impara a divenire un<br />

tutt'uno con il Creatore mantenendo nel contempo<br />

la propria individualitd. L'altro aspetto consiste<br />

nel compito che I'individuo si assume a livello<br />

mondiale, ciod nel dono che esso, incarnandosi,<br />

offririr al mondo. Spesso esso coincide con il compito<br />

personale, che tende a manifestarsi per primo:<br />

I'artista offre al mondo I'arte, il medico la<br />

guarigione, il musicista la musica, la madre il nutrimento<br />

e I'amoLe, e cosi via. A volte, invece, l'individuo<br />

deve faticare e sperimentare diverse attivitA<br />

o professioni, prima di individuare il suo compito<br />

a livello mondiale. La capacitir di riconoscere<br />

tale compito con chiarezza dipende in buona misura<br />

da quanto si d saputo apprendere nell'ambito<br />

del compito personale.<br />

Il corpo d la cristallizzazione nel mondo fisico<br />

dei campi energetici che circondano e costituiscono<br />

ogni persona; questi campi contengono il compito<br />

dell'anima. La struttura di carattere d dunque<br />

visibile come cristallizzazione dei problemi di fondo,<br />

o del compito personale che l'anima ha scelto<br />

di incarnare e di risolvere. Il problema (compito)<br />

d cristallizzato e conservato nel corpo, affinch6<br />

l'individuo possa facilmente individuarlo e gestirlo.<br />

Studiando la struttura del nostro carattere in<br />

rapporto al nostro corpo possiamo trovare la chiave<br />

della nostra salute e identificare il nostro compito<br />

personale e mondiale.<br />

Il malessere fondamentale che ho riscontrato in<br />

tutti i pazienti con i quali ho lavorato d I'odio verso<br />

se stessi. Esso d. secondo me. la malattia interiore<br />

fondamentale presente in tutti noi, ma il modo<br />

in cui questo odio, o non accettazione di s6, si<br />

manifesta varia ed d indicato dalla struttura di carattere.<br />

Comprendendo meglio le nostre dinamiche<br />

nella vita quotidiana possiamo imparare ad<br />

accettarci maggiormente. Possiamo vivere per an-

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