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Barbara Ann Brennan - Mani Di Luce.pdf

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e ne assoluto, ma d relativo. Per fare un esempio,<br />

due diversi osservatori collocheranno gli avvenimenti<br />

nel tempo in maniera diversa se si muovono<br />

con velocitir diverse in rapporto agli avvenimenti<br />

osservati. Pertanto ogni misurazione che coinvolga<br />

lo spazio e il tempo perde il suo valore assoluto.<br />

Sia il tempo sia lo spazio non sono che elementi<br />

che servono a spiegare i fenomeni.<br />

Secondo la teoria della relativitir di Einstein. in<br />

certe condizioni due osservatori possono cogliere<br />

due avvenimenti in ordine inverso: ciod, per l'osservatore<br />

n. I I'avvenimento A accade prima del-<br />

I'avvenimento B, mentre per I'osservatore n. 2<br />

l'avvenimento B accade prima dell'avvenimento<br />

A.<br />

I concetti di tempo e di spazio sono talmente<br />

fondamentali nella nostra concezione dei fenomeni<br />

naturali e dell'uomo, che la loro modificazione<br />

altera radicalmente e totalmente i criteri di base su<br />

cui poggia la nostra visione. Non abbiamo ancora<br />

inglobalo, nella nostra vita='aiioTiffffiAe'*{ireJto<br />

-.-:F -i-;,:*- ."=--,.*;+.<br />

-- .- .*.<br />

aspetto dellfleoria dililinsTdin?efid-ielativit]r. Per<br />

esern'FiC q uindd ^ abbilmo -rin'intuiZi6ie improvvisa<br />

riguardo a una persona cara in pericolo (diciamo,<br />

un amico che sta per cadere dalle scale) guardiamo<br />

che ora d e telefoniamo a quella persona<br />

non appena possibile per accertarci che stia bene.<br />

Chiediamo anche se I'avvenimento presagito sia<br />

effettivamente accaduto, per verificare la nostra<br />

intuizione. Ci sentiamo dire che nulla del genere d<br />

successo, cosi concludiamo che si d trattato di uno<br />

scherzo della nostra immaginazione e neghiamo<br />

validitir alla nostra esperienza interiore. Questo d<br />

un processo di pensiero newtoniano.<br />

Dobbiamo anzitutto comprendere che una simile<br />

esperienza interiore non pud essere spiegata dalle<br />

concezioni meccanicistiche newtoniane e che<br />

noi, invece, tendiamo sempre a ricorrere a tali<br />

concezioni per convalidare I'esperienza. In altre<br />

parole, cid che abbiamo visto con la nostra immaginazione<br />

d stata un'esperienza reale. Poich6 il<br />

tempo non d lineare, pud essere accaduto prima<br />

che noi lo intuissimo, cosi come pud essere in corso<br />

mentre lo intuiamo oppure verificarsi successi-<br />

-r'Y,Ivamente.<br />

Pud addirittura trattarsi di un avvenimento<br />

potenziale che non avri luogo. Il fatto che<br />

non sia avvenuto nel momento in cui noi lo abbiamo<br />

non significa affatto che la nostra intuizione<br />

fosse errata. Se, invece, nell'immagine<br />

che ci si d presentatacomeflasft mentale figurava-<br />

3l<br />

no anche un calendario e un orologio che indicavano<br />

il tempo newtoniano, la nostra intuizione sarebbe<br />

stata tale da includere quella informazione<br />

sul continuum spazio-temporale dell'avvenimento.<br />

Sarebbe dunque piu facile convalidarla in termini<br />

newtoniani.<br />

E giunto il momento di smettere di rinnegare le&*.<br />

esperienze che non corrispondono alle anticheconcezioni<br />

della realtd e di ampliare la nostra visione<br />

della realtd stessa. Conosciamo tutti la sensazione<br />

del tempo che accelera o che rallenta; se ci<br />

abituiamo a osservare i nostri umori scopriremo<br />

che il nostro tempo personale varia a seconda del<br />

nostro stato d'animo e delle esperienze che stiamo<br />

vivendo. Sappiamo, per esempio, che i pochi secondi<br />

che precedono un incidente automobilistico<br />

(o il rischio di un incidente che poi non avviene)<br />

sembrano, a chi vive quell'esperienza, un lasso di<br />

tempo molto lungo. L'orologio ci dice che si d<br />

trattato di pochi secondi, ma il tempo dell'esperienza<br />

non d misurabile con l'orologio, poichd<br />

questo d uno strumento fatto per misurare il tempo<br />

lineare definito dalla meccanica newtoniana.<br />

Le nostre esperienze esistono al di fuori del sistema<br />

newtoniano. Quante volte ci d capitato di<br />

incontrare qualcuno dopo molti anni e di avere la<br />

sensazione di aver visto quella persona soltanto il<br />

giorno prima. Nella terapia regressiva molti pazienti<br />

rivivono esperienze infantili come se si svolgessero<br />

nel presente. Inoltre, spesso la nostra memoria<br />

registra i fatti in un ordine diverso rispetto<br />

alla memoria di un altro (provate a confrontare i<br />

vostri ricordi d'infanzia con quelli dei vostri fratelli).<br />

Nella cultura americana indigena, che non disponeva<br />

di orologi per misurare il tempo lineare,<br />

esistevano due concezioni temporali: l'

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