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Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

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56 FRANCISCU SEDDA<br />

In un <strong>per</strong>iodo in cui tanti atti in giro <strong>per</strong> il pianeta<br />

sembrano ai più insensati, lo stu<strong>di</strong>oso <strong>delle</strong> <strong>culture</strong> ha il<br />

dovere <strong>di</strong> ritrovarne il senso e, <strong>di</strong>s<strong>per</strong>dendo i timori che<br />

ciò che non capiamo sempre ci causa, contribuire a ricreare<br />

le con<strong>di</strong>zioni <strong>per</strong> un confronto. Il gesto intellettuale<br />

può essere l’inizio <strong>per</strong> un cammino con<strong>di</strong>viso, <strong>di</strong><br />

reciproca traduzione, in vista dell’abbattimento <strong>di</strong> ingiustizie<br />

e sofferenze.<br />

È stato detto che le parole sono inizi e promesse d’azioni.<br />

A sa<strong>per</strong> guardare la vita in filigrana potremmo vedere<br />

come anche i gesti siano inizi e promesse <strong>di</strong> <strong>per</strong>corsi<br />

e <strong>di</strong>scorsi, sebbene molti <strong>di</strong> questi non necessariamente<br />

si realizzino o non lo facciano in modo coerente.<br />

Rimangono vere comunque due cose. La prima è che<br />

ci si mo<strong>della</strong> a partire da altro. Pensiamo al nostro corpo,<br />

a come incarna e incorpora le tracce <strong>della</strong> cultura.<br />

Senza volerlo ci si siede e ci si muove come i propri genitori<br />

e questo implica anche che il nostro modo <strong>di</strong> portare<br />

il corpo tra<strong>di</strong>sce, <strong>per</strong> chi ne può capire il linguaggio,<br />

provenienze e appartenenze più o meno generali o<br />

ristrette. Un po’ come gli accenti <strong>per</strong> le lingue. E qualcosa<br />

rimane e riaffiora dei nostri miti, musicali, sportivi,<br />

politici: un’andatura, un modo <strong>di</strong> aggrottare le ciglia in<br />

certe situazioni, un’acconciatura <strong>di</strong> capelli, la foggia <strong>di</strong><br />

un paio <strong>di</strong> occhiali. Ci modelliamo su narrazioni pregresse,<br />

su storie, sceneggiature, più o meno stereotipiche<br />

e con<strong>di</strong>vise: noi metaforizziamo costantemente la realtà<br />

culturale che ci circonda, e a volte, se abbiamo la fort<strong>una</strong>,<br />

la capacità e il coraggio <strong>di</strong> tentare trasposizioni azzardate<br />

o sintesi complesse la nostra poetica può essere<br />

altro che un banale mimetismo.<br />

E qui siamo alla seconda cosa. Attraverso il nostro<br />

comportamento quoti<strong>di</strong>ano noi produciamo <strong>delle</strong> enunci-azioni<br />

che manifestano il nostro stile, il nostro posizionarci<br />

rispetto agli altri e al mondo, ma contemporaneamente<br />

ci inseriscono in reti più ampie, in spazi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>-

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