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Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

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38 FRANCISCU SEDDA<br />

Correlazioni instabili ed equivalenze im<strong>per</strong>fette<br />

Come abbiamo visto la definizione <strong>di</strong> <strong>semiotica</strong> <strong>della</strong><br />

cultura proposta dagli stu<strong>di</strong>osi russi portava negli anni<br />

Settanta la sua attenzione sulle correlazioni fra sistemi.<br />

Tuttavia il <strong>per</strong>corso storico-antropologico che abbiamo<br />

seguito e la stessa evoluzione del pensiero lotmaniano ci<br />

inducono a qualche ulteriore riflessione. Non in<strong>di</strong>fferente<br />

in tal senso è che, come ricordava Peeter Torop (1995a)<br />

nella sua rassegna degli elementi definitori <strong>della</strong> Scuola <strong>di</strong><br />

Tartu “come scuola”, Lotman sia passato dalla “comprensione<br />

del testo come manifestazione <strong>della</strong> lingua” alla<br />

“comprensione del testo come generatore <strong>della</strong> sua stessa<br />

lingua” 13 , enfatizzando in definitiva l’aspetto processuale,<br />

il gioco <strong>di</strong> costante generazione <strong>di</strong> sistematicità attraverso<br />

gli oggetti culturali. In tal senso ci pare dunque che la <strong>semiotica</strong><br />

<strong>della</strong> cultura, anche in conformità con la definizione<br />

generale <strong>della</strong> <strong>semiotica</strong> <strong>di</strong> ambito europeo 14 , si possa<br />

oggigiorno intendere sia come lo stu<strong>di</strong>o <strong>della</strong> correlazione<br />

fra processi e fra sistemi <strong>di</strong> senso, sia come lo stu<strong>di</strong>o dei sistemi<br />

e dei processi <strong>di</strong> correlazione.<br />

Ancora <strong>una</strong> volta, ripetiamolo, non si tratta <strong>di</strong> scegliere<br />

fra stabilità e <strong>di</strong>namismo, fra simmetria e asimmetria,<br />

ma <strong>di</strong> cogliere le forme <strong>della</strong> loro compresenza, del<br />

loro <strong>di</strong>spiegarsi insieme, <strong>una</strong> attraverso l’altra. La <strong>di</strong>ade<br />

flussi/panorami elaborata nella teoria <strong>della</strong> cultura <strong>di</strong><br />

Appadurai rende bene questo gioco fra processi e<br />

sistemi: secondo lo stu<strong>di</strong>oso in<strong>di</strong>ano essi infatti sono<br />

“costrutti profondamente prospettici, declinati dalle<br />

contingenze storiche, linguistiche e politiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi<br />

tipi <strong>di</strong> attori” (Appadurai 1996, pp. 52-53) tale <strong>per</strong> cui<br />

da un lato viene detto che il suffisso -scape (che viene<br />

utilizzato nel neologismo che tiene insieme flussi e processi)<br />

in<strong>di</strong>ca “la forma fluida e irregolare <strong>di</strong> questi panorami”<br />

identitari (p. 52) e dall’altro lato che i flussi (<strong>di</strong><br />

uomini, idee, immagini, tecnologie e sol<strong>di</strong>) sono dei “pa-

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