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Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

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LO STILE, LA PARTE, L’INTRECCIO 287<br />

Ecco il mio testamento: se un o<strong>di</strong>oso destino scaglia su <strong>di</strong><br />

te tutte le sue frecce, se non resta un rifugio sulla terra alla<br />

tua virtù; se non c’è <strong>per</strong> te riparo dall’apprensione, allora<br />

ricorda che sei un uomo, ricorda la tua grandezza,<br />

pren<strong>di</strong>ti la corona <strong>della</strong> felicità, vogliono portartela via.<br />

Muori. Vi lascio in ere<strong>di</strong>tà le parole <strong>di</strong> Catone morente<br />

(p. 295, vol. I).<br />

A quali parole <strong>di</strong> “Catone morente” si riferiva<br />

Ra<strong>di</strong>sˇčev? Il commentatore dell’e<strong>di</strong>zione accademica<br />

(Barskov) ritiene che “lo scrittore parli del racconto fatto<br />

da Plutarco del <strong>di</strong>scorso pronunciato da Catone prima<br />

<strong>di</strong> morire” (p. 485, vol. I). Questa è anche l’opinione<br />

dei nuovi commentatori (Kulakova, Zapadov, Ra<strong>di</strong>sˇčev<br />

1974, p. 157). Ma è evidente che qui si parla del monologo<br />

finale <strong>della</strong> trage<strong>di</strong>a dell’Ad<strong>di</strong>son, lo stesso a cui<br />

avrebbe fatto riferimento più tar<strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>sˇčev quando in<br />

Siberia scriveva:<br />

Ho sempre letto con enorme piacere le riflessioni <strong>di</strong> coloro<br />

che stanno sull’orlo <strong>della</strong> tomba, sulla soglia dell’eternità<br />

e che, comprendendo le cause <strong>della</strong> loro fine, ne ricavano<br />

molte cose che in un’altra situazione non sarebbero<br />

riusciti a trovare. (...) Voi conoscete il monologo <strong>di</strong> Amleto<br />

<strong>di</strong> Shakespeare o quello del Catone Uticense dell’Ad<strong>di</strong>son?<br />

(Ra<strong>di</strong>sˇčev 1941, pp. 97-98, vol. II).<br />

Ra<strong>di</strong>sˇčev riporta questo monologo alla fine del capitolo<br />

Bronnicy, in <strong>una</strong> traduzione fatta da lui stesso: “Una<br />

voce segreta mi preannuncia che ci sarà qualcosa <strong>di</strong> vivo<br />

nel secolo”:<br />

S tečeniem vremen, vse zvezdy pomračatsja, pomerknet<br />

solnca blesk; priroda obvetsˇav<br />

let drjachlost’ju, padet.<br />

No Ty, vo junosti bezsmertnoj procvetesˇ,<br />

nezyblimyj, sre<strong>di</strong> srazˇenija stichiev,<br />

razvalin vesˇčestva, mirov vsech pazrusˇen’ja.

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