28.05.2013 Views

Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

282 JURIJ M. LOTMAN<br />

pria vita come un testo organizzato secondo le leggi <strong>di</strong><br />

un certo intreccio metteva in evidenza l’unità <strong>di</strong> azione,<br />

il tendere verso uno scopo. Particolarmente significativa<br />

<strong>di</strong>ventava la categoria teatrale <strong>della</strong> “fine”, del quinto atto.<br />

La costruzione <strong>della</strong> vita come uno spettacolo basato<br />

sull’improvvisazione in cui l’attore deve restare nell’ambito<br />

del suo ruolo, creava un testo senza fine nel quale<br />

scene sempre nuove potevano venire a riempire e a variare<br />

il corso degli avvenimenti. L’inserimento dell’intreccio<br />

introduceva invece l’idea <strong>della</strong> conclusione e insieme<br />

dava a essa un particolare significato. La morte, la<br />

<strong>di</strong>sgrazia, <strong>di</strong>venivano oggetto <strong>di</strong> continue me<strong>di</strong>tazioni e<br />

apparivano come coronamento <strong>della</strong> vita. Questo portava<br />

naturalmente ad attivizzare modelli <strong>di</strong> comportamento<br />

eroici e tragici. L’identificazione con l’eroe <strong>di</strong> <strong>una</strong> trage<strong>di</strong>a<br />

determinava non solo il tipo <strong>di</strong> comportamento<br />

ma anche il tipo <strong>di</strong> morte. Preoccuparsi del “quinto atto”<br />

<strong>di</strong>ventava un tratto <strong>di</strong>stintivo del comportamento<br />

“eroico” <strong>della</strong> fine del XVIII secolo e dell’inizio del XIX.<br />

Ja rozˇden, čtob celyj mir byl zritel’<br />

Torzˇestva il’ gibeli moej (...).<br />

(Lermontov 1954, p. 38, vol. II)<br />

[Sono nato <strong>per</strong>ché tutto il mondo / Fosse spettatore del<br />

mio trionfo o <strong>della</strong> mia rovina (...)].<br />

In questi versi Lermontov avanza con straor<strong>di</strong>naria<br />

chiarezza l’idea dell’uomo come attore, che recita il<br />

dramma <strong>della</strong> sua vita davanti a un pubblico <strong>di</strong> spettatori<br />

(il titanismo romantico si esprime nel fatto che il pubblico<br />

qui è “tutto il mondo”), e quella <strong>di</strong> collegare il momento<br />

culminante <strong>della</strong> vita al quinto atto teatrale<br />

(“trionfo o rovina”). Derivano <strong>di</strong> qui anche le continue<br />

me<strong>di</strong>tazioni <strong>di</strong> Lermontov sulla fine <strong>della</strong> vita: “Fine, come<br />

è sonora questa parola”.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!