28.05.2013 Views

Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

22 FRANCISCU SEDDA<br />

sul finire del suo <strong>per</strong>corso teorico, come “sistema modellizzante<br />

primario” al pari del linguaggio naturale, attribuendogli<br />

dunque un ruolo profon<strong>di</strong>ssimo nella strutturazione<br />

del senso (Lotman 1992a).<br />

Queste due logiche sono state colte anche da Jacques<br />

Geninasca (1997) laddove, partendo dallo stu<strong>di</strong>o dei testi<br />

letterari, ha definito <strong>una</strong> prensione molare, basata sul<br />

segno-rinvio e sul senso comune, e <strong>una</strong> prensione semantica,<br />

basata su <strong>di</strong> <strong>una</strong> spazialità astratta che articola la significazione<br />

in profon<strong>di</strong>tà, <strong>una</strong> prensione legata a quello<br />

che potremmo definire un senso non-comune, bensì<br />

scientifico-analitico.<br />

Arrivati a questo punto ci sembra utile richiamare alcuni<br />

passaggi apparentemente minori in cui queste logiche<br />

<strong>di</strong>fferenti paiono trovare un elemento comune che<br />

potrebbe in futuro aiutarci a correlarle. Questo tratto<br />

comune è il processo car<strong>di</strong>ne, secondo Lotman, <strong>della</strong><br />

generazione <strong>della</strong> significazione: la traduzione.<br />

Il ruolo fondamentale <strong>della</strong> traduzione 7 si ritrova<br />

praticamente in tutta l’o<strong>per</strong>a lotmaniana e nel suo ultimo<br />

libro, La cultura e l’esplosione (1993), assume contorni<br />

generali dalle complesse, e qui non analizzabili,<br />

implicazioni 8 . Già in precedenza tuttavia, analizzando<br />

la struttura del testo poetico, Lotman aveva elaborato<br />

<strong>una</strong> tipologia <strong>di</strong> mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> formazione del significato basati<br />

sulla traduzione (o, con termine del tempo, transco<strong>di</strong>fica).<br />

La <strong>di</strong>stinzione base era quella fra <strong>una</strong> traduzione<br />

interna, vale a <strong>di</strong>re il rinvio fra segni appartenenti<br />

allo stesso sistema, e <strong>una</strong> traduzione esterna, in cui è<br />

sempre in gioco la creazione <strong>di</strong> un’equivalenza convenzionale<br />

fra due sistemi. Una <strong>di</strong>stinzione base che <strong>per</strong>altro<br />

si apriva internamente a più complesse sfumature,<br />

utili a mostrare le due logiche del senso fin qui in<strong>di</strong>viduate<br />

non come entità opposte frontalmente quanto<br />

piuttosto come elementi <strong>di</strong> un unico continuum (Lotman<br />

1970, pp. 48-49).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!