28.05.2013 Views

Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

214 JURIJ M. LOTMAN<br />

no”, che si rivolge con la sua pre<strong>di</strong>cazione il Posa schilleriano.<br />

Quel tiranno sospettoso e <strong>per</strong>fido si appoggia al<br />

sanguinario duca d’Alba che poteva richiamare alla<br />

mente la figura <strong>di</strong> Arakčeev 10 . Ma proprio il tiranno ha<br />

bisogno <strong>di</strong> un amico, giacché è infinitamente solo. Le<br />

prime parole del marchese <strong>di</strong> Posa a Filippo sono un accenno<br />

alla sua solitu<strong>di</strong>ne e scuotono profondamente il<br />

despota schilleriano.<br />

I contemporanei – almeno quelli che, come C ˇ aadaev,<br />

ebbero la possibilità <strong>di</strong> parlare con Karamzin – ben sapevano<br />

quanto soffrisse <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne Alessandro I nel<br />

vuoto assoluto creato attorno a lui dal sistema politico<br />

dell’autocrazia e dalla sua <strong>per</strong>sonale sospettosità. Né essi<br />

ignoravano che, al pari del Filippo schilleriano, lo zar<br />

<strong>di</strong>sprezzava profondamente gli uomini, e questo <strong>di</strong>sprezzo<br />

gli causava intense sofferenze. Non si <strong>per</strong>itava,<br />

<strong>per</strong> esempio, <strong>di</strong> esclamare in pubblico: “Gli uomini sono<br />

mascalzoni! (...) Oh, canaglie! Da chi mai siamo attorniati,<br />

noi, poveri sovrani!” (S ˇ il’der 1897, p. 48).<br />

C ˇ aadaev aveva ottimamente calcolato il tempo: scelto<br />

il momento in cui lo zar non poteva non rimanere traumatizzato<br />

11 , egli si presentò al suo cospetto <strong>per</strong> ragguagliarlo<br />

sulle sofferenze del popolo russo come il Posa<br />

aveva fatto <strong>per</strong> le sventure <strong>della</strong> Fiandra. Se ci immaginiamo<br />

lo zar, sconvolto dall’insurrezione nel primo reggimento<br />

<strong>della</strong> Guar<strong>di</strong>a nell’atto <strong>di</strong> ripetere l’invocazione<br />

<strong>di</strong> Filippo II:<br />

Ora dammi un uomo, Provvidenza <strong>di</strong>vina! (...)<br />

Molto tu mi donasti:<br />

Ora ti chiedo un uomo!<br />

(Schiller, Don Carlos, atto III, scena V)<br />

le parole: “Sire, dateci la libertà <strong>di</strong> pensiero!” vengono<br />

spontaneamente alle labbra. È possibile che, galoppando<br />

alla volta <strong>di</strong> Troppau, C ˇ aadaev sia riandato più volte<br />

con la memoria al monologo del marchese <strong>di</strong> Posa.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!