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Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

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IL MONDO DEL RISO 173<br />

La “cultura del riso” esclude l’attore <strong>di</strong> professione<br />

e il copione fisso: colui che parla e colui che ascolta sono<br />

partecipi <strong>di</strong> <strong>una</strong> comune azione e più volte nel corso<br />

<strong>di</strong> essa si scambiano i ruoli. Proprio tale caratteristica,<br />

in maniera più pronunciata, evidenzia la natura ambivalente,<br />

livellatrice e deprofessionalizzante <strong>di</strong> quel riso<br />

popolare <strong>di</strong> cui scrive Bachtin. Al contrario, i fenomeni<br />

<strong>di</strong> cui parlano Lichačëv e Pančenko, <strong>per</strong> come si presentano,<br />

sono assai più vicini al teatro come si è venuto<br />

a costituire nei secoli (conferendo al concetto <strong>di</strong> “teatro”<br />

un significato più ampio: infatti spettacoli come la<br />

lotta dei gla<strong>di</strong>atori o il combattimento tra i tori, così come<br />

un altro spettacolo tipico del Me<strong>di</strong>oevo, quale l’esecuzione<br />

capitale, suscitano emozioni alquanto <strong>di</strong>verse<br />

da quelle che l’europeo del XIX secolo è abituato a ricollegare<br />

all’idea <strong>di</strong> teatro; eppure la netta <strong>di</strong>stinzione<br />

tra attori e spettatori, la loro contrapposizione <strong>per</strong> tipo<br />

<strong>di</strong> emozioni e comportamento, rende tali spettacoli appunto<br />

teatro e non azione). Ivan il Terribile si avvicenda<br />

nel ruolo <strong>di</strong> attore e <strong>di</strong> spettatore: conseguentemente<br />

colui che risulta il suo partner può essere spettatore<br />

<strong>della</strong> scena interpretata dallo zar o, essendo condotto al<br />

patibolo, <strong>di</strong>venire spettacolo <strong>per</strong> lo zar (<strong>di</strong> alcuni casi<br />

più complessi parleremo oltre). Qui siamo assai più vicini<br />

all’arte professionale dell’attore, la quale <strong>per</strong> sua<br />

natura si trova agli antipo<strong>di</strong> del “comportamento comico”<br />

popolare del carnevale. La sud<strong>di</strong>visione del paese<br />

in opričnina e zemsˇčina rappresenta, in definitiva, <strong>una</strong><br />

sud<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> massa tra attori e spettatori dell’azione.<br />

Tratto caratteristico del teatro è il fatto che gli attori e il<br />

pubblico provano emozioni <strong>di</strong>fferenti. Se il pubblico ride,<br />

significa che gli attori stanno recitando un pezzo comico:<br />

in realtà essi non ridono, ma simulano il riso. In<br />

ambito carnevalesco invece il riso è in egual misura appannaggio<br />

<strong>di</strong> tutti i partecipanti; esso tende a evidenziare<br />

intorno a essi quei tratti del mondo utopico popolare

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