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Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

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TESI PER UN’ANALISI SEMIOTICA DELLE CULTURE 143<br />

crescere il numero γ che definisce la flessibilità <strong>della</strong> lingua<br />

poetica ecc., cioè in particolare il numero <strong>delle</strong> <strong>per</strong>ifrasi sinonimiche<br />

che si possono ottenere grazie agli usi verbali<br />

traslati e figurati, alle combinazioni insolite <strong>di</strong> parole ecc.<br />

Per questo, l’identificazione <strong>della</strong> misura <strong>delle</strong> restrizioni<br />

formali nei lavori <strong>di</strong> poetica slava comparata, la determinazione<br />

<strong>di</strong> certi parametri informazionali <strong>delle</strong> singole lingue<br />

slave, quali la flessibilità (γ) e l’entropia (H), e la precisazione<br />

dei compiti e <strong>delle</strong> possibilità <strong>di</strong> traduzione da <strong>una</strong><br />

lingua slava in un’altra vengono a essere aspetti <strong>di</strong>versi <strong>di</strong><br />

un unico problema, che può essere stu<strong>di</strong>ato soltanto sulla<br />

base <strong>di</strong> indagini preliminari in ciascuno <strong>di</strong> questi campi.<br />

9.0.0. Nella connessione <strong>di</strong> livelli e sottosistemi <strong>di</strong>versi<br />

in quel tutt’uno semiotico che è la “cultura”, o<strong>per</strong>ano<br />

due meccanismi tra loro contrari:<br />

a) la tendenza alla varietà, ossia all’aumento dei linguaggi<br />

semiotici <strong>di</strong>versamente organizzati, il “poliglottismo”<br />

<strong>della</strong> cultura;<br />

b) la tendenza all’uniformità, ossia la tendenza <strong>della</strong><br />

cultura a interpretare se stessa o le altre <strong>culture</strong> come<br />

linguaggi unitari, rigorosamente organizzati.<br />

La prima tendenza si manifesta nella creazione continua<br />

<strong>di</strong> nuove lingue <strong>della</strong> cultura e nella irregolarità <strong>della</strong><br />

sua organizzazione interna. I <strong>di</strong>versi campi <strong>della</strong> cultura<br />

hanno un <strong>di</strong>verso grado <strong>di</strong> organizzazione interna. Creando<br />

entro se stessa focolai <strong>di</strong> massima organizzazione, la<br />

cultura ha bisogno anche <strong>di</strong> formazioni relativamente<br />

amorfe, solo apparentemente strutturate. È tipica a questo<br />

riguardo l’in<strong>di</strong>viduazione sistematica, entro strutture storicamente<br />

date <strong>della</strong> cultura, <strong>di</strong> quei settori che devono, <strong>per</strong><br />

così <strong>di</strong>re, <strong>di</strong>ventare un modello dell’organizzazione <strong>della</strong><br />

cultura come tale. È particolarmente interessante lo stu<strong>di</strong>o<br />

dei <strong>di</strong>versi sistemi segnici costruiti artificialmente che tendono<br />

alla massima regolarità (è <strong>di</strong> questo tipo, ad esempio,<br />

la funzione culturale dei ranghi, <strong>delle</strong> uniformi e <strong>delle</strong>

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