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Tesi per una semiotica delle culture - Facoltà di Scienze della ...

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124 IVANOV, LOTMAN, PIATIGORSKIJ, TOPOROV, USPENSKIJ<br />

siero scientifico stesso, le medesime o<strong>per</strong>e possono acquisire<br />

e <strong>per</strong>dere l’attitu<strong>di</strong>ne a figurare come testi. Un<br />

esempio significativo a questo riguardo è dato dalla letteratura<br />

dell’antica Rus’. Se in essa il volume <strong>delle</strong> fonti è<br />

relativamente stabile, la lista dei testi varia in modo essenziale<br />

da <strong>una</strong> scuola scientifica all’altra e da un ricercatore<br />

all’altro, in quanto essa rispecchia il concetto esplicito<br />

o implicito <strong>di</strong> testo che sempre è connesso con la concezione<br />

che si ha <strong>della</strong> cultura russa antica. Le fonti che<br />

non sod<strong>di</strong>sfano questo concetto passano nella categoria<br />

dei “non testi”. Un esempio chiaro ci è dato dalle oscillazioni<br />

nell’attribuzione <strong>di</strong> queste o quelle o<strong>per</strong>e al novero<br />

dei testi artistici, a seconda del <strong>di</strong>verso contenuto del<br />

concetto <strong>di</strong> “cultura artistica del Me<strong>di</strong>oevo”.<br />

5.1.0. Una interpretazione non ristretta <strong>della</strong> scienza<br />

dei testi si concilia con i meto<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zionali <strong>della</strong> slavistica<br />

che, anche in precedenza, abbracciava tanto i testi<br />

slavi (ad esempio, i testi slavo-ecclesiastici) interpretati<br />

sincronicamente, quanto i testi dei <strong>di</strong>versi <strong>per</strong>io<strong>di</strong> confrontati<br />

sul piano <strong>di</strong>acronico. È importante sottolineare<br />

al riguardo che un accostamento tipologico a largo raggio<br />

toglie l’assolutezza alla contrapposizione <strong>di</strong> sincronia<br />

e <strong>di</strong>acronia. A questo proposito è utile rilevare la funzione<br />

particolare svolta dalle lingue che aspirano al ruolo <strong>di</strong><br />

strumento fondamentale <strong>di</strong> comunicazione interlinguistica<br />

e <strong>di</strong> anello <strong>di</strong> congiunzione tra epoche <strong>di</strong>verse, almeno<br />

in certi settori dell’area slava, e anzitutto il ruolo<br />

svolto dallo slavo ecclesiastico e dai testi scritti nelle <strong>di</strong>verse<br />

varianti nazionali. Perciò, nel momento in cui si<br />

collegano sincronia e <strong>di</strong>acronia, si può porre anche il<br />

problema del funzionamento pancronico <strong>della</strong> lingua<br />

(nel nostro caso concreto, lo slavo ecclesiastico svolgeva<br />

anzitutto il ruolo <strong>di</strong> lingua <strong>della</strong> comunicazione tra ortodossi).<br />

Questo fatto è tanto più importante in quanto, in<br />

rapporto alla scala assoluta del tempo, le <strong>di</strong>verse tra<strong>di</strong>zioni<br />

culturali slave sono <strong>di</strong>versamente organizzate (cfr.,

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